
Parenti delle vittime dell’attentato a Ankara- 18 febbraio 2016

Parenti delle vittime dell’attentato a Ankara- 18 febbraio 2016

Pompieri al lavoro sul luogo dell’esplosione dell’autobomba a Ankara in Turchia – 17 febbraio 2016

Il luogo dell’esplosione dell’autobomba a Ankara – 17 febbraio 2016

Le ambulanze sul luogo dell’esplosione dell’autobomba a Ankara – 17 febbraio 2016

Il luogo dell’esplosione dell’autobomba a Ankara – 17 febbraio 2016

L’esplosione dell’autobomba a Ankara – 17 febbraio 2016

Una foto postata su twitter mostra la colonna di fumo nel centro di Ankara dopo l’esplosione dell’autobomba – 17 febbraio 2016

Il luogo dell’esplosione dell’autobomba nel cuore di Ankara, in Turchia – 17 febbraio 2016

Le ambulanze sul luogo dell’esplosione dell’autobomba a Ankara – 17 febbraio 2016
Almeno 7 soldati turchi sono rimasti uccisi nell’esplosione che in mattinata ha colpito un convoglio militare nella strada che collega Diyarbakir e Bingol, nel sud-est a maggioranza curda, dove da mesi sono in corso scontri tra esercito e Pkk. Lo riferiscono media locali.
Intanto, è stato identificato l’autore dell’attentato suicida di ieri ad Ankara, che ha causato decine di morti anche tra i civili (in serata se ne contavano 28 ma potrebbero aumentare) e almeno 61 feriti. Si tratta di Salih Necar, un cittadino siriano entrato di recente in Turchia come profugo e ritenuto vicino alle milizie curde attive in Siria.
Lo ha riferito la Cnn Turk, citando fonti dell’ufficio del governatore locale. L’esercito di Ankara in un comunicato, in cui condanna l’attacco come “spregevole e ignobile”, parla di autobomba esplosa appena un convoglio militare che trasportava un gruppo di soldati si è fermato a un semaforo nella zona centrale di Kizilay, a circa 300 metri dal Parlamento turco e dal quartier generale dell’esercito.
Turchia: attentato ad Ankara. 5 morti
Autobomba ad Ankara: morti e feriti
“Stiamo indagando”, sono state le prime parole del premier turco Ahmet Davutoglu dopo l’esplosione. L’azione non è stata rivendicata ma si sospetta di un’azione del Pkk.
Il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni ha espresso profonda commozione e solidarietà al popolo e al governo turco per l’attentato. Gentiloni sarà domenica in missione in Turchia proprio nella capitale Ankara.
Solo a gennaio un attentato aveva colpito sempre la Turchia ma nella città di Istanbul. A pochi metri dalla Moschea Blu, in pieno centro turistico, un kamikaze si è fatto esplodere causando la morte di 10 persone.
Mentre il 10 ottobre scorso si era verificato l’attentato più sanguinoso mai subito dalla Turchia: l’esplosione coordinata di due bombe all’uscita della stazione centrale della capitale che causò 102 morti e oltre 400 feriti tra i manifestanti contro la guerra del governo al Pkk.
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Polizia e medici al lavoro sul luogo dell’esplosione del kamikaze che ha ucciso 10 persone a Istanbul – 12 gennaio 2016
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Medici legali vicino al sito dell’esplosione della bomba nell’area della Moschea Blu a Instanbul – 12 gennaio 2016
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Un negozio con il cartello che annuncia la chiusura dopo l’attentato kamikaze a Instanbul – 12 gennaio 2016
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Un poliziotto turco davanti alla Moschea Blu nel quartiere di Sultanahmet luogo dell’attentato kamikaze – 12 gennaio 2016
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La polizia turca mette in sicurezza l’area dell’attentato a Instanbul – 12 gennaio 2016
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I soccorsi sul luogo dell’esplosione della bomba a Istanbul vicino alla Moschea Blu – 12 gennaio 2016
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Personale medico porta via i cadaveri delle vittime dell’esplosione della bomba a Istanbul vicino alla Moschea Blu – 12 gennaio 2016
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Polizia turca sul luogo dell’esplosione della bomba a Istanbul accanto ai corpi delle persone rimaste uccise – 12 gennaio 2016
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I soccorsi sul luogo dell’esplosione della bomba a Istanbul vicino alla Moschea Blu – 12 gennaio 2016
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I soccorsi sul luogo dell’esplosione della bomba a Istanbul vicino alla Moschea Blu – 12 gennaio 2016
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La polizia turca chiude la zona della Moschea Blu a Istanbul dopo l’attentato – 12 gennaio 2016
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La polizia turca chiude la zona della Moschea Blu a Istanbul dopo l’attentato – 12 gennaio 2016
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Polizia turca sul luogo dell’esplosione della bomba a Istanbul – 12 gennaio 2016
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Forze di sicurezza turche sul luogo dell’esplosione della bomba vicino alla Moschea Blu di Istanbul – 12 gennaio 2016
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Personale medico soccorre morti e feriti vicino alla Moschea Blu dopo l’attentato a Istanbul – 12 gennaio 2016
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Personale medico soccorre morti e feriti vicino alla Moschea Blu dopo l’attentato a Istanbul – 12 gennaio 2016
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Personale medico soccorre morti e feriti vicino alla Moschea Blu dopo l’attentato a Istanbul – 12 gennaio 2016
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I soccorsi sul luogo dell’esplosione della bomba a Istanbul vicino alla Moschea Blu – 12 gennaio 2016
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I soccorsi sul luogo dell’esplosione della bomba a Istanbul vicino alla Moschea Blu – 12 gennaio 2016
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Un corpo di un morto a terra vicino alla Moschea Blu nel quartiere di Sultanahmet a Istanbul dopo l’attentato – 12 gennaio 2016
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La polizia turca cerca di gestire la folla a Istanbul dopo l’attentato del 12 gennaio 2016 in pieno centro
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La mappa di Istanbul nella parte dove si trova il luogo dell’attentato del 12 gennaio 2016
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Un corpo di un morto a terra vicino alla Moschea Blu nel quartiere di Sultanahmet a Istanbul dopo l’attentato – 12 gennaio 2016