Controllare la propria posizione previdenziale è un lavoro. Schermate complesse, informazioni frammentate e una grafica che disorienta. Ecco, addio caos e fatica. In nome della semplificazione arriva il nuovo estratto conto contributivo Inps. È la carta d’identità previdenziale del lavoratore, dove sono registrati i periodi di attività, la tipologia dei contributi versati e la gestione di appartenenza. È lo strumento che permette di verificare la correttezza dei dati Inps, individuare eventuali anomalie e avere un quadro chiaro del proprio futuro pensionistico, assicurandosi che tutti i contributi siano stati riconosciuti.
Nuovo estratto conto Inps: cosa cambia davvero per i cittadini
La principale novità è la presentazione dei dati in ordine cronologico, con accanto l’indicazione della gestione previdenziale di riferimento. Questo significa che un lavoratore può scorrere la sua carriera contributiva anno per anno, senza perdersi tra tabelle difficili da interpretare. Se si è iscritti a una sola gestione la consultazione è molto lineare: una schermata rinnovata, più chiara, con la grafica ridisegnata per rendere immediata la lettura. Chi invece ha versato contributi in più gestioni, magari perché ha cambiato lavoro, settore o tipologia di contratto, troverà un prospetto riepilogativo unico, che integra tutti i periodi accreditati. Basta cliccare sull’icona a forma di lente accanto a ogni periodo per accedere al dettaglio completo.
L’estratto conto ora mostra anche la tipologia di contribuzione per ciascun periodo: lavoro dipendente, lavoro autonomo, contratti part-time, periodi figurativi (ad esempio maternità, cassa integrazione o servizio militare), versamenti volontari e riscatti, come quello della laurea. In aggiunta, sono state inserite note esplicative che aiutano a interpretare correttamente i dati, a comprendere eventuali limiti di utilizzo di alcuni periodi e ad accorgersi subito di anomalie che potrebbero incidere sul calcolo della pensione.
Un’altra funzione utile riguarda le segnalazioni personalizzate: il sistema avverte l’utente se sono presenti situazioni particolari, come l’esistenza di trattamenti pensionistici già in corso, autorizzazioni ai versamenti volontari o domande di riscatto ancora in lavorazione.
Estratto conto Inps: come accedere e correggere gli errori
Per accedere si entra sul portale ufficiale tramite credenziali digitali (SPID livello 2 o superiore, CIE 3.0, CNS o eIDAS). Una volta autenticati, si può visualizzare il prospetto personale, scorrere i periodi lavorativi e, se necessario, entrare nei dettagli. Se qualcosa non torna, la piattaforma permette di inviare subito una segnalazione online per correggere errori o chiedere l’accredito dei contributi mancanti. Non serve quindi fare file o compilare moduli cartacei: tutto si risolve con una procedura digitale. L’Inps, per legge, deve rispondere entro 30 giorni, salvo casi complessi che richiedano tempi più lunghi.
Nuovo estratto contributivo Inps: un esempio concreto
Nella pratica cambia così. Immaginiamo la storia della Signora Rossi. Ha 54 anni e ha iniziato la sua carriera lavorativa come impiegata in un’azienda privata, ha poi lavorato come libera professionista per alcuni anni e infine è rientrata nel settore pubblico. Fino a oggi, per ricostruire il suo percorso previdenziale la Signora Rossi era costretta a consultare più estratti conto separati: uno per la gestione dei dipendenti privati, uno per la gestione separata e uno per il pubblico impiego. Con il nuovo estratto conto trova invece un prospetto unico, ordinato cronologicamente. Scorrendo le date, vede chiaramente i contributi da lavoro dipendente, quelli da libera professionista e quelli maturati negli ultimi anni come dipendente pubblica. Accanto a ogni periodo, la tipologia di contribuzione le permette di capire in che modo sono stati versati i contributi e se ci sono eventuali anomalie. E se si accorge che per un anno mancano alcuni versamenti apre direttamente dal portale, apre una segnalazione online per chiedere la correzione.
