Eugène Delacroix
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Ariosto, Orlando furioso e le arti

In occasione del 500esimo anniversario della prima edizione dell’opera, una mostra a Villa d’ Este ne celebra i rapporti con l'arte

Grazie anche alla natura intrinsecamente figurativa dei versi ariosteschi, l’"Orlando furioso" ha goduto, nei secoli, di una vasta fortuna visiva: una vicenda che non si è ancora esaurita e che questa mostra - curata da Marina Cogotti, Vincenzo Farinella e Monica Preti - intende ricostruire, analizzando in dettaglio una serie di episodi significativi, partendo dagli inizi del Cinquecento e giungendo fino al Novecento. 

Le opere in esposizione a Tivoli, a Villa d’Este, attingendo alle più varie tipologie e tecniche artistiche (dipinti, sculture, arazzi, ceramiche, disegni, incisioni, medaglie, libri illustrati...), intendono costruire un’esposizione rigorosa, nel suo costante rapporto con i temi del poema ariostesco, ma al tempo stesso capace di suggestionare emotivamente il visitatore. Il percorso si apre al piano nobile della villa, negli appartamenti del cardinale Ippolito II d'Este  e segue, in un itinerario cronologico, alcune vicende della fortuna visiva del poema: dopo una premessa dedicata al volto e al mito del poeta (dove i ritratti cinquecenteschi dell’Ariosto dialogano con le rievocazioni ottocentesche di alcuni episodi, reali o fantastici, della sua vita), una sezione è dedicata alla storia figurativa del Furioso nel Cinquecento.

I voli dell’Ariosto. L’Orlando furioso e le arti
15 giugno - 30 ottobre 2016
Tivoli, Villa d’Este

Strasburgo, Musée d’art moderne et contemporain
Gustave Doré, Disegno preparatorio per l’edizione illustrata del Roland furieux (Paris, Hachette, 1879) Illustrazione per il canto XVII, stanza 93 penna, inchiostro su carta

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Rita Fenini