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Pesaro, crolla il regno rosso di Matteo Ricci

Pesaro, crolla il regno rosso di Matteo Ricci

Da decenni la sinistra domina Pesaro. L’inchiesta Affidopoli svela il sistema di potere legato a Matteo Ricci e alle sue quattro Fondazioni.

Da quasi ottanta anni la sinistra comanda il nord delle Marche, che furono in passato feudo democristiano, assurto al massimo protagonismo con Arnaldo Forlani. Forse per reazione è sorto il sistema Pesaro, oggi in crisi per l’inchiesta che coinvolge Matteo Ricci – presidente della Provincia per cinque anni, poi sindaco per altri dieci e disarcionato solo per il veto al terzo mandato, a cui si è fieramente opposto – ora eurodeputato.

Il “sistema Pesaro” e il consociativismo

Si tratta di un consociativismo in cui il cittadino gode di un certo benessere in cambio di una sovranità limitata. Lo ha cantato Francesco Guccini pensando a Modena: «Piccola città, bastardo posto». Anche Pesaro, a ben vedere, è così: il padrone va a braccetto con il sindacalista, spesso ex operaio diventato imprenditore.

Tessuto economico: oggi in crisi profonda, 95° in Italia per ricorso alla cassa integrazione. Basato su piccola impresa, artigianato, turismo e consumi piccolo borghesi che imitano le dinastie industriali, con la macchina pubblica a integrare il reddito.

Due fazioni: Ceriscioli e Ricci

Hanno dominato due fazioni:

  • Luca Ceriscioli, “secchione” dell’ortodossia comunista, presidente della Regione fino al 2020.
  • Matteo Ricci, “favoloso mondo di Amelie” in versione politica, enfant prodige dei Ds, con visione machiavellica: “se non puoi farti amare, fatti temere”.

Oggi Ricci è accusato di concorso in corruzione, ma si dichiara parte lesa. Punta comunque alla presidenza delle Marche, ricordando ai Cinque Stelle il suo ruolo nella nascita del campo largo.

Affidopoli e le quattro Fondazioni

L’inchiesta Affidopoli ruota attorno a quattro Fondazioni, due sotto il controllo diretto di Ricci e due strategiche per il suo potere:

  1. Fondazione Rossini – gestisce il festival rossiniano, presieduta da Gianni Letta, con Franco Arceci (braccio destro di Ricci) come figura chiave.
  2. Fondazione Pescheria – assegnava fondi con un evidente conflitto di interessi (denunciato dall’Anac).
  3. Fondazione Don Gaudiano – attività benefiche e rapporti con la Cei.
  4. Fondazione Scavolini – ponte con gli industriali.

Le accuse di Pia Perricci

L’avvocato Pia Perricci, candidata Udc, rivendica di aver “scoperchiato” Affidopoli. Ha denunciato all’Anac il sistema della Fondazione Pescheria e sostiene di essere invisa sia a destra che a sinistra per aver rotto un “conformismo consociativo”.

Simboli e crepe del sistema

Il “cerchio magico” di Ricci ha anche i suoi simboli, come la Biosfera da oltre 600 mila euro e 2 milioni di led, diventata un peso per il nuovo sindaco Andrea Biancani.

A Ricci viene inoltre ricordato lo smembramento territoriale subito subito dopo la sua elezione a presidente della Provincia, con diversi comuni passati in Emilia Romagna.

Un sistema da rifondare?

Il sistema Pesaro – panem, circenses e controllo sociale (pena querela) – potrebbe oggi essere arrivato al capolinea.

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