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​Dazi Usa: le Borse rimbalzano e Milano torna a salire​

​Dazi Usa: le Borse rimbalzano e Milano torna a salire​

Ottimismo sui mercati dopo aperture USA ai negoziati sui dazi: Ftse Mib torna a salire, rimbalzano banche e Leonardo.

Sono bastate alcune affermazioni del Segretario al Tesoro USA, Scott Bessent, sull’avvio della stagione della trattativa, dopo quella degli annunci dei dazi, a riportare  l’ottimismo sui mercati.  “Ho visto la lista delle chiamate alla Casa Bianca, ed è sostanziosa; ieri sera stavamo discutendo su quali Paesi dare priorità”, ha detto Bessent alla CNBC. “Vedrete alcuni Paesi molto grandi con forti deficit commerciali muoversi molto rapidamente”.

Così Piazza Affari (+2,4%), dopo aver cambiato più volte direzione nel corso della giornata, risale la china dai minimi raggiunti ieri e guadagna nuovamente la soglia dei 34.000 punti. Alla luce delle imprevedibilità delle politiche commerciali dell’amministrazione Trump, gli investitori sia nel Vecchio Continente che a Wall Street – dove gli indici sono in recupero – provano ad appigliarsi a segnali di svolta nella tormentata vicenda dei super dazi Usa. Bastano  le parole del segretario al Tesoro Usa Scott Bessent, al New York Times che “a un certo punto, il presidente Usa sarà pronto a negoziare”. in giornata ha poi dichiarato che circa 70 capi di Stato e di governo   sono pronti a volare a Washington . Una trattativa, d’altra parte, sarebbe già stata intavolata ieri al telefono dal premier giapponese Shigeru Ishiba e la via diplomatica rimane di gran lunga quella preferita anche da Bruxelles (che specifica però, tramite il portavoce, di tenere il “bazooka” delle contromisure sempre sul tavolo). A tutto questo si aggiunge la flebile apertura sulla Cina, con Trump che, dopo la minaccia di tariffe aggiuntive al 50%, ha fatto sapere sul social Truth che “Anche la Cina vuole fare un accordo, tanto, ma non sa come avviarlo. Stiamo aspettando la loro chiamata. Accadrà! Dio benedica gli Usa”.

 In questa girandola di notizie, smentite e di possibili contromosse, l’incertezza rimane alta. Intanto è scattato il conto alla rovescia per l’entrata in vigore dei nuovi dazi, prevista per domani.

Passando all’azionario, in un Ftse Mib quasi interamente in verde, spicca il recupero di Leonardo (+7,4%). Rimbalza anche il comparto finanziario, con Unipol (+6,7%) e Fineco (+5,3%) in testa. Bene le banche – con Bpm (+2,5%) e Intesa (+2,4%) tra le migliori – dopo una seduta segnata dalla volatilità. Restano invece in negativo solo Stellantis (-0,8%) ed Eni (-1,3%).

Sul valutario, l’euro scambia a 1,0915 dollari (da 1,0924 ieri in chiusura). La moneta unica vale anche 160,45 yen (da 161,11), mentre il rapporto dollaro/yen è a 146,97 (147,33). È ancora debole il petrolio, con il Wti a 60,5 dollari al barile (-0,3%) e il Brent a 63,9 dollari (-0,5%). In calo il gas a 36 euro al megawattora (-2,5%). In recupero l’oro che torna sopra i 3mila dollari a 3.009 (+0,9%), mentre frena ancora il bitcoin a 78.368,1 dollari (-0,2%).

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