La tentazione di far saltare il banco dando l’addio al governo delle larghe intese, il progetto di rinascita di Forza Italia, l’attacco a una magistratura che, condannandolo, ha stravolto i più elementari principi dello Stato di diritto. Prima del voto che potrebbe farlo decadere da senatore, Silvio Berlusconi sarebbe tentato di pronunciare un discorso in Senato che – secondo i quotidiani – sarebbe ispirato al famoso discorso che Bettino Craxi pronunciò in piena Tangentopoli contro i pm di Milano. Un discorso – cui starebbe collaborando anche l’ex socialista Cicchitto – che è diventato – secondo l’analisi che ci offre oggi Antonio Polito sul Corriere della Sera – il canovaccio di tutti i successivi attacchi contro la cosiddetta magistratura politicizzata. Una dura requisitoria – quella di Craxi – contro gli «arresti illeciti, facili, collettivi, spettacolari e perfino capricciosi e la giustizia che funziona ad orologeria politica» che è diventato un pezzo di storia italiana. Era il 29 aprile 1993 e quello che pronunciò allora il leader socialista, a poche ore dal voto con cui la Giunta per le autorizzazioni a procedere decise di non lasciargli altra via che l’esilio o il carcere, è considerato la pietra tombale sulla prima repubblica.
Leggi il testo del discorso di Craxi del 1993
Il discorso del 3 luglio 1992