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Buon 2015! (perché il 2014…)

Buon 2015! (perché il 2014…)

L’editoriale del direttore di Panorama Giorgio Mulè dedicato all’anno nuovo nella speranza che passi in fretta

Non è per essere pessimisti o disfattisti, non è nel nostro dna. Il fatto è che avremmo volutosalutare il 2014 come l’anno se non della ripartenza quantomeno di un deciso cambio di marcia. E invece un governo senza coraggio ha disseminato i mesia venire come un campo minato.

Pensavamo di avere visto il peggio con l’esecutivo dei tecnici e invece il governo Letta ha superato se stesso con nuove tasse per 1,4 miliardi di euro.

Aveva una medicina: il taglio della spesa pubblica. Ma nonostante i proclami, non la userà per alleviare i dolori della crisi. Si viene tartassati se si sta a casa propria, se si lavora, se si è in pensione, se si hanno un po’ di risparmi da parte. E non parliamo delle torture fiscali alle quali viene sottoposto chiunque possieda non dico un tesoro, ma giusto una piccola dote: un tempo si ringraziava il cielo quando si riceveva in eredità un appartamento, ora con quel guazzabuglio di balzelli che si sono inventati qualsiasi lascito diventa una iattura.

Per i comuni mortali le tasse sono come i rasoi a tre lame: prima passa lo Stato, poi tocca alla regione, e infine arrivano i comuni. Micidiale: non resta nulla e non cresce più nulla.

A furia di raderci stipendi e patrimoni hanno affondato le lame nella carne viva del Paese e ci hanno tagliato la faccia.

Con queste premesse entriamo nel 2014 e vorremmo in realtà essere nel 2015. In ogni caso meglio vivere il 2014 alla faccia loro: hai visto mai che si riesca perfino nell’impresa di strappare le elezioni?

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