
La popolazione armena durante uno dei rastrellamenti del 1915-16. Il governo Ottomano organizzò 25 campi di concentramento dove trovarono presto la morte gli Armeni catturati.




La lunga fila dei deportati armeni in una delle “marce della morte” verso i campi di concentramento.

Una delle molte pagine del New York Times dedicate alla denuncia delle atrocità contro le popolazioni armene di Turchia.

Un tratto della ferrovia per Baghdad, dove transitarono i convogli di deportati armeni.

Adana: immagine del minareto dal quale i turchi spararono contro i cristiani Armeni.

I resti dei prigionieri armeni affiorano dal terreno. Seyxialan, valle del Mush. 1915.

Esecuzione di massa di cittadini armeni a Costantinopoli dopo i tumulti del giugno 1915

La cittadina di Shushi, nella regione armena del Kabakh, rasa al suolo e incendiata dai Turchi.

A picture released by the Armenian Genocide Museum-Institute dated 1915 purportedly shows severed heads of Armenians killed by Turkish forces during the First World War. Armenians say up to 1.5 million of their forebears were killed in a 1915-16 genocide by Turkey’s former Ottoman Empire. Turkey says 500,000 died and ascribes the toll to fighting and starvation during World War I. (Photo credit should read STR/AFP/Getty Images)

Manifesto del Near East Committe per la raccolta di fondi destinati alla popolazione armena.

Rifugiati armeni in Grecia (Salonicco) organizzano un servizio di barbiere in strada.

RIfugiati armeni in attesa di un lavoro a Van.

Abitazioni per i rifugiati armeni costruite dagli americani del Near East Relief in Palestina.

Una tragedia nella tragedia: una piccola armena muore di stenti a pochi passi da un centro di assistenza occidentale.


Il sultano Abdul Hamid II nel 1901 a Costantinopoli. Fu il responsabile dei massacri del 1894-96, le prime esecuzioni di massa degli Armeni.

Ritratto di un Armeno del Caucaso. Fotografia datata 1905.

L’Impressionante massa di bambini orfani in un campo profughi della Croce Rossa.

Una vedova del genocidio con i due figli Makarid e Nuvart.

Bambini armeni sopravvissuti al massacro in un orfanotrofio.

Gli aiuti alla popolazione armena in partenza dalla Russia. 1915.

Appello urgente del Near East Relief su un manifesto per la raccolta di aiuti umanitari.

Monaci armeni e bambini di fianco al trono del re Senekerim-Hovhannes di Vaspurakan, presso il monastero di Varagavank a Van, Turchia. Circa 1885.

Soldati dell’ex impero Ottomano guardano i teschi degli armeni sterminati nel 1915, durante la Prima guerra mondiale
Il Parlamento tedesco ha approvato una mozione che etichetta come “genocidio” la strage di armeni compiuta dai turchi ottomani un secolo fa, e la Turchia inrisposta ha richiamato il suo ambasciatore a Berlino.
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Dura la posizione della Turchia: l’eventuale approvazione nel voto di oggi al Bundestag tedesco di una risoluzione che definisca come genocidio sarebbe un gesto “irrazionale”, aveva detto poco prima del voto il premier Binali Yildirim, dopo giorni di un’aspra campagna di accuse al riguardo condotta dalle autorità di Ankara. Il voto nel Parlamento di Berlino, ha aggiunto Yildirim, sarà “un vero e proprio test per l’amicizia” tra i due Paesi, sostenendo che comunque è “un problema della Germania” visto che lì vivono “3,5 milioni di elettori di origine turca” che “contribuiscono per “40 miliardi all’economia tedesca”.
In precedenza, il premier di Ankara aveva assicurato che in ogni caso non sarà questo voto a mettere in discussione l’accordo con l’Ue sui migranti. (Ansa)
