Stone Island sempre al passo con tecnologia e ricerca per l’outdoor

Cultura della ricerca, sperimentazione, tecnologia e funzione d’uso sono le matrici che da sempre definiscono Stone Island, marchio di abbigliamento informale fondato nel 1982 a Ravarino, in provincia di Modena.

Carlo Rivetti fu effettivamente lo scopritore, il pioniere, l’imprenditore traghettatore dell’abbigliamento informale proveniente dal mondo militare, sportivo e del lavoro, nel settore della moda.

Un visionario che già nei primi anni Ottanta, intuì che l’azienda C.P. Company, che includeva il brand Stone Island, fosse estremamente all’avanguardia e innovativa, tanto da utilizzare, ad esempio, i teloni dei camion dismessi per creare tessuti, come il famoso Tela Stella, di impronta militare.

Da quegli anni cominciò una ricerca tessile senza fine e appassionata di continua sperimentazione, con un pizzico di sana follia, quel qualcosa di speciale che rende Stone Island molto più di un marchio di abbigliamento

Rivetti costruì capitoli di storia della moda, prima con Massimo Osti, di professione grafico che divenne designer e direttore creativo.

Poi con Paul Harvey dal 1996, laureato alla Saint Martin’s School of Arts di Londra, che ebbe un approccio al design funzionale e tecnologico, trasportando magistralmente il brand nel nuovo secolo, dopo aver disegnato nel tempo oltre 24 collezioni.

Dal 2008 ad oggi, Carlo Rivetti rivela di sentirsi l’allenatore del team di designer di tutte le età e provenienze culturali che lavorano in azienda e affrontano i cambiamenti di un periodo a dir poco velocissimo in fatto di innovazioni, dove occorrono più teste e visioni diverse per mantenersi aggiornati nella ricerca estrema su fibre e tessuti, applicata ad un design innovativo.

Destinato a diventare simbolo e logo di questi capi intragenerazionali, amati ancora oggi dai giovanissimi, La Rosa dei Venti di Stone Island rappresenta l’amore per il mare e tutte le direzioni che deve e sa prendere una ricerca costante.

La forza di Stone Island si basa anche sulla capacità unica di intervenire sul capo finito, attraverso le continue sperimentazioni di tinture e di trattamenti realizzati nel laboratorio del colore di Sportswear Company, un reparto in grado di coniugare tecnologia avanzata, esperienza e capacità umana, che negli anni ha messo a punto più di 60.000 ricette di tinture diverse.

Oggi sono due le divisioni di prodotto, Lab e Life.

La prima, laboratorio senza frontiere, procede spedita sulle trasformazioni e sulla nobilitazione di fibre e tessuti, sulla scoperta di materiali nuovi e di tecniche produttive mai utilizzate in precedenza dall’industria dell’abbigliamento.
Ne sono esempi, giubbotti costruiti in monofilamento di nylon derivato dalla tecnologia del filtraggio delle acque, giacconi super rifrangenti o termosensibili, giacche in nylon leggerissimo utilizzato nella tecnologia aeronautica per proteggere i computer di bordo.

Le collezioni Life rappresentano invece il vissuto e l’identità estetica, forte e riconoscibile, che trae origine dallo studio delle uniformi e degli abiti da lavoro, rielaborati in base a nuove esigenze d’uso.

Per questa stagione, la linea Stone Island Marina presenta multipli look in cotone stampato nero oppure verde acqua, impermeabili e resistenti come le borse chiuse da zip a tenuta stagna.

La Linea Reflective Stone Island ha come capo di punta Reflective Jacket, realizzata in un innovativo tessuto tingibile in capo, placcata con una spalmatura altamente rifrangente, dalle spettacolari iridescenze.

Tutti i prodotti, perfetti per vivere all’aperto, hanno una capacità di durata estrema, ultraperformanti e sempre al passo con le ultime tecnologie, coniugando leggerezza e piacevole vestibilità all’alta resistenza e a diverse qualità tecniche, come, ad esempio, le capacità isolanti oppure la reversibilità.





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