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Gli attacchi all’Europa, da Tolosa a Bruxelles – Foto

Gli attacchi all’Europa, da Tolosa a Bruxelles – Foto

Le date e le immagini dei principali attentati terroristici di matrice islamista che dal 2012 hanno colpito Francia e Belgio

Gli attacchi all’Europa, da Tolosa a Bruxelles – Foto
EMMANUEL DUNAND/AFP/Getty Images

Bruxelles, 22 marzo 2016, soccorsi a un ferito dopo l’esplosione alla fermata del metro di Maelbeek

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Bruxelles, 22 marzo 2016, un’immagine dell’attentato in aeroporto.

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Ansa

Saint-Denis, 18 novembre 2015, blitz delle forze speciali di polizia contro alcuni degli attentatori del 13 novembre

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KENZO TRIBOUILLARD/AFP/Getty Images

Parigi, 15 novembre 2015. La folla riunita di fronte al cafè “Bonne biere”, uno dei locali pubblici colpiti da una serie di attacchi simultanei nel X e XI arrondissement.

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ANSA /Christophe Petit Teson

I superstiti vengono evacuati dalla zona a bordo di autobus. Parigi, 13 novembre 2015

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Olycom

Parigi, 13 novembre 2015. Alcuni feriti fuori dalla sala concerti Bataclan.

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Parigi, 13 novembre 2015. Il campo di calcio dello Stade de France invaso dagli spettatori dopo lo scoppio delle bombe durante l’incontro tra le nazionali di Francia e Germania.

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Aurelien Meunier/Getty Images

13 gennaio 2015. Il nuovo direttore di Charlie Hebdo, Gerard Briard e il giornalista Patrick Pelloux consolano il vignettista Renald Luzier (Luz) in lacrime durante la conferenza stampa di presentazione del primo numero della rivista satirica dopo l’attacco terroristico.

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JACK GUEZ/AFP/Getty Images

Gerusalemme, 13 gennaio 2015. “Sono morto perché ebreo” si legge su un cartello esposto durante i funerali dei quattro ebrei uccisi a Parigi in un supermercato kosher.

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EPA/FREDRIK VON ERICHSEN

11 gennaio 2015. Gli occhi di uno dei vignettisti di Charlie Hebdo su dei cartelli durante una grande manifestazione contro il terrorismo per le strade di Parigi, con la partecipazione di oltre 40 leader mondiali, in seguito agli attacchi terroristici – con 17 vittime – contro la sede della rivista satirica e contro un supermercato ebraico.

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ERIC FEFERBERG/AFP/Getty Images

9 gennaio 2015. Soldati delle Forze militari speciali francesi RAID (Recherche Assistance Intervention Dissuasion) in azione durante il blitz contro i sequestratori che hanno preso in ostaggio un gruppo di persone in un supermercato ebraico kasher a Porte de Vincennes, nella periferia est di Parigi.

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EPA/YOAN VALAT

9 gennaio 2015. Due cecchini sul tetto di un edificio antistante l’edificio sede di una tipografia, a Dammartin en Goele, a 40 km da Parigi, dove si è conclusa la “caccia all’uomo” ai fratelli Kouachi, responsabili dell’attacco alla redazione di Charlie Hebdo, uccisi in un raid delle forze speciali francesi.

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EPA/FRENCH POLICE

Un’immagine diffusa dalla polizia francese con i volti dei due uomini responsabili dell’assalto alla redazione di Charlie Hebdo a Parigi il 7 gennaio 2015. A sinistra Cherif Kouachi, a destra il fratello Said.

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Ansa

7 gennaio 2015. Un gruppo di terroristi islamici fa irruzione nella redazione di Charlie Hebdo, il settimanale satirico di Parigi che i mujaheddin considerano blasfemo, uccidendo 12 persone, tra cui il direttore Stephane Charbonnier, numerosi vignettisti e due poliziotti. Nella foto, l’assassinio a un agente di polizia di guardia fuori dalla sede del settimanale satirico.

