ANSA/ANGELO CARCONI
News

Unioni civili, Bagnasco: "I figli non sono mai un diritto"

"I credenti hanno il dovere e il diritto di partecipare al bene comune con serenità di cuore e spirito costruttivo".

Così il presidente della Cei, il cardinale Angelo Bagnasco, difende chi interviene nel dibattito sulle unioni civili, senza però citare esplicitamente il Family Day di sabato.

L'arcivescovo ribadisce tuttavia che spetta ai laici, come già indicato dal Concilio Vaticano II, "di iscrivere la legge divina nella vita della città terrena. Assumano la propria responsabilità alla luce della sapienza cristiana e facendo attenzione rispettosa alla dottrina del Magistero".

I figli

La famiglia è uno "scrigno di relazioni, di generazioni e di generi, di umanesimo e di grazia" nel quale "vi è una punta di diamante: i figli".

Lo ha sottolineato il presidente della Cei, il cardinale Angelo Bagnasco aggiungendo che "il loro vero bene deve prevalere su ogni altro, poiché sono i più deboli ed esposti: non sono mai un diritto, poiché non sono cose da produrre; hanno diritto ad ogni precedenza e rispetto, sicurezza e stabilità. Hanno bisogno di un microcosmo completo nei suoi elementi essenziali, dove respirare un preciso respiro: "I bambini hanno diritto di crescere - ha rilevato ancora il presidente della Cei citando parole del Papa - con un papà e una mamma. La famiglia è un fatto antropologico, non ideologico'".

La posizione dei vescovi

Nessuna divisione tra i vescovi sui temi della famiglia e delle unioni civili. "I vescovi - ha detto il presidente Cei, il card. Angelo Bagnasco - sono uniti e compatti nel condividere le difficoltà e le prove della famiglia e nel riaffermarne la bellezza, la centralità e l'unicità: insinuare contrapposizioni e divisioni significa non amare né la Chiesa né la famiglia". "Sogniamo un Paese - ha aggiunto - a dimensione familiare, dove il rispetto per tutti sia stile di vita, e i diritti di ciascuno vengano garantiti su piani diversi secondo giustizia".

YOU MAY ALSO LIKE