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Vacanze, dove scappare all’estero (ora che si può)

Vacanze, dove scappare 
all’estero (ora che si può)

La tendenza dell’estate è il «revenge travel», vendicarsi delle restrizioni imposte dal coronavirus regalandosi una fuga fuori dall’Italia. Le isole di Spagna e Grecia rimangono le destinazioni preferite, ma grazie a tamponi e vaccinazioni ci si può spingere fino ai classici paradisi dell’Africa e dell’Asia. Oppure scoprire mete emergenti, dai prezzi più bassi e raggiungibili anche in automobile.


Sarà anche un piatto che va servito freddo, ma quest’anno la vendetta si consumerà al caldo di una spiaggia, a mollo nell’acqua, davanti al tepore rassicurante di un orizzonte ampio. Ne sono convinti gli analisti, il termine l’ha ripreso anche il Washington Post: vivremo l’estate del «revenge travel», dei viaggi della rivincita (o della vendetta, per l’appunto), caratterizzati dalla voglia di andare lontano, ora che finalmente si può. Di sconfinare, lasciarsi alle spalle le restrizioni dovute al virus, i divieti e le chiusure obbligatorie, ritrovando il mondo che riapre.

Entra in vigore in questi giorni il certificato Covid digitale, il Green pass europeo, che assicura la libera circolazione negli Stati dell’Unione a chi ha completato il ciclo vaccinale, è guarito dalla malattia o ha effettuato prima della partenza un tampone risultato negativo. E ciascuno con le sue norme, vari Paesi oltre il Vecchio continente stanno spalancando le frontiere ai visitatori, non obbligandoli a fastidiose quarantene, che scoraggerebbero il più determinato tra gli esploratori.

Secondo i dati dell’agenzia di viaggi online eDreams relativi alle prenotazioni già effettuate da luglio fino a settembre, il 49 per cento degli italiani si recherà all’estero. Gerarchia dei Paesi preferiti, tutti molto o abbastanza vicini. Nell’ordine: Spagna, Grecia, Albania, Francia e Portogallo. Per arrivarci in auto, in traghetto, più spesso in volo. Uno studio condotto dall’istituto di ricerca Gpf Inspiring Research per l’aeroporto di Bologna conferma la tendenza: il 47,3 per cento dei nostri connazionali sta programmando un’estate non italiana. «Con una differenza sostanziale rispetto al passato. Non si sceglie più il luogo per il suo blasone, né privilegiando questo o quel brand dell’accoglienza. Si punta sulle destinazioni che consentono di fare esperienze. Per il 2021, i motivi chiave saranno il relax e la possibilità di riconnettersi con la natura» osserva Massimo Tocchetti, presidente di Aigo, società di consulenza specializzata in turismo e ospitalità.

Scorrendo le elaborazioni per Panorama a cura del sito Volagratis.com, si scopre che nella top 10 dei Paesi più prenotati ci sono mete emergenti come Albania, Romania e Ucraina. Assieme fanno l’11,2 per cento del totale. «Merito delle nuove connessioni aeree e dei prezzi più bassi. Soprattutto l’Albania ha fatto un ottimo lavoro in termini di strutture» commenta Tocchetti. Se si guarda alle ricerche verso l’estero, dietro Spagna e Grecia spuntano gli Stati Uniti, segno che i nostri connazionali non vedono l’ora di riabbracciare New York o attraversare la California. «Oltreoceano la campagna vaccinale è molto avanti, non ci vorrà molto perché gli Usa tornino a ricevere visitatori stranieri».

Tra i desideri dei transfughi dallo Stivale compaiono poi altre due nazioni con norme simili a quelle europee per l’accesso ai non cittadini: l’Egitto e il Marocco. Nel primo caso basta un tampone Pcr negativo effettuato 72 ore prima della partenza, oppure, se ci si reca in un resort come quelli di Hurghada e Sharm el-Sheik (dove il 100 per cento dei lavoratori è stato vaccinato), lo si può fare all’arrivo, però bisogna attendere il risultato nella propria stanza. In Marocco è sufficiente il certificato di vaccinazione oppure un test Pcr negativo eseguito 48 ore prima della partenza. Che diventano 96 se si puntano le Maldive, un sogno intramontabile: «Perfette per la loro geografia, un puzzle di mini resort che favoriscono la distanza sociale in modo naturale». Dal 15 luglio riapre anche Mauritius, all’inizio ai completamente vaccinati, disposti a rimanere nelle aree della struttura prescelta. «Lentamente» prevede Tocchetti «il processo si estenderà alla maggior parte del mondo. Sarà necessario pianificare regole comuni e condividerle, anche per rendere più semplice la vita ai turisti e incentivarli a viaggiare».

Insomma, chi vuole andare nei paradisi di Africa e Asia, a patto di rispettare specifiche condizioni (e informarsi in anticipo a dovere) può farlo già da quest’estate. Gli altri, che magari non impazziscono di fronte alla prospettiva di un volo intercontinentale con addosso la mascherina, si ritroveranno nelle mete più gettonate: nella top 10 stilata da Volagratis.com ecco le isole greche Santorini e Mykonos, ma anche la più tranquilla Creta. O Ibiza in Spagna, dove sono sospesi i festoni di un tempo, però ci si può organizzare: all’Ushuaïa, uno degli hotel più trendy dell’isola, si affitta la «Pioneer dj suite», una stanza con console dove ingaggiare un deejay per set privati. Da Ibiza è semplice allungarsi fino a Formentera, che per spiagge e natura non ha niente da invidiare a tante mete esotiche.

Quanto alle città, nei primi dieci nomi figura la fascinosa Lisbona in Portogallo, con varie spiagge nei paraggi per abbinare bagni e cultura. O l’immancabile Parigi. Qui un’ottima base è l’albergo J.K. Place, vicino all’Hôtel de la Marine (sfarzoso palazzo appena riaperto al pubblico) e il nuovo museo d’arte contemporanea della collezione Pinault, nella Bourse de Commerce. Al primo posto in assoluto resta Barcellona, la capitale europea della movida. D’altronde la massima espressione del «revenge travel» è il contrario del lockdown: stare in giro fino a tardi, lontano da casa, a vivere l’estate.

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