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Niente nozze a San Valentino

Niente nozze a San Valentino

E’ l’ultima follia cinese, paese dove i fidanzati si possono affittare

Ennesimo divieto approvato in Cina. Quello di celebrare matrimoni nel giorno di San Valentino. A Pechino. Il motivo? Questa volta è davvero difficile da intuire. Anche se c’è chi dice che si tratti di una mera coincidenza. Dovuta alla sovrapposizione tra la festa degli innamorati e le vacanze per il Capodanno Cinese.

Se questo è vero, però, perché l’ufficio che si occupa della registrazione dei matrimoni resta chiuso solo il 14 febbraio? Beh, anche se in Cina la settimana del Capodanno è una delle uniche due in cui tutto il paese “ha il diritto” di andare in ferie, gli uffici pubblici devono restare comunque aperti per garantire un servizio minimo. Ed è proprio questo aspetto che il divieto di Pechino ha cercato di tutelare. Consapevole che a San Valentino questi uffici avrebbero dovuto lavorare a ritmo serratissimo, vista l’abitudine tutta orientale di scegliere date simboliche per celebrare i momenti più significativi della vita. Come far nascere un figlio mentre vengono inaugurate le Olimpiadi a Pechino, o sposarsi il 12.12.2012…o nel giorno di San Valentino. Magari alle 08.08, un orario considerato particolarmente propizio.

Il 12 dicembre scorso sono stati celebrati migliaia di matrimoni (la media giornaliera è di solito di un centinaio), e gli stessi picchi sono stati raggiunti anche a San Valentino, sia nel 2011 che nel 2012. Precedenti sufficienti a far sospettare un possibile boom di richieste anche per il 2013. E a indurre il governo a tenere chiuso l’Ufficio del Registo di Pechino il prossmo 14 febbraio.

Una scelta, questa, che non poteva non suscitare polemiche. Non solo da parte di chi aveva pianificato da tempo di convolare a nozze nel giorno della festa degli innamorati, ma anche da chi ritiene che in un paese in cui i fidanzati si affittano le unioni andrebbero incentivate…

Avevamo già raccontato che le donne in carriera sopra i 25 anni sono considerate “avanzi ” della società e non riescono a trovare marito. E anche che genitori sempre più preoccupati per la vita coniugale di figli che sembrano essere interessati solo alla carriera e al divertimento si incontrano nei parchi delle grandi città alla ricerca di partner potenzialmente compatibili. Leggendo gli annunci lasciati sugli alberi da mamme e papà altrettanto ansiosi.

Bene. Durante le festività di capodanno , quando tutte le famiglie si riuniscono sotto lo stesso tetto per brindare a successo e ricchezza, per alleviare il tormento di chi vorrebbe vederli felicemente sposati, migliaia di ragazzi scelgono di tornare a casa in compagnia di un fidanzato o una fidanzata presa in affitto. Dove? In rete. Per cinquanta dollari al giorno. Con la possibilità di pagare un extra di otto per un bacio. Qualora diventasse necessario per convincere parenti sospettosi, e un po’ troppo impiccioni, che questa ragazzo o ragazza di cui non avevano mai sentito parlare fa sul serio (in Cina anche un bacio può essere compromettente). Cinque per una cena a due, trenta se si dorme fuori casa…in un letto. Quarantacinque se si è costretti a sistemarsi sul divano. Ma niente sesso. Mai. A meno che i due non finiscano con l’innamorarsi davvero…

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