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Le principali tornate elettorali del 2026. Ecco i paesi dove si voterà

Le principali tornate elettorali del 2026. Ecco i paesi dove si voterà

Dagli Stati Uniti all’Ungheria, passando per Brasile e Israele: ecco dove i seggi decideranno il futuro della politica

18 gennaio: elezioni presidenziali in Portogallo

Il presidente uscente, Marcelo Rebelo de Sousa, è stato un esponente del Partito socialdemocratico, uno schieramento liberal-conservatore. Entrato in carica nel 2016, non può, secondo il dettato costituzionale, candidarsi a un terzo mandato consecutivo. Attualmente, i principali contendenti alla sua successione sono: Luís Marques Mendes (del Partito socialdemocratico), António José Seguro (del Partito socialista) e André Ventura (di Chega).

12 aprile: elezioni parlamentari in Ungheria

Si voterà per i 199 seggi dell’Assemblea nazionale. In base alla Costituzione, il presidente nomina primo ministro il leader del partito che raggiunge la maggioranza: maggioranza che è attualmente detenuta da Fidesz, il partito del premier Viktor Orban.

31 maggio: elezioni presidenziali in Colombia

Eletto nel 2022, il presidente uscente, Gustavo Petro, non può candidarsi a un secondo mandato in base a quanto prescritto dalla Costituzione. Sarà interessante capire se, come accaduto in alcune delle recenti elezioni tenutesi in America Latina, anche la Colombia virerà a destra. Ricordiamo che Petro intrattiene pessimi rapporti con l’amministrazione Trump.

20 settembre: elezioni parlamentari in Russia

La tornata dovrà essere tenuta entro questa data e vedrà in palio i 450 seggi della Duma di Stato. La maggioranza assoluta è di 226. Al momento, il partito di Vladimir Putin, Russia Unita, ne detiene oltre 300. Le precedenti elezioni si sono svolte a metà settembre del 2021.

Settembre: elezioni parlamentari in Marocco

Questo mese si voterà per eleggere i 395 componenti della Camera dei rappresentanti. La maggioranza è fissata a quota 198.

4 ottobre: elezioni generali in Brasile

In questa tornata, si eleggeranno sia il presidente che i membri del Congresso nazionale. Il presidente uscente, Luiz Inácio Lula da Silva, non ha escluso del tutto una sua ricandidatura. A scendere in campo è intanto stato il figlio dell’ex capo dello Stato, Jair Bolsonaro, Flavio. Le elezioni in Brasile rappresentano un termometro interessante per comprendere gli equilibri politici in seno all’America Latina e ai Brics.

27 ottobre: elezioni parlamentari in Israele

Questa tornata porterà all’elezione dei 120 componenti della Knesset. Si tratta delle prime elezioni parlamentari che lo Stato ebraico terrà dall’eccidio, perpetrato da Hamas, il 7 ottobre 2023 (le ultime si svolsero infatti il primo novembre del 2022). La maggioranza assoluta è di 61 seggi.

3 novembre: elezioni di metà mandato negli Stati Uniti

In occasione di questa tornata elettorale, verranno rinnovati la totalità della Camera dei rappresentanti e un terzo del Senato. Donald Trump punta sull’eventualità che i repubblicani riescano a mantenere la maggioranza in entrambi i rami del Congresso. In caso contrario, sa bene che la sua agenda parlamentare potrebbe subire una battuta d’arresto. La campagna elettorale si annuncia infuocata. E, con ogni probabilità, avrà al centro il delicato tema del contrasto all’inflazione e al carovita.

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