Un’autobomba è esplosa a Mosca uccidendo il tenente generale Fanil Sarvarov, alto ufficiale dello Stato Maggiore russo e responsabile della direzione addestramento operativo dell’esercito. L’attentato è avvenuto nelle prime ore di lunedì in un’area urbana della capitale, segnando uno dei colpi più gravi subiti finora dall’apparato militare russo lontano dal fronte ucraino.
Secondo la commissione investigativa russa, l’ordigno sarebbe stato collocato sull’autovettura del generale. Tra le ipotesi al vaglio c’è il coinvolgimento dei servizi speciali ucraini, anche se al momento non risultano rivendicazioni ufficiali. Gli inquirenti stanno analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza e raccogliendo le testimonianze presenti sul luogo dell’esplosione.
Sarvarov, 56 anni, era stato promosso al grado di generale nel maggio 2024 per decreto del presidente Vladimir Putin. La sua uccisione rappresenta un segnale inquietante per il Cremlino: il conflitto con l’Ucraina non resta più confinato alle linee del fronte, ma colpisce direttamente il cuore della capitale russa.