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Nuove aerocisterne invisibili ai radar: l’Usaf ripensa il futuro del rifornimento in volo

Nuove aerocisterne invisibili ai radar: l’Usaf ripensa il futuro del rifornimento in volo

I nuovi aeroplani rifornitori potrebbero avere forme innovative: l’aviazione e l’industria statunitensi stanno definendo requisiti e tempi dei nuovi progetti. Pesa l’incognita dei costi


L’Aviazione statunitense (Usaf) sta pensando al futuro della sua flotta di aerocisterne, ovvero i velivoli che trasportano il combustibile e che effettuano le operazioni di rifornimento in volo. I modelli utilizzati finora sono in gran parte derivati da velivoli civili trasformati e non possiedono capacità stealth, ovvero sono facilmente identificabili dai radar e quindi riconoscibili quanto vulnerabili. Così nasce l’esigenza di progettarne di nuove dando priorità alle caratteristiche di bassa impronta radar e per questo motivo lo scorso mese l’Usaf ha pubblicato un nuovo bando di gara per riesaminare i potenziali progetti per il suo Next General Aerial Refueling System (Ngas), con risposte attese nelle prossime settimane. Il capo del Comando trasporto aereo, il generale John Lamontagne, ha affermato che il bando è stato approvato dal Segretario dell’Aviazione Troy Meink con l’obiettivo di perfezionare le stime dei costi per gli aerei dotati di tale tecnologia. Il generale Lamontagne ha dichiarato: “Questo ci aiuterà a comprendere meglio alcune stime dei costi; quando abbiamo condotto la prima analisi delle alternative per l’Ngas, lo scorso inverno, i budget richiesti erano eccessivamente approssimati e quindi poco credibili”. Da decidere, per esempio, c’è il livello di osservabilità: l’Usaf sta valutando se la nuova aerocisterna necessiti del livello stealth di un caccia Lockheed Martin F-35 trasposta su un aereo con le dimensioni di un Boeing KC-135 Stratotanker oppure di qualcosa di intermedio con la tracciabilità attuale. Ed è proprio ciò che moltiplicherebbe i costi di progettazione e costruzione. Lamontagne ha spiegato: “Serve fare un tentativo per definire meglio i costi, di contattare l’industria e di capire cosa sia possibile fare, quindi si tratta una buona opportunità per noi e l’industria di confrontarci.” La nuova richiesta d’informazioni arriva dopo che l’Usaf sembra aver messo in secondo piano la necessità di concretizzare il programma Ngas senza prima aver assicurato un finanziamento consistente nella sua richiesta di bilancio per l’anno fiscale 2026. Anche perché nel breve termine l’Usaf ha dichiarato di voler acquistare altri 75 velivoli Boeing KC-46 oltre all’attuale programma per 188 velivoli. E questo pur sapendo che tali velivoli non potranno essere impiegati in operazioni di combattimento di alto livello, restando a rischio contro avversari di livello sempre crescente. L’analisi delle alternative condotta dall’azienda ha preso in considerazione diverse opzioni e configurazioni tra le quali grandi velivoli convenzionali con fusoliera tubolare come aerei più piccoli delle dimensioni di un jet privato, fino a configurazioni stealth tutt’ala. “Stiamo cercando di ampliare e cambiare l’equazione della nostra capacità di sopravvivenza”, ha dichiarato l’alto ufficiale ai giornalisti alla conferenza Air, Space and Cyber ​​tenutasi la scorsa settimana a National Harbor, Maryland, ma è chiaro che alcune aziende abbiano già considerato ipotesi e progetti preliminari, come Lockheed Martin che nel 2024 aveva pubblicato l’immagine di una grande aerocisterna stealth che riforniva i suoi F-35. Rod McClean, vicepresidente e direttore generale della divisione Air Mobility & Maritime Missions dell’azienda, ha dichiarato alla testata Aviation Week che l’analisi operativa di Lockheed dimostra che la capacità di sopravvivenza è necessaria. L’azienda sta aiutando l’Usaf a comprendere meglio le necessità perfezionando al contempo ciò che intende offrire per il progetto Ngas. “Sicuramente, sarà un progetto completamente nuovo, perché il tipico design ad ala tubolare come quello di un aereo di linea commerciale non è più sufficiente. E l’analisi deve comprendere la previsione del prezzo”. Lockheed Martin starebbe valutando come un unico velivolo possa soddisfare due missioni combinando la funzione Ngas con quella da trasporto sostituendo gli attuali e ormai datati C-17 e C-5 con velivoli creati anche per il concetto di aereo da trasporto di nuova generazione (Next Generation Airlift), ma in quel caso sarebbero necessari molti  compromessi nelle capacità di ciascuna missione, ovvero il progetto rischierebbe di avere caratteristiche poco competitive in entrambi gli ambiti d’utilizzo.

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