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Elezioni Sardegna, l’analisi dei numeri. Ha vinto Todde, non il Campo Largo

Elezioni Sardegna, l’analisi dei numeri. Ha vinto Todde, non il Campo Largo

I numeri vedono la coalizione di centrodestra in crescita rispetto alle regionali 2019. A decidere l’ampio voto disgiunto, soprattutto a Cagliari città contro Truzzu

In ogni elezione i numeri, i voti reali, sono utili per fare delle analisi corrette, non fosse altro perché basate sull’unica cosa concreta e vera. Ed allora, chi davvero ha vinto e ha perso in Sardegna?

Partiamo dalle coalizioni: il centrodestra ha vinto la partita contro il centrosinistra. La coalizione della maggioranza di Governo ha ottenuto il 48,8%; il cosiddetto «campo largo» ha chiuso al 42,6. La distanza tra i due schieramenti è quindi ampia, più di sei punti percentuali.

Va sottolineato il paragone sempre tra le due coalizioni fatto confrontando i voti del 2019. 5 anni fa il centrodestra chiuse al 47,8%. Ieri è cresciuto nel complesso dell’1%. Diversamente è andata al centrosinistra che nel 2019 ottenne il 44,1% (sommando il Pd, le liste collegate ed il M5S che all’epoca erano separati) contro il 42,6% di ieri; il calo è stato dell’1,5%.

Ancora più interessante il confronto nei 5 anni dei singoli partiti. La crescita maggiore l’ha ottenuta Fratelli d’Italia, passata dal 4,7% al 13,6%. Una crescita esponenziale che fa il pari con il crollo della Lega Salvini, scesa ieri al 3,8% contro l’11,4% del 2019. In calo anche Forza Italia, passata dall’8,4% al 6,3%.

Nel Campo Largo si registra il calo del Movimento 5 Stelle (malgrado il fatto che Alessandra Todde sia proprio grillina) sceso al 7,8% dal 9,7% di 5 anni fa. Il Partito Democratico socratico invece sale dello 0,3%, passando dal 13,5% al 13,8%.Il successo della Todde quindi è di fatto esclusivamente personale, più che politico, anzi, forse è meglio dire che sia slegato da partiti e coalizioni. Soprattutto se si analizza il voto di Cagliari, città dove Truzzu è attuale sindaco e che si è espressa in maniera molto decisa contro il primo cittadino: 50% per Todde contro il 40% per Truzzu in termini percentuali; 97 mila contro 79 mila se parliamo di voti. 18 mila consensi in meno che si sono rivelati decisivi a livello regionale dove lo scarto tra i due candidati alla fine è stato di soli 2.800 voti.

Stando quindi ai numeri il centrodestra, come coalizione, ha vinto, crescendo. Il centrosinistra ha perso la sfida e consensi.

A fare la differenza, il cosiddetto voto disgiunto, è stata la scelta dei candidati e su questo ora il centrodestra dovrà riflettere.

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