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Usa 2016: come funziona il meccanismo elettorale


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Donald Trump in un momento del dibattito con Hillary Clinton
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Hillary Clinton saluta i sostenitori alla Florida International University Panther Arena di Miami.
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Il primo dibattito fra Hillary Clinton e Donald Trump, 26 settembre 2016
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Hillary Clinton festeggia piena di gioia tra i palloni blu della convention democratica
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Donald Trump al secondo dibatitto tv con Hillary Clinton a St. Louis - 9 ottobre 2016
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Donald Trump e Hillary Clinton, candidati alla presidenza americana
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Un abbraccio affettuoso fra Barack Obama e Hillary Clinton
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Donald Trump in un momento del dibattito con Hillary Clinton, Hofstra University, Hempstead, New York, 26 settembre 2016
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Hillary Clinton e Donald Trump in un momento del dibattito alla Hofstra University, Hempstead, New York, 26 settembre 2016

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Da sinistra: Bernie Sanders, Hillary Clinton e Martin O'Malley sul palco alla fine del primo scontro tv alla CNN - 13 ottobre 2015
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Il primo dibattito fra Hillary Clinton e Donald Trump, 26 settembre 2016

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Il candidato alla Casa Bianca, Hillary Clinton nel discorso finale alla convention democratica - 28 luglio 2016
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Hillary Clinton e il suo vice Tim Kaine alla loro prima uscita pubblica alla Florida International University Panther Arena di Miami.
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14 aprile 2016. Bernie Sanders al suo arrivo al dibattito presidenziale con Hillary Clinton organizzato e trasmesso dalla CNN al Brooklyn Navy Yard di New York.
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27 febbraio 2016. La candidata democratica Hillary Clinton durante la serata di attesa dei risultati a Columbia, in South Carolina
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Bill, Hillary e Chelsea Cliton ai tempi della Casa Bianca
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Hillary Clinton
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Cleveland, Ohio, 21 luglio 2016. Il candidato presidente Donald Trump interviene dal palco nell'ultimo giorno della Convention nazionale repubblicana alla Quicken Loans Arena.
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Donald Trump, New York City, 7 settembre 2016

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Il candidato alla Casa Bianca, Hillary Clinton nel discorso finale alla convention democratica - 28 luglio 2016
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Chi, invece, non si vorrebbe mai come "boss" è il miliardario Donald Trump, in corsa per le presidenziali per la Casa Bianca. Sarebbe troppo arrogante e incapace di sostenere un discorso costruttivo con i suoi collaboratori
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Quicken Loans Arena, Cleveland, Ohio, 18 luglio 2016. Donald Trump sale sul palco della Convention nazionale repubblicana, nel primo giorno dell'evento.
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Cleveland, Ohio, 21 luglio 2016. Il candidato presidente Donald Trump interviene dal palco nell'ultimo giorno della Convention nazionale repubblicana alla Quicken Loans Arena.
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Donald Trump e Mike Pence
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Come suo eventuale vice alla Casa Bianca, Donald Trump ha preferito Mike Pence a Newt Gingrich e Chris Christie
epa05428172 Indiana Governor Mike Pence addresses the crowd after US Republican presidential candidate Donald Trump introduces him at the New York Hilton Hotel Grand Ballroom in New York, New York, USA, 16 July 2016. Trump announced Pence to be his pick as running mate for the presidential elections. EPA/JASON SZENES
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18 luglio 2016. Melania e Donald Trump partecipano alla Convenzione dei Repubblicani a Cleveland, Ohio, USA.
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21 aprile 2016. Melania Trump con il marito Donald Trump a un pubblico dibattito con domande dei cittadini presso la NBC Town Hall di New York City.
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Sguardi d’ intesa fra Barack Obama e Hillary Clinton al “Democratic National Convention” di Philadelphia
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18 luglio 2016. Melania Trump accompagnata dal marito Donald Trump lascia il palco della Quicken Loans Arena di Cleveland, in Ohio, dopo il suo intervento da ospite d'onore alla Convention dei Repubblicani che assegnerà formalmente la nomina di candidato presidente al miliardario newyorchese.
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Newt Gingrich con Donald Trump

