L’attentato di ieri in un caffè di San Pietroburgo nel quale ha perso la vita Vladlen Tatarsky “è stato pianificato dai servizi segreti ucraini”. L’accusa a Kiev è stata formulata dal Comitato nazionale antiterrorismo russo ed è stata riportata dall’agenzia Ria Novost.
“Agenti del Comitato investigativo, in collaborazione con i servizi operativi, hanno fermato Darya Trepova, sospettata di essere coinvolta nell’esplosione al caffè di San Pietroburgo”, fa sapere sul suo canale Telegram il Comitato investigativo. Intanto il bilancio dell’esplosione è di 32 persone ferite di cui 10 in gravi condizioni.
