Ancora pochi giorni e festeggeremo il 122° anniversario del volo dei fratelli Wright, avvenuto il 17 dicembre 1903, e come ogni anno si tirano le somme e si fanno previsioni. Pare che per il trasporto aereo civile il 2026 sarà da record: L’associazione internazionale dei vettori (Iata) prevede che le compagnie aeree di tutto il mondo registreranno un riempimento dei posti disponibili mai raggiunto prima ma anche che i margini di profitto rimarranno molto bassi in tutte le categorie di traffico.
Utili, ricavi e biglietti passeggeri
Il 9 dicembre, durante un briefing con i media sulle prospettive finanziarie e di traffico previste per le compagnie aeree, Marie Owens Thomsen, capo economista di Iata e vice dell’ufficio per la sostenibilità, ha affermato che i vettori, nel loro complesso, dovrebbero registrare un utile netto di 39,5 miliardi di dollari quest’anno e di 41 miliardi di dollari nel 2026. Si prevede che i ricavi derivanti dalla vendita dei biglietti passeggeri aumenteranno del 4,8% raggiungendo i 751 miliardi di dollari, rispetto ai 716 miliardi di dollari del 2025; e che i ricavi accessori e altri ricavi aumenteranno del 5,5%, raggiungendo i 145 miliardi di dollari nel 2026 e rappresentando quasi il 14% dei ricavi totali, in aumento dal 12% al 13% prima della pandemia di Covid.
Trasporto merci ed e-commerce
Si prevede che i ricavi del trasporto merci aumenteranno del 2,1%, passando da 155 miliardi di dollari nel 2025 a 158 miliardi di dollari l’anno prossimo. L’aumento sarà trainato principalmente dalla continua crescita del trasporto merci, in particolare nelle spedizioni urgenti e nei volumi di e‑commerce, tanto che si prevede che i ricavi totali del settore raggiungeranno 1.053 miliardi di dollari nel 2026, in aumento del 4,5% rispetto ai 1.008 miliardi di dollari previsti per il 2025.
Coefficienti di carico, flotta e nuovi aeromobili
Tuttavia, pare che i rendimenti delle compagnie aeree rimarranno relativamente stabili, mentre i coefficienti di carico passeggeri dovrebbero attestarsi in media all’83,8%, un nuovo record, influenzato dalla carenza di nuovi aeromobili, problema che sta affliggendo i costruttori che non riescono a consegnare nei tempi previsti.
Se questi numeri dovessero essere confermati, il risultato per le compagnie aeree sarà che raggiungeranno un utile netto complessivo di 41 miliardi di dollari nel 2026, in aumento rispetto ai 39,5 miliardi di dollari del 2025. Sebbene ciò stabilisca un nuovo record, si prevede che il margine di utile netto rimarrà invariato rispetto al 2025, attestandosi a un debole 3,9%. Anche l’utile netto per passeggero trasportato dovrebbe rimanere invariato su base annua, attestandosi a 7,9 dollari.
Owens Thomsen ha paragonato questo dato a quello del produttore di iPhone Apple, che guadagnerà di più vendendo una cover per iPhone rispetto ai 7,9 dollari che le compagnie aeree guadagneranno trasportando il passeggero medio. E ha descritto i margini di profitto del settore aereo come “estremamente bassi”.
Passeggeri e volumi di merci nel 2026
Si prevede che il numero di passeggeri raggiungerà i 5,2 miliardi nel 2026, in aumento del 4,4% rispetto al 2025, mentre i volumi di merci dovrebbero raggiungere i 71,6 milioni di tonnellate, in aumento del 2,4% rispetto al 2025. La performance del trasporto aereo merci è degna di nota perché ha smentito le previsioni pessimistiche, dato il crescente ricorso ai dazi come politica commerciale.
La Thomsen ha spiegato: “Ci aspettavamo un risultato peggiore per l’effetto dell’entrata in vigore dei dazi. La Cina ha rapidamente cambiato rotta e il trasporto aereo merci è venuto in nostro soccorso”.
Carburante, costi operativi e manutenzione
Si prevede che i costi del carburante diminuiranno dello 0,3%, raggiungendo i 252 miliardi di dollari nel 2026, con un calo previsto dei prezzi del petrolio greggio a 62 dollari al barile. Inoltre, la scadenza delle coperture più costose a partire dal 2025 dovrebbe consentire alle compagnie aeree di realizzare prezzi medi del carburante più bassi. Il carburante dovrebbe rappresentare il 25,7% delle spese operative totali, in calo rispetto al 26,8% del 2025.
Tuttavia, si prevede che i costi non legati al carburante aumenteranno del 5,8%, raggiungendo i 729 miliardi di dollari, con il lavoro che diventerà la componente di costo principale (28%). In aumento anche i costi di manutenzione a causa dell’invecchiamento della flotta e delle interruzioni della catena di approvvigionamento che incidono sulla disponibilità dei ricambi, con le compagnie aeree che devono mantenere scorte di pezzi di ricambio più ampie e affrontare canoni di leasing più elevati, come ha affermato nel suo intervento il direttore generale Iata Willie Walsh.
Le performance regionali: Europa in testa
A livello regionale si prevede che le compagnie aeree europee registreranno le migliori performance finanziarie, con un utile netto previsto per il 2026 di 14 miliardi di dollari e un margine netto del 4,9%. Ciò significa che l’Europa supererà per la prima volta il Nord America in termini di redditività. Si prevede che le compagnie aeree nordamericane registreranno un utile netto di 11,3 miliardi di dollari, pari a un margine del 3,4% a causa della stagnazione della crescita complessiva negli Stati Uniti, della contrazione del mercato interno legata all’incertezza sulle tariffe e all’inasprimento delle misure di controllo sull’immigrazione.
