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Gaza, scontri vicino a centro aiuti: l’IDF apre il fuoco su sospetti fuori dai percorsi autorizzati

Gaza, scontri vicino a centro aiuti: l’IDF apre il fuoco su sospetti fuori dai percorsi autorizzati

Tensione a Gaza: le IDF aprono il fuoco su sospetti fuori rotta vicino a un centro aiuti. Morte 24 persone secondo Hamas, ma l’esercito israeliano smentisce spari sui civili e accusa Hamas di sabotare la distribuzione umanitaria.

Martedì, le Forze di Difesa Israeliane (IDF) hanno comunicato che, nel corso della mattinata, durante il movimento della folla lungo i percorsi prestabiliti verso un centro di distribuzione degli aiuti distante circa 500 metri, i militari israeliani hanno intercettato alcuni individui sospetti che si stavano avvicinando deviando dalle rotte autorizzate.

I soldati hanno inizialmente esploso colpi di avvertimento e, non ottenendo il ritiro dei sospetti, hanno aperto il fuoco verso alcuni di loro che continuavano ad avanzare nella loro direzione. Secondo quanto riferito dal Ministero della Salute di Gaza, controllato da Hamas, l’episodio avrebbe provocato la morte di 24 persone e il ferimento di 200. Le IDF hanno dichiarato di essere a conoscenza delle segnalazioni relative alle vittime e hanno precisato che i dettagli dell’accaduto sono ancora oggetto di verifica. Le forze israeliane hanno inoltre confermato di autorizzare l’operato indipendente dell’American Gaza Humanitarian Fund (GHF) per garantire che gli aiuti siano destinati alla popolazione civile e non a Hamas. «Le forze israeliane non stanno ostacolando l’accesso dei civili di Gaza ai centri di distribuzione degli aiuti umanitari», ha dichiarato l’IDF. L’esercito ha precisato che i colpi di preavviso sono stati esplosi a una distanza di circa 500 metri dal punto di distribuzione, contro alcuni soggetti ritenuti potenzialmente pericolosi per l’incolumità dei soldati, poiché si stavano avvicinando in modo minaccioso.

Nei giorni precedenti, fonti arabe palestinesi e diversi media internazionali avevano riferito che le truppe israeliane avessero sparato direttamente sui civili in un’area destinata agli aiuti, causando oltre 30 morti. Tuttavia, secondo quanto emerso da video diffusi dalla GHF e da un’indagine interna condotta dalle stesse IDF, tali ricostruzioni sarebbero infondate.In seguito, l’IDF ha reso pubblico un filmato nel quale si vedono uomini armati e con il volto coperto mentre aggrediscono civili palestinesi intenti a recuperare aiuti razziati nella zona meridionale di Khan Yunis. «Hamas è un gruppo terroristico spietato e omicida che sta affamando la popolazione di Gaza. Fa tutto il possibile per bloccare la distribuzione degli aiuti», ha denunciato il portavoce militare israeliano in una nota ufficiale.

Le riprese effettuate domenica da droni militari mostrano infatti soggetti armati e mascherati mentre attaccano con pietre e armi da fuoco civili impegnati nel tentativo di raccogliere viveri sottratti nell’area sud di Khan Yunis.Domenica mattina, le IDF hanno inoltre smentito le accuse avanzate da Hamas secondo cui i militari israeliani avrebbero aperto il fuoco contro i civili nei pressi del sito di distribuzione nella Striscia di Gaza.Una prima inchiesta condotta dalle stesse forze israeliane ha escluso che vi siano stati spari contro i civili mentre si trovavano vicino o all’interno dell’area adibita alla consegna degli aiuti. Le IDF hanno definito «false» le dichiarazioni in tal senso.

L’esercito ha ribadito la propria collaborazione con la Gaza Humanitarian Foundation e altre entità internazionali per assicurare che gli aiuti raggiungano la popolazione, escludendo Hamas. «Hamas compie ogni sforzo per ostacolare le operazioni umanitarie nella Striscia. È un’organizzazione brutale che affama i civili e li mette in pericolo pur di mantenere il controllo sull’area. I suoi atti sabotano direttamente la sopravvivenza degli abitanti di Gaza», ha affermato l’IDF. Le autorità militari israeliane hanno invitato i mezzi di informazione a trattare con cautela le notizie diffuse da Hamas, alla luce di episodi simili già smentiti in passato. Poco dopo, la GHF ha pubblicato i filmati delle telecamere di sorveglianza che coprivano il sito degli aiuti nel momento in cui si sarebbe verificato l’incidente. Le immagini non mostrano alcun attacco, contraddicendo le versioni fornite da fonti palestinesi. Nonostante queste evidenze, molte testate continuano a riportare tali versioni come fatti accertati. Tra queste c’è anche La Repubblica che ha da tempo adottato la narrativa di Hamas.

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