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Orrore a Hollywood, il regista Rob Reiner e la moglie accoltellati: arrestato il figlio Nick. Il mistero dietro la tragedia familiare

Orrore a Hollywood, il regista Rob Reiner e la moglie accoltellati: arrestato il figlio Nick. Il mistero dietro la tragedia familiare

Rob Reiner e la moglie Michele Singer trovati morti a Los Angeles. Arrestato il figlio Nick, tracce di sangue sarebbero state rinvenute nella sua stanza d’albergo

Questa volta non siamo di fronte a una commedia. Il regista e attore americano Rob Reiner e sua moglie Michele Singer nella loro casa di Hollywood, in California. Reiner era una delle celebrità più conosciute e amate del cinema, autore di classici come Harry, ti presento Sally, Stand by Me e altri film cult.

Secondo quanto confermato dalle autorità, Nick Reiner, 32 anni, secondogenito della coppia, è stato arrestato e accusato formalmente dell’omicidio dei genitori. La cauzione da 4 milioni di dollari è stata revocata e l’uomo è attualmente detenuto presso l’ufficio dello sceriffo della Contea di Los Angeles.

Una famiglia spezzata

Nick Reiner aveva alle spalle una lunga e tormentata storia di tossicodipendenza. In un’intervista del 2016 a People aveva raccontato di aver iniziato a fare uso di droghe in adolescenza, entrando e uscendo più volte da centri di riabilitazione. Con il tempo si era progressivamente allontanato dalla famiglia, arrivando a vivere per lunghi periodi da senzatetto in diversi Stati americani, dal Maine al Texas. Una scelta che lui stesso aveva descritto come conseguenza del rifiuto di seguire i percorsi di recupero proposti dai genitori.

Da quell’esperienza nacque Being Charlie, film del 2015 scritto da Nick e diretto dal padre, liberamente ispirato alla sua vita. Rob Reiner lo aveva definito il progetto più personale della sua carriera. Nonostante un rapporto difficile, il lavoro condiviso aveva riavvicinato padre e figlio. Un legame fragile, che non ha retto nel tempo.

Secondo Tmz, Rob Reiner, la moglie e Nick avevano partecipato insieme, la sera prima della tragedia, alla festa di Natale del comico Conan O’Brien. Durante l’evento padre e figlio avrebbero avuto un acceso litigio. Reiner e la moglie avrebbero lasciato la festa poco dopo; non è chiaro se Nick se ne sia andato con loro.

Le ultime ore

Un dettaglio inquietante riguarda le ore successive. Intorno alle 4 del mattino, Nick Reiner si è registrato in un hotel di Santa Monica, il The Pierside, utilizzando la propria carta di credito. Testimoni lo hanno descritto come «sotto shock». Il personale dell’hotel ha riferito di aver trovato una doccia piena di sangue, una scia ematica che partiva dal letto e una finestra coperta da lenzuola.

Nel frattempo, la polizia aveva ricevuto una misteriosa telefonata domenica pomeriggio, segnalazione che ha portato gli agenti nella casa di Brentwood. All’interno non sono stati trovati segni di effrazione, un elemento che ha rafforzato l’ipotesi di un dramma consumato all’interno della famiglia.

Negli ultimi mesi, secondo amici citati dai media americani, Michele Singer avrebbe confidato la disperazione sua e del marito per le continue ricadute del figlio: «Abbiamo provato tutto», avrebbe detto. Una frase che oggi risuona come un tragico epilogo.

L’eredità di Rob Reiner

Figlio del leggendario Carl Reiner, pioniere della comicità televisiva americana, Rob Reiner era nato nel Bronx nel 1947. Aveva raggiunto la fama come attore nella sitcom Arcibaldo, per poi imporsi come regista negli anni Ottanta fondando la Castle Rock Entertainment, simbolo della sua stagione più brillante. Negli ultimi anni si era progressivamente allontanato dal cinema per dedicarsi all’impegno politico, senza rinunciare del tutto alla regia: pochi mesi fa era uscito Spinal Tap II, ultimo capitolo della sua carriera.

È stato uno dei migliori interpreti cinematografici dell’opera di Stephen King. E, per un’amara ironia del destino, se n’è andato avvolto in un mistero degno proprio di uno dei romanzi del Maestro del Terrore.

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