Va avanti il processo diplomatico ucraino. Volodymyr Zelensky si è incontrato a Berlino con l’inviato americano per il Medio Oriente, Steve Witkoff, e con il genero di Donald Trump, Jared Kushner.
Il presidente ucraino ha riferito che i colloqui con la delegazione statunitense non sono stati facili, ma li ha comunque definiti “produttivi”. “Queste conversazioni non sono mai facili, sarò onesto. Ma è stata una conversazione produttiva, ricca di dettagli, davvero tanti”, ha dichiarato. “Negli ultimi due giorni, i negoziati tra Ucraina e Stati Uniti sono stati costruttivi e produttivi, con progressi concreti”, ha affermato, dal canto suo, il capo delegazione ucraino, Rustem Umerov.
Nel frattempo, un funzionario americano ha riferito alla Reuters che sarebbero stati fatti rilevanti progressi, nei negoziati con Kiev, in riferimento alla questione delle garanzie di sicurezza per l’Ucraina. Secondo il funzionario, il 90% delle problematiche in essere tra americani e ucraini sarebbe inoltre stato risolto. La stessa fonte ha poi dichiarato che Mosca sarebbe aperta a un’eventuale adesione di Kiev all’Unione europea.
“I negoziatori statunitensi hanno detto all’Ucraina, durante i colloqui di pace a Berlino, che deve accettare di ritirare le sue forze dalla regione orientale di Donetsk come parte di qualsiasi accordo per porre fine alla guerra che dura da quasi quattro anni”, ha altresì riportato Reuters. “Un funzionario statunitense ha dichiarato ai giornalisti più tardi lunedì che, in base all’accordo in discussione a Berlino, l’Ucraina riceverà garanzie di sicurezza simili a quelle previste dall’articolo 5 del trattato Nato, che impone all’alleanza di intervenire in difesa di qualsiasi membro sottoposto ad attacco”, ha proseguito l’agenzia di stampa britannica.
“Ci sono questioni molto difficili, soprattutto quando si tratta di questioni territoriali”, ha affermato Zelensky, per poi aggiungere: “È molto importante che tutti lavoriamo su questo, affinché tali questioni vengano risolte in modo equo”. Ricordiamo che, almeno finora, proprio le cessioni territoriali hanno rappresentato il principale nodo delle trattative tra Washington e Kiev. Tutto questo, mentre, negli ultimi giorni, il presidente ucraino ha lasciato intendere che, in cambio di garanzie di sicurezza americane, potrebbe rinunciare all’adesione dell’Ucraina all’Alleanza atlantica. “Questa questione è uno dei cardini per noi e richiede una discussione speciale”, ha affermato, dal canto suo, il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, riferendosi al veto sull’ingresso dell’Ucraina nella Nato.