Mancano poche ore al voto per scegliere il nuovo presidente degli Stati Uniti d'America. La macchina elettorale si è messa in moto con grande anticipo, perché per designare i due candidati alla Casa Bianca il meccanismo prevede una serie di appuntamenti sia per i Democratici sia per i Repubblicani (leggi QUI come funzionano primarie e caucus per la scelta dei candidati).

- ELEZIONI USA 2016, GLI ULTIMI SONDAGGI

I grandi elettori

L'elezione del presidente degli Stati Uniti è indiretta. Formalmente l'inquilino della casa Bianca è nominato il 19 dicembre (il primo lunedì dopo il secondo mercoledì del mese di dicembre) da 538 grandi elettori, i "delegati", pari ai 435 deputati, ai 100 senatori e a 3 rappresentanti del Distretto di Columbia, quello della capitale Washington. I delegati sono espressi dai 50 Stati in proporzione alla popolazione: la California che a 38,8 milioni di abitanti è il più politicamente pesante perché ne assegna 55, mentre lo sterminato Alaska, dove vivono però solo 736.000 persone, ne attribuisce solo 3. Vince chi ottiene almeno 270 voti elettorali. Tranne che in Nebraska e in Maine, dove vige un sistema proporzionale, negli altri Stati chi vince anche di un solo voto popolare conquista l'intero pacchetto di grandi elettori. Caso emblematico resta quello delle elezioni del 2000. Sedici anni fa il democratico Al Gore, che aveva conquistato la maggioranza del voto popolare (50.999.897 voti contro i 50.456.002 del rivale repubblicano George W. Bush), perse per soli 537 voti gli allora 27 grandi elettori della Florida (oggi sono 29). Il tutto al termine di una lunga battaglia legale durata 6 settimane che vide a Bush assegnati 271 grandi ellettori, uno in piu' della soglia di 270, e 266 a Gore.

Elezioni presidenziali Usa 2016, Trump-Clinton. La guida

In caso di parità

In caso di parità di grandi elettori tra i due candidati la scelta, prevede il XII emendamento approvato nel 1804, è affidata al Congresso: la Camera sceglie il presidente e ogni Stato esprime un voto; il Senato sceglie il vicepresidente. Lo stallo si verificò due volte nella storia americana (quando il numero di gradi elettori non era ancora di 538): nel 1800, quando Thomas Jefferson (il terzo presidente) e Aaron Burr ottennero ciascuno 73 voti e Jefferson vinse solo al 36esimo ballottaggio. E nel 1824 Andrew Jackson ottenne 99 voti elettorali, John Quincy Admas (che aveva in effetti avuto più voti popolari) 84, William Crawford 41 e Henry Clay 37, dal momento che nessuno aveva raggiunto la maggioranza di 131, decise la Camera e vinse Jackson al primo ballottaggio.

Election Day

La data delle elezioni è fissata dalla Costituzione Usa nel martedì successivo al primo lunedì del mese di novembre quattro anni dopo l'ultima elezione del presidente. Per candidarsi sono necessari tre requisiti imprenscindibili: avere almeno 35 anni, essere nati negli Stati Uniti e risiedervi da almeno 14 anni.

Il giuramento

Chi vincerà la sfida dell'8 novembre si insedierà alla Casa Bianca a mezzogiorno del 20 gennaio 2017. Il presidente giura nelle mani del presidente della Corte Suprema con la stessa formula usata da George Washington nel 1789: "Io solennemente giuro che svolgerò fedelmente l'incarico di presidente degli Stati Uniti e, al meglio delle mie capacità, preserverò, proteggerò e difenderò la Costituzione degli Stati Uniti".

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