
Istanbul, 29 giugno 2016, parenti delle vittime dell’attentato BULENT KILIC/AFP/Getty Images)

Istanbul, 29 giugno 2016, l’aeroporto Ataturk dopo l’attentato suicida OZAN KOSE/AFP/Getty Images)

ISTANBUL, TURKEY – JUNE 29: Workers clean the debris from yesterday’s blasts as they take a break at Turkey’s largest airport, Istanbul Ataturk, June 29, 2016, Turkey. Three suicide bombers opened fire before blowing themselves up at the entrance to the main international airport in Istanbul yesterday, killing at least 36 people and wounding 147 people according to PM Binali Yildirim. (Photo by Defne Karadeniz/Getty Images)

Istanbul, 29 giugno 2016, l’aeroporto Ataturk dopo l’attentato suicida

Istanbul, 29 giugno 2016, parenti delle vittime dell’attentato all’aeroporto Defne Karadeniz/Getty Images

Istanbul, 28 giugno 2016, i passeggeri dopo l’attentato all’aeroporto Ataturk

Istanbul, 28 giugno 2016, i rilievi della polizia scientifica dopo l’attentato all’aeroporto

Istanbul, 28 giugno 2016, controlli di sicurezza dopo l’attentato all’aeroporto Ataturk

Istanbul, 28 giugno 2016, i passeggeri dopo l’attentato all’aeroporto

Istanbul, 28 giugno 2016, i soccorsi dopo l’attentato all’aeroporto Ataturk

Istanbul, 28 giugno 2016, i passeggeri dopo l’attentato all’aeroporto

Istanbul, 28 giugno 2016, i passeggeri dopo l’attentato all’aeroporto

Istanbul, 28 giugno 2016, controlli di sicurezza dopo l’attentato all’aeroporto Ataturk


Istanbul, 28 giugno 2016, i soccorsi dopo l’attentato all’aeroporto Ataturk

Istanbul, 28 giugno 2016, i soccorsi dopo l’attentato all’aeroporto Ataturk

Istanbul, 28 giugno 2016, i soccorsi dopo l’attentato all’aeroporto Ataturk

Istanbul, 28 giugno 2016, i soccorsi dopo l’attentato all’aeroporto Ataturk

Istanbul, 28 giugno 2016, i soccorsi dopo l’attentato all’aeroporto Ataturk

Istanbul, 28 giugno 2016, i soccorsi dopo l’attentato all’aeroporto Ataturk

Istanbul, 28 giugno 2016, controlli di sicurezza dopo l’attentato all’aeroporto Ataturk

Istanbul, 28 giugno 2016, i soccorsi dopo l’attentato all’aeroporto Ataturk

Istanbul, 28 giugno 2016, i soccorsi dopo l’attentato all’aeroporto Ataturk

Il fermo immagine, tratto dalla Tv NTV, mostra un fucile a terra dopo l’attacco all’aeroporto Ataturk di Istanbul (Turchia), 28 giugno 2016.

Istanbul, 28 giugno 2016, i soccorsi dopo l’attentato all’aeroporto Ataturk

Il fermo immagine, tratto dalla Tv NTV, mostra gli attimi dopo l’attacco all’aeroporto Ataturk di Istanbul (Turchia), 28 giugno 2016.

Istanbul, 28 giugno 2016, i soccorsi dopo l’attentato all’aeroporto Ataturk

Istanbul, 28 giugno 2016, controlli di sicurezza dopo l’attentato all’aeroporto Ataturk

Istanbul, 28 giugno 2016, controlli di sicurezza dopo l’attentato all’aeroporto Ataturk

Istanbul, 28 giugno 2016, controlli di sicurezza dopo l’attentato all’aeroporto Ataturk

Istanbul, 28 giugno 2016, controlli di sicurezza dopo l’attentato all’aeroporto Ataturk

Istanbul, 28 giugno 2016, controlli di sicurezza dopo l’attentato all’aeroporto Ataturk

Istanbul, 28 giugno 2016, controlli di sicurezza dopo l’attentato all’aeroporto Ataturk
Il turismo in Turchia, già appesantito da ripetuti attacchi terroristici, toccherà il fondo dopo l’attentato kamikaze all’aeroporto di Istanbul in cui sono morte 36 persone e altre 147 sono rimaste ferite. Il 2016 può essere definito l’annus horribilis per il turismo e gli arrivi sono ai minimi da 22 anni.
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Quello di ieri è il quinto attacco kamikaze in un anno, le immagini dell’ennesima carneficina sono ben lontane da quelle dei depliant turistici. In un anno gli attentati ad Istanbul e Ankara hanno prodotto 200 morti e migliaia di feriti, scoraggiando i turisti i cui arrivi sono ai minimi da 22 anni.
Questi attacchi hanno danneggiato un’industria fondamentale per la Turchia che portava almeno 30 miliardi di euro l’anno. A maggio il ministero del turismo ha comunicato il più massiccio calo degli arrivi da 22 anni con un calo di quasi il 35% del numero dei turisti stranieri a 2,5 milioni di visitatori. Se il numero dei turisti russi è logicamente crollato per lo scontro diplomatico tra Ankara e Mosca (90%), gli arrivi sono diminuiti anche per altre nazionalità: prima di tutto tedeschi, georgiani e britannici. In totale nel corso dei primi 5 mesi dell’anno sono diminuiti del 23%. (AGI)