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Manovra 2026 al via l’esame al Senato: tutte le misure della Legge di Bilancio

Manovra 2026 al via l’esame al Senato: tutte le misure della Legge di Bilancio

Taglio Irpef, rottamazione cartelle, novità su pensioni, Tfr, Isee, affitti brevi e bonus per libri e scuole paritarie. Cosa contiene la quarta manovra del governo Meloni per imprese e famiglie

La quarta Manovra del governo Meloni è in aula in Senato da oggi. Dopo oltre due mesi di limature, rinvii e trattative e l’approvazione della Commissione Bilancio del Senato ora la Legge di Bilancio deve ora passare il voto del Senato, poi della Camera, con l’obiettivo di arrivare all’approvazione definitiva entro la fine dell’anno. Una manovra prudente (come da subito aveva detto il ministro Giorgetti) costruita attorno a un obiettivo politico ed europeo preciso: tenere i conti sotto controllo per riportare il rapporto deficit/Pil sotto il 3% e accelerare l’uscita dell’Italia dalla procedura di infrazione dell’Unione europea nel 2026. Cosa prevede la Manovra? Dal taglio dell’Irpef per il ceto medio alla nuova rottamazione delle cartelle, dalle pensioni al Tfr, passando per affitti brevi, scuola, bonus libri, imprese, oro di Bankitalia e Ponte sullo Stretto.

Taglio Irpef per il ceto medio e ampliamento flat tax per i paperoni

Innanzitutto, c’ è il taglio dell’Irpef per i redditi medio-alti, che assorbe circa 3 miliardi di euro. L’aliquota scende dal 35% al 33% per i redditi fino a 50mila euro lordi annui, mentre sopra i 200mila euro scatta una rimodulazione delle detrazioni. L’effetto in busta paga va da un beneficio minimo di circa 34 euro l’anno fino a un massimo di 440 euro. Viene ampliato anche il perimetro della flat tax per i grandi contribuenti che rientrano in Italia dall’estero, innalzando a 300mila euro la soglia per l’imposta sostitutiva.

Rottamazione quinquies: cartelle in 9 anni

Torna, per la quinta volta, la rottamazione delle cartelle esattoriali. I debiti affidati all’agente della riscossione tra il gennaio 2000 e il dicembre 2023 potranno essere estinti con un piano di 54 rate bimestrali, in 9 anni, con importo minimo di 100 euro a rata e un tasso di interesse fissato al 3%. L’adesione dovrà avvenire entro aprile del prossimo anno, mentre il primo pagamento scatterà a luglio 2026. Attenzione però alla clausola di decadenza: il beneficio si perde se si saltano due rate, anche non consecutive. La stima parla di un gettito di circa 9 miliardi di euro tra il 2026 e il 2036.

Pensioni, Tfr e previdenza complementare: cosa cambia

Dal 2027 l’età pensionabile salirà a 67 anni e un mese, per effetto dell’adeguamento automatico all’aspettativa di vita. Le pensioni minime, invece, vedranno un aumento simbolico di 20 euro al mese. Per le forze dell’ordine e la difesa viene rinviato al 2028 l’aumento di un mese dei requisiti di accesso alla pensione, con ulteriori scatti previsti nel 2029 e nel 2030. Più netta, invece, la stretta sui lavoratori precoci e usuranti: aumentano i tagli alle risorse dedicate e si riduce il fondo per il pensionamento anticipato. Salta inoltre la possibilità, introdotta di recente, di andare in pensione anticipata cumulando gli importi della previdenza complementare per raggiungere la soglia minima dell’assegno.
Dal 1 luglio 2026 entra in vigore l’adesione automatica alla previdenza complementare per i lavoratori dipendenti del settore privato alla prima assunzione. Chi non vuole aderire dovrà comunicarlo entro 60 giorni. E si allarga la platea delle aziende obbligate a conferire il Tfr ai fondi pensione: dal 2026 l’obbligo scatterà per i datori di lavoro che raggiungono i 50 dipendenti, dal 2032 anche per quelli con almeno 40.

