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KENZO TRIBOUILLARD/AFP/Getty Images
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Diritti tv esteri, la Serie A tocca quota 371 milioni (e supera la Bundesliga)

La Serie A vende i diritti internazionali per il triennio 2018-2021 e raddoppia i ricavi fin qui garantiti dalla trasmissione delle partite del nostro campionato fuori dai confini italiani. Si passa dai 185 milioni garantiti dal precedente accordo con Mp&Silva ai 371 milioni di media a stagione incassati dalla partnership con IMG che si è aggiudicata i diritti globali e del pacchetto betting, lasciando alla Rai quelli per le comunità italiane all'estero.

Dal punto di vista dei numeri si tratta di un balzo notevole, che conferma come in passato i club nostrani non fossero stati capaci di monetizzare al meglio il proprio valore e che dà segnali di speranza a tutto il movimento, in attesa che si riapra l'asta per i diritti casalinghi e che la Serie A abbia certezze sul proprio futuro visto che proprio dai soldi dei broadcaster arriva la fonte maggiore di sostentamento per tutto il sistema.

Il risultato è stato ottenuto con la Lega di Serie A commissariata e affidata al presidente della Figc Tavecchio che ha rivendicato l'accordo: "Abbiamo delineato il valore del calcio italiano e questo è il risultato di un lavoro importante. Siamo contenti" ha detto. Non tutti hanno applaudito l'intesa, passata con 18 voti su 20 e con la contrarietà del Napoli; De Laurentiis ha combattuto fino all'ultimo nella convinzione che si potesse e dovesse fare di più.

Quanto incassano i campionati europei con i diritti internazionali

L'accordo con Img consente alla Serie A di fare un netto balzo in avanti nella classifica dei ricavi da diritti tv internazionali, tornando al terzo posto alle spalle di Premier League e Liga che continuano a comandare tra le leghe top d'Europa.

La Premier League rimane inavvicinabile con il suo 1,3 miliardi di euro garantiti dalla trasmissione globale delle partite, doppiando la Liga spagnola che segue a quota 636 milioni. Poi la Serie A con 371 milioni, davanti alla Bundesliga (240) e alla Ligue 1 francese, ferma a 80 con un accordo sottoscritto fino al 2021 e che la Lega spera di rivedere al rialzo in seguito grazie all'effetto Neymar e al ricco mercato del Psg.

I ricavi da diritti tv dei campionati europei

La Premier League domina anche la classifica dei ricavi complessivi da diritti tv in virtù dell'accordo sottoscritto nel 2016 e valido fino al 2019 che ha riversato sui club inglesi una montagna di soldi: 10 miliardi di euro complessivi (oltre 3,3 a stagione) frutto della cessione dei diritti domestici per 5,14 miliardi di sterline e di quelli internazionali per 1,35 miliardi di euro all'anno.

Alle spalle degli inglesi c'è la Liga spagnola con 4,510 miliardi di euro complessivi nel triennio 2015-2018 con una media di 1,5 a stagione. Poi la Bundesliga tedesca che ha recentemente firmato il contratto per il quadriennio 2017-2021 con un balzo dell'85% fino a quota 4,64 miliardi complessivi (media 1,16 all'anno).

La Serie A sta trattando la cessione per il triennio 2015-2018. I ricavi da diritti internazionali saliti a 371 milioni di euro contro i 185 precedenti lasciando intendere che si andrà agevolmente oltre la soglia del miliardo già superata con l'accordo 2015-2018 da circa 1,2 miliardi a stagione.

A chiudere l'elendo delle top leghe europee la Ligue 1 francese che non ha ancora potuto monetizzare l'effetto Neymar. I club transalpini sono bloccati fino al 2020 dal contratto entrato in vigore nel 2017 e che vale circa 3 miliardi di euro complessivi con una media di 730 milioni per ogni anno.


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