Sempre più numerosi e specializzati, questa è la tendenza nel settore dei droni militari. Giovedì 1° maggio, la Difesa del Regno Unito ha annunciato il lancio di un nuovo drone-disturbatore di frequenze radio (jammer) destinato ai teatri operativi. Il velivolo sarà impiegato prima delle incursioni dei caccia F-35 e Typhoon, con lo scopo di confondere i radar nemici, generando echi di aerei inesistenti e costringendo così le difese a disperdere risorse su falsi bersagli.
A schierarlo sarà la Royal Air Force, che ha battezzato il drone Stormshroud (“mantello per la tempesta”). Si tratta di una piattaforma basata sul già operativo Tekever AR-3, drone sviluppato dall’azienda britannico-portoghese, con una gittata di 100 km, già utilizzato nel conflitto russo-ucraino dove ha totalizzato oltre 10.000 ore di volo insieme al modello più grande AR-5.
La differenza chiave rispetto alla versione precedente è il carico utile: il nuovo modello monta infatti il disturbatore di radiofrequenze BriteStorm, fornito da Leonardo UK, progettato per creare falsi bersagli radar simulando tracce di aerei fantasma. Questo consente di eseguire operazioni di guerra elettronica senza mettere a rischio equipaggi umani, liberando risorse per missioni più critiche.
Il Maresciallo capo della RAF, Sir Rich Knighton, ha dichiarato:
“Questo è un momento cruciale per la RAF, quello di mantenere il nostro vantaggio nel combattimento aereo e nella sicurezza nazionale.”
Il costo dello Stormshroud è stato di 19 milioni di sterline (24 milioni di euro) e permetterà di produrre centinaia di esemplari nel Regno Unito già nel corso del 2025. Tecnicamente, il Tekever AR-3 è un drone ad ala fissa, lungo 1,7 metri, con apertura alare di 3,5 metri, peso massimo di 25 kg (di cui 4 destinati al carico utile), autonomia di 16 ore e velocità di crociera tra 75 e 90 km/h.
Nei prossimi cinque anni, Takever investirà altri 400 milioni di sterline nel Regno Unito, creando circa 1.000 posti di lavoro altamente qualificati. Il BriteStorm, lungo circa un metro e del peso di 2,5 kg, integra moduli di trasmissione e ricezione, antenna e batterie, e utilizza la tecnologia DRFM (Digital Radio Frequency Memory) di Leonardo per digitalizzare i segnali radar nemici.
Lo Stormshroud sarà impiegato dal 216° Squadrone della Royal Air Force come drone da avanscoperta elettronica e, se necessario, potrà anche essere sacrificabile. Una delle sue future capacità sarà quella di interagire con altre piattaforme aeree, con o senza pilota, anticipando le funzionalità previste dal programma GCAP per il caccia di sesta generazione sviluppato con Italia e Giappone.
Secondo la RAF, l’obiettivo è accelerare l’introduzione di queste tecnologie in prima linea. La nota della Difesa evidenzia che “le lezioni apprese dalla guerra in Ucraina hanno incrementato la produzione di Stormshroud”, e che è bastato un solo anno dall’approvazione del documento programmatico “Urgent Capability Requirement” per attivare la nuova capacità, riducendo tempi e costi del progetto.
In un contesto sempre più segnato dalla guerra ibrida, un drone come il nuovo Stormshroud permette di preparare il campo di battaglia, indebolendo i sistemi difensivi nemici e garantendo un vantaggio operativo alle forze convenzionali.