Prima casa fuori dall’Isee

Tra le misure più attese dalle famiglie c’è l’esclusione della prima casa dal calcolo dell’Isee. La franchigia viene innalzata a 91.500 euro, con un incremento di 2.500 euro per ogni figlio convivente successivo al primo. Cambiano anche le scale di equivalenza, con maggiorazioni crescenti per i nuclei familiari numerosi. Si allarga così il numero di famiglie che potranno accedere a bonus e agevolazioni legate all’Isee, dalla scuola ai servizi sociali.

Casa, ristrutturazioni e affitti brevi

La manovra proroga per tutto il 2026 i bonus edilizi: detrazione al 50% per la prima casa e al 36% per le altre, con un tetto di spesa di 96 mila euro. Dal 2027 l’aliquota scenderà al 36% anche per la prima casa. Confermato, ma solo per il 2026, il bonus mobili ed elettrodomestici fino a 5 mila euro. Novità importanti sugli affitti brevi turistici: la cedolare secca resta al 21% sulla prima casa e sale al 26% sulla seconda. Dal terzo immobile affittato per periodi inferiori ai 30 giorni, però, il reddito verrà considerato reddito d’impresa, con un salto fiscale significativo rispetto al passato.

Istruzione: bonus libri e scuole paritarie

Sul fronte scuola arrivano un bonus libri da 20 milioni di euro per le famiglie con Isee fino a 30 mila euro, gestito tramite i Comuni, e un contributo fino a 1.500 euro per chi sceglie scuole paritarie per medie e primo biennio delle superiori. Per queste scuole è prevista anche l’esenzione dall’Imu se la retta resta sotto il costo medio per studente.

Imprese: iperammortamento, credito d’imposta e Zes

Alle imprese vanno circa 3,5 miliardi di euro. L’iperammortamento, cioè la possibilità di scaricare fiscalmente una quota più alta degli investimenti in macchinari e tecnologia, viene prorogato fino al 2028. I fondi del Pnrr vengono riorganizzati e alcune regole fiscali vengono anticipate per dare più certezze alle aziende. Per il 2026 nasce inoltre un fondo da 1,3 miliardi che servirà a rafforzare il credito d’imposta sugli investimenti effettuati entro la fine del 2025. Infine, aumentano gli incentivi fiscali per le imprese della Zes unica, in particolare nei settori agricolo, della pesca e dell’acquacoltura.

Banche, assicurazioni e Tobin tax

Banche e assicurazioni sono chiamate a contribuire alla manovra per circa 11 miliardi nel triennio. Per gli istituti di credito è previsto un aumento dell’Irap di due punti percentuali tra il 2026 e il 2028 e una tassazione sulle riserve patrimoniali, con una franchigia di 90 mila euro per i soggetti più piccoli. Le assicurazioni vedranno salire al 12,5% l’aliquota su alcune polizze e dovranno versare un acconto annuo dell’85%. Raddoppia anche la Tobin tax sulle transazioni finanziarie ad alta frequenza, che passa dallo 0,02% allo 0,04%, con un extragettito stimato in oltre 337 milioni di euro.

Piccoli pacchi extra Ue, oro di Bankitalia e Ponte sullo Stretto

Scatta la cosiddetta “tassa sui pacchi”: un contributo fisso di 2 euro su tutte le spedizioni di valore inferiore a 150 euro provenienti da Paesi extra Ue. La misura, che coinvolge oltre 300 milioni di pacchi l’anno, si inserisce in una strategia europea di contrasto al fast fashion e alla concorrenza asiatica.
La questione oro? Le 2.452 tonnellate d’oro detenute dall’Italia vengono formalmente attribuite al “Popolo italiano”, pur restando la gestione in capo a Bankitalia nel rispetto dei trattati Ue. La Bce ha espresso perplessità, risolte dopo un confronto diretto tra il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti e la presidente Christine Lagarde.
Per il Ponte sullo Stretto di Messina vengono rifinanziati gli stanziamenti, con uno slittamento di 780 milioni al 2032-2033, senza modificare il valore complessivo dell’opera.
I tagli e i saldi invariati Per far quadrare i conti, la manovra contiene anche numerosi tagli. Ridotte le risorse del Fondo di sviluppo e coesione, limato il finanziamento al cinema, ridimensionato il contributo alla Rai. Vengono invece salvaguardati editoria e tv locali, con 60 milioni per il pluralismo. I fondi Pnrr non spesi, circa 7 miliardi, vengono riassorbiti nel bilancio dello Stato e riallocati dal Mef.

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