Home » Attualità » Economia » Dipendenti pubblici, chi avrà gli aumenti di stipendio

Dipendenti pubblici, chi avrà gli aumenti di stipendio

Dipendenti pubblici, chi avrà gli aumenti di stipendio

Il ministro Madia vuole privilegiare gli statali con redditi bassi. Ma i soldi in più in busta paga saranno pochi anche per loro

Chi avrà l’aumento di stipendio? Sono in tanti a chiederselo, tra di dipendenti statali, dopo le ultime notizie trapelate sui giornali e le successive smentite del ministro della Pubblica Amministrazione, Marianna Madia. Nei giorni scorsi, infatti, sembrava che Madia fosse intenzionata a restringere di un bel po’ la platea degli impiegati pubblici che, dopo ben 5 anni di blocco dei salari, riceveranno finalmente i prossimi aumenti in busta paga. Visto che i soldi a disposizione sono pochi, appena 300 milioni di euro in tutto, era circolata infatti un’indiscrezione secondo cui il governo starebbe pensando di circoscrivere gli incrementi retributivi soltanto a quella parte di lavoratori statali che guadagnano meno di 26mila euro lordi all’anno, che corrispondono a poco più di 1.500-1600 euro netti al mese.

Dipendenti pubblici, gli aumenti in arrivo

In questo modo, a ricevere gli aumenti sarebbero circa 800mila-1 milione di dipendenti pubblici su un complesso di 3,2 milioni, vale a dire circa un terzo o un quarto del totale. Suddividendo i 300 milioni stanziati dall’esecutivo per un numero più ristretto di lavoratori, infatti, si avrebbe un aumento medio di circa 25-30 euro lordi al mese in busta paga. Allargando la platea dei beneficiari a tutti i dipendenti pubblici, invece, gli incrementi salariali medi sarebbero invece nell’ordine di appena una decina di euro al mese, cioè una miseria. Poco fa, tuttavia, è arrivata via twitter la smentita di Madia: “Mai detto che gli aumenti ci saranno solo per chi guadagna meno di 26mila euro”, ha scritto Madia, che sostiene di aver dichiarato piuttosto un’altra cosa, cioè che i dipendenti pubblici più ricchi, quelli con 200mila euro di reddito annuo, possono aspettare prima di avere i tanto attesi incrementi sulla busta paga.

Articolo 18, chi lo ha ancora e chi non lo ha più

In sostanza, dunque, Madia ha soltanto invitato l’Aran (l’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle Pubbliche Amministrazione, che è l’organismo che dovrà contrattare coi sindacati gli aumenti di stipendio) a privilegiare i dipendenti pubblici che guadagnano meno, senza però indicare una soglia precisa. I sindacati condividono in linea di massima questo principio anche se, com’è ovvio, l’intenzione del ministro non cambia la sostanza delle cose. Con appena 300 milioni di euro di fondi a disposizione, gli aumenti di salario saranno assai contenuti un po’ per tutti, sia per gli statali che guadagnano di più, sia per quelli che guadagnano di meno.

© Riproduzione Riservata