Caso Garlasco, chi è Andrea Sempio: il nome che riapre il delitto Poggi e divide gli inquirenti dopo 18 anni

Diciotto anni dopo l’omicidio di Chiara Poggi, il nome di Andrea Sempio è tornato al centro del caso grazie a una serie di nuovi accertamenti tecnici e documenti riemersi. La prima svolta è arrivata con una perizia genetica che ha definito “altamente compatibile” con la linea paterna di Sempio una traccia trovata sotto un’unghia della vittima, come ricostruito nell’approfondimento di Panorama dedicato alla “bomba” genetica sul caso Sempio.

A questo si sono aggiunte fotografie scattate il giorno del delitto e mai analizzate nel 2007, che mostrano Sempio davanti alla villetta di via Pascoli nelle ore successive all’omicidio, un elemento approfondito nel servizio sulle foto di Sempio e delle sorelle Cappa sulla scena del delitto.

L’insieme di questi materiali ha riaperto una stagione investigativa che sembrava chiusa, spingendo la Procura a riesaminare con tecnologie attuali reperti raccolti quasi vent’anni fa.

Chi è Andrea Sempio

Andrea Sempio è un ragazzo originario di Garlasco, coetaneo di Marco Poggi e parte del gruppo di amici che frequentava la casa della famiglia Poggi. Nel 2007 aveva 19 anni e fu ascoltato dagli inquirenti come persona informata sui fatti. La sua posizione non destò particolare attenzione nel corso delle indagini e rimase marginale anche quando, tra il 2016 e il 2017, furono effettuati nuovi confronti genetici.

L’esposizione pubblica di Sempio è iniziata solo nell’autunno 2025, quando ha scelto di intervenire personalmente dopo la diffusione delle nuove perizie, rilasciando dichiarazioni riportate sia nell’intervista in cui afferma di essere “tranquillo” e di non riconoscersi nelle ricostruzioni su di lui, sia nel colloquio dedicato alla sua “verità sul delitto di Garlasco”.

Perché il suo nome entra nel caso Garlasco

Sempio compare già nelle prime settimane dell’inchiesta, nell’estate 2007, come testimone. La sua presenza davanti alla villetta nelle ore successive al ritrovamento del corpo non costituì un elemento di sospetto, poiché l’intera comunità si radunò rapidamente sul posto.

Negli anni successivi, Sempio venne menzionato durante la revisione dei reperti genetici, senza sviluppi giudiziari concreti. Solo tra il 2024 e il 2025, con la digitalizzazione dei reperti e la possibilità di rielaborare campioni deteriorati tramite tecniche avanzate, il suo nome è tornato oggetto di attenzione.

Le nuove analisi genetiche

L’elemento più discusso è la perizia che attribuisce una “elevata compatibilità” genetica tra un profilo maschile parziale trovato sotto un’unghia della vittima e la linea paterna di Andrea Sempio. Un risultato che non rappresenta un’identificazione, ma apre interrogativi sulla catena di custodia dei reperti e sulla loro interpretazione.

Panorama ha ricostruito questa fase nel servizio dedicato al nuovo mistero dell’unghia scomparsa e alle criticità della perizia.

La rilevanza dell’analisi è inseparabile dalle condizioni dei reperti: alcuni campioni sono misti, altri degradati, e un’unghia risulta non più rintracciabile negli inventari più recenti. Il confronto genetico è quindi oggetto di nuove verifiche chieste dalla Procura.

Le fotografie del 13 agosto 2007

La riapertura del caso è stata alimentata anche da una serie di fotografie scattate nel pomeriggio del delitto da una donna, Stefania Villani. Le immagini mostrano Sempio e le sorelle Cappa davanti alla villetta dei Poggi. Non furono mai acquisite nel 2007.

Queste fotografie, analizzate nell’inchiesta di Panorama dedicata al dettaglio che “cambia tutto” nella ricostruzione della scena, offrono un contributo alla mappatura degli spostamenti e delle presenze nelle ore immediatamente successive al ritrovamento del corpo.

La questione delle impronte

Un altro passaggio chiave riguarda la nuova analisi delle impronte digitali presenti sulla porta del garage e sull’ingresso della villetta. La perizia depositata a novembre 2025 non attribuisce alcuna impronta a Sempio, mentre conferma la presenza dell’impronta di Marco Poggi sulla porta del garage, non su quella principale come invece era stato ipotizzato in passato.

La rivalutazione della scena del crimine è stata raccontata da Panorama nell’articolo dedicato all’“assist” per Sempio offerto dalle nuove analisi.

L’ipotesi tecnica delle norme antiterrorismo

Tra le novità più discusse c’è la scelta della Procura di Brescia di valutare l’utilizzo delle norme antiterrorismo. Non per contestare reati di questa natura, ma per accedere a strumenti investigativi più estesi, come l’analisi approfondita dei tabulati telefonici e dei flussi finanziari degli ultimi anni.

La decisione è stata descritta nell’inchiesta di Panorama dedicata alla “ipotesi dirompente” sull’applicazione delle norme antiterrorismo.

Le dichiarazioni pubbliche di Sempio

Sempio ha rilasciato più volte dichiarazioni pubbliche tra ottobre e novembre 2025, ribadendo di non aver mai avuto alcun coinvolgimento nell’omicidio e di non aver mai avuto un rapporto diretto con Chiara Poggi. Ha inoltre definito “false” le ricostruzioni che lo chiamano in causa, sostenendo di vivere una condizione simile a un “limbo” mediatico.

Le sue posizioni sono riportate nelle interviste già citate, dove respinge ogni ipotesi di responsabilità e descrive le conseguenze personali della nuova esposizione pubblica.

Il punto a oggi

La situazione attuale può essere così riassunta:

• Andrea Sempio non è indagato né rinviato a giudizio.
• Le nuove perizie non contengono conclusioni definitive.
• I nuovi elementi (DNA, foto, impronte) sono oggetto di approfondimento.
• La Procura sta procedendo a una verifica complessiva dei reperti e delle incongruenze tecniche.

La sua figura rimane oggi centrale per ricostruire il contesto del 13 agosto 2007, ma non esistono sviluppi giudiziari che lo colleghino in maniera certa ai fatti.

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