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California, ad un passo la «recall election», il nuovo voto per il Governatore

California, ad un passo la «recall election», il nuovo voto per il Governatore

Il tentativo di rimuovere il governatore dem della California, Gavin Newsom, ha compiuto un decisivo passo avanti. Nelle scorse ore è infatti stato raggiunto il quorum di firme necessario per ottenere una “recall election”: un’eventualità che potrebbe concretizzarsi, secondo la Cnn, tra l’estate e il dicembre di quest’anno.


Stando ai dati ufficiali, la campagna contro il governatore avrebbe raccolto più di 1,6 milioni di firme verificate. “Questo ora innesca la fase successiva del processo di rimozione, un periodo di trenta giorni lavorativi in cui gli elettori possono presentare richieste scritte ai cancellieri degli elettori della contea per rimuovere i loro nomi dalla petizione di rimozione”, ha affermato in un comunicato il segretario di Stato locale, Shirley Weber. “Si terranno elezioni per la rimozione a meno che non venga ritirato un numero sufficiente di firme”, ha aggiunto.

In particolare, secondo Fox News, “il voto di rimozione chiederebbe agli elettori di scegliere tra ‘sì’ o ‘no’ sulla questione della rimozione di Newsom dall’incarico e [sarebbe] seguito da una selezione di candidati sostitutivi. Più del 50% degli elettori sarebbe tenuto a votare ‘sì’ per rimuoverlo. Quindi, il candidato con il maggior numero di voti viene eletto governatore”. In base a quanto prescrive la legge, Newsom (che è in carica dal gennaio 2019) non potrà avere il proprio nome sulla scheda elettorale. Secondo l’ufficio del segretario di Stato della California, finora si sono registrati 54 tentativi di rimozione governatoriale. Di questi, solo uno ebbe successo: fu il caso di Gray Davis nel 2003, che portò poi l’attore Arnold Schwarzenegger ad ottenere la poltrona di governatore.

Per quanto i sondaggi conferiscano attualmente a Newsom un buon grado di approvazione, la campagna per rimuoverlo dall’incarico è stata principalmente alimentata dallo scontento per le restrizioni messe in atto con l’obiettivo di contrastare la pandemia. Un problema particolarmente spinoso si è rivelato, nelle ultime settimane, il lento ritorno a scuola dei bambini: un elemento che ha attirato al governatore non poche critiche. Nel frattempo, Newsom è andato al contrattacco, bollando il tentativo di rimozione ai suoi danni come una manovra messa in campo dall’estrema destra. “Questa rimozione repubblicana minaccia i nostri valori e cerca di annullare gli importanti progressi che abbiamo fatto – dalla lotta contro il Covid all’aiuto alle famiglie in difficoltà, alla protezione del nostro ambiente e all’approvazione di soluzioni di buon senso per la violenza armata”, ha twittato. In particolare, il governatore ha sostenuto che la campagna sarebbe stata orchestrata da “suprematisti bianchi, antisemiti e persone che si oppongono all’immigrazione”.

I repubblicani, dal canto loro, sono sul piede di guerra. E vari sono i nomi già scesi in campo, per conquistare il governatorato: il businessman John Cox, l’ex sindaco di San Diego Kevin Faulconer e l’ex atleta Caitlyn Jenner. È possibile comunque che il numero di candidati risulterà particolarmente alto: come infatti ricordato dalla Cnn, alla “recall election” del 2003 se ne presentarono ben centoventicinque. Per il momento, sembra comunque improbabile che la rimozione avrà successo: stando a un sondaggio del Probolsky Research condotto il mese scorso, il 53% degli elettori auspicherebbe infatti una conferma del governatore in carica. La battaglia elettorale si annuncia tuttavia particolarmente dura. E non è detto che qualche sorpresa non possa annidarsi dietro l’angolo.

Ma il tentativo di rimuovere Newsom non è l’unico fattore che sta mettendo, per così dire, in subbuglio la California in queste ore. Secondo quanto riportato dal Los Angeles Times, lo Stato è infatti destinato a perdere un seggio alla Camera dei Rappresentanti per la prima volta nella sua storia, laddove Florida e Texas aumenteranno la propria rappresentanza parlamentare. La testata ha in particolare citato i dati sulla popolazione, resi noti ieri dallo U.S. Census Bureau.

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