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JACK GUEZ/AFP/Getty Images

27 maggio 2014. I familiari di Emanuel e Miriam Riva piangono propri cari durante il loro funerale a Tel Aviv. La coppia di turisti israeliani ha perso la vita il 24 maggio, quando un uomo armato ha aperto il fuoco al museo ebraico di Bruxelles. Nell’attentato sono morte anche una volontaria e un’impiegata del museo.

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ANTHONY DEHEZ/AFP/Getty Images

26 maggio 2014. Un bambino con il capo coperto dalla kippah lascia dei fiori davanti al Museo ebraico di Bruxelles, due giorni dopo l’attacco islamista condotto da Mehdi Nemmouche, in cui sono morte 4 persone.

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EPA/STEPHANIE LECOCQ

24 maggio 2014. Cordoni di polizia attorno all’area del museo ebraico di Bruxelles, dove un ex militare francese legato all’Isis, di nome Mehdi Nemmouche, 29 anni, uccide 4 persone a colpi di kalashnikov.

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EPA/CAROLINE BLUMBERG

21 marzo 2012. Il presidente francese Nicolas Sarkozy pronuncia un discorso durante la cerimonia funebre in onore dei tre paracadutisti francesi uccisi dal 24enne Mohamed Mehra, francese di origine algerina, negli attacchi terroristici di Montauban e Tolosa.

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EPA/MAXPPP/XAVIER DE FENOYL

19 marzo 2012. La polizia nei pressi della scuola ebraica “Ozar Hatorah” a Tolosa, in Francia, dove un uomo ha aperto il fuoco uccidendo un insegnante di 30 anni e tre bambini ei 6, 3 e 10 anni. Altri due bambini sono rimasti feriti.

Quelli che hanno colpito oggi Bruxelles sono solo gli ultimi della ormai lunga serie di attacchi terroristici che, dal 2012 a oggi, hanno colpito la Francia e il Belgio. Ripercorriamole con queste immagini.

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2012, Tolosa e Montauban
Il 23enne franco-algerino Mohammed Merah compie sette omicidi fra Tolosa e Montauban, tra l’11 e il 19 marzo: un paracadutista dell’esercito francese di origine marocchina viene freddato a Tolosa con un proiettile sparato alla testa; altri due paracadutisti muoiono in una sparatoria davanti a un bancomat a Montauban; ultime vittime un rabbino e tre bambini, uccisi davanti alla scuola ebraica di Tolosa. 

2014, Museo ebraico di Bruxelles
Il 24 maggio del 2014 quattro persone muoiono in un attacco antisemita al museo ebraico e alla sinagoga di Bruxelles: un ex militare francese legato all’Isis, di nome Mehdi Nemmouche, 29 anni, residente a Roubaix, li uccide a colpi di kalashnikov. Il terrorista sarà arrestato nel nord della Francia il 30 maggio successivo durante un controllo di dogana sul confine con Belgio.  

2015, Charlie Hebdo e Hypercacher 
È il 7 gennaio 2015 quando i fratelli Kouachi, francesi di origine algerina, irrompono nella redazione del settimanale satirico Charlie Hebdo, noto per aver pubblicato vignette considerate”blasfeme” su Maometto, uccidendo 12 persone. Due giorni dopo i terroristi saranno uccisi nel corso di un raid delle forze speciali a Dammartin en Goele. Tra l’8 e il 9 gennaio, il giovane francese Amedy Coulibaly, originario del Mali e amico dei Kouachi, uccide una poliziotta a Montrouge, vicino Parigi, e a seguire 4 delle persone prese in ostaggio in un supermercato kosher, chiendo la liberazione dei fratelli. Il terrorista muore nel blitz per la liberazione degli ostaggi. 

2015, Parigi
Il 13 novembre 129 persone muoiono, e 350 rimangono ferite in una serie senza precedenti di attacchi contemporanei, rivendicati dall’ISIS, in sei diverse zone della capitale francese, dallo Stade de Franc, dove si gioca un’amichevole di calcio tra le naizonali di Francia e Germania, a una serie di locali pubblici del X e XI arrondissement. L’attacco più tragico colpisce la sala concerti Bataclan, dove perdono la vita 89 persone.

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