Campo San Luca (Marco Valmarana)
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Select porta la Venezia autentica nei bar della Laguna

Una mostra diffusa per «svelare il lato più autentico» di Venezia. L’idea nasce da Select, aperitivo nato proprio nel sestiere di Castello, cuore storico del capoluogo veneto, nel 1920. Frutto di un complesso processo produttivo, della durata di nuove mesi, questo liquore prevede la macerazione e la bollitura di ben 30 erbe aromatiche tra cui spiccano le radici di rabarbaro, che gli conferiscono l’intensa nota amara, e le bacche di ginepro, le uniche distillante in purezza, che donano grande struttura e persistenza. Dal colore rosso rubino, brillante e con riflessi aranciati, Select è il punto di partenza per creare l’autentico spritz veneziano, da guarnire con un’oliva verde.

«Lo spritz ha una valenza sempre più significativa nel momento dell’aperitivo, specialmente quando accompagnato dal classico cicchetto veneziano» ha raccontato Gianluca Monaco, marketing & new business director del Gruppo Montenegro.

E saranno proprio sei locali veneziani, dove lo spritz veneziano e i cicchetti vengono serviti ogni giorno, a ospitare le 12 fotografie di cui si compone la mostra. Tutte scattate da Marco Valmarana. L’autentica Venezia coinvolgerà sei destrieri della città: Pescaria, Bacarando, Bar torino, Vizietto, Recondito e Strani. Ogni foto sarà accompagnata da un QR code, che atterrerà sul sito selectaperitivo.it consentendo di conoscere la storia autentica del luogo immortalato e la mappa di come arrivarci.

«Sono felice di aver avuto l’occasione di ritrarre questa nuova Venezia che finalmente sta riprendendo a vivere dopo i due anni di pandemia» ha raccontato Valmarana. «Ho deciso di scattare prevalentemente la notte e alle prime luci dell’alba, individuando - insieme a un amico che fa la guida turistica - alcuni luoghi unici e poco conosciuti della città».

Alla domanda, perché scattare la notte, il fotografo ha semplicemente risposto: «Per me Venezia andrebbe vissuta così, di notte con il rumore dei canali a fare da sottofondo».

Tra i luoghi «autentici» immortalati troviamo il mercato di Rialto, definito dal 29,8% dei veneziani «il luogo più caratteristico della città». Ma possiamo trovare anche l’insegna di una locanda, immortalata dal pittore Vittore Carpaccio nel Miracolo della Croce (1494) e oggi sposata alla Galleria dell’Accademia.

Il Ponte Del Loro - l’unico da cui si può ammirare il Campanile di San Marco, la ringhiera del Ponte Borgoloco, Corte Milano, Campo San Luca, la Chiesa dei Miracoli, l’Arsenale e altri scorci suggestivi completano la mostra visibile per tutto il 2022.


Mercato di Rialto

Mercato storico di Venezia, formatosi nel 1097 e fondamentale punto di snodo per il commercio delle spezie. Rialto mantiene ancora oggi la sua vocazione commerciale, grazie alle numerose attività artigiane e ai giornalieri mercati ortofrutticoli e del pesce che affollano e colorano i suoi banchi.


Insegna - Vittore Carpaccio

Una testimonianza della storia eterna di Venezia, una città in cui ogni dettaglio è un antico racconto. L’insegna di questa Locanda, infatti, è presente in un dipinto di Vittore Carpaccio del 1494, Miracolo della Croce, visitabile oggi alla Galleria dell’Accademia.


Messaggi nascosti

Nei pressi del Campo Santa Maria Formosa, tra i dettagli della ringhiera del ponte Borgoloco sembrerebbe di scorgere dei cuori, ma in realtà si nasconde un messaggio dei fabbri che costruirono il parapetto nell’800, durante la dominazione austroungarica. Si tratta delle lettere: W, V, E:

W Vittorio Emanuele


Corte Milion

A pochi passi da qui si trova la Corte Seconda del Milion, un luogo circondato da case cinquecentesche che conserva il fascino medievale di Venezia. Il nome deriva dal Milione, l’opera di Marco Polo che ne racconta i viaggi e le avventure in oriente tra il 1271 e il 1295.

La corte è infatti tradizionalmente nota come Casa di Marco Polo e, nonostante le abitazioni appartengano a qualche secolo successivo, queste sorgono effettivamente sulle antiche fondamenta della casa dell’esploratore. .


Un ponte unico

Distante pochi passi da Rialto, si trova il Ponte Del Lovo. La tradizione veneziana racconta come questo sia l’unico tra gli oltre quattrocento ponti in tutta la città dal quale è possibile scorgere il Campanile di San Marco.


Luce

Giovanni Querini fu un imprenditore e filantropo veneziano, estremamente attento all’innovazione e al benessere dei suoi concittadini. Grazie a lui, l’energia elettrica entrò negli ospedali e l’illuminazione arrivò nelle strade di Venezia. Prima del suo intervento, infatti, la città era considerata molto pericolosa a causa del buio notturno.


Barbacane

Le barbacane sono delle strutture architettoniche tipiche dai palazzi veneziani. Si tratta di elementi di travatura, più spesso in legno che in pietra, che recuperano spazio abitativo senza sottrarlo alla viabilità pedonale.


Chiesa dei Miracoli

La Chiesa dei Miracoli venne costruita nel 1482, e nacque come omaggio a un quadro ritenuto miracoloso dagli abitanti della zona del Cannaregio. È l’unica Chiesa di Venezia interamente bagnata da un canale.


Altane

Tipici terrazzi veneziani, costruiti quasi interamente in legno, devono le loro origini allo stretto rapporto che da sempre unisce Venezia al mondo orientale. Sono uno dei punti in cui è possibile osservare Venezia dall’alto. La tradizione li descrive anche come il luogo in cui le donne andavano ad asciugare i capelli al sole dopo aver messo l’henné, così da farli diventare color rosso veneziano.


Via Garibaldi

Si tratta dell’unica “via” della città.

Inizialmente un canale, fu un provvedimento di Napoleone Bonaparte a renderla la strada che si può ammirare oggi. L’intenzione dell’imperatore era quella di dotare la città di più luoghi di pubblico passaggio, creando quindi una via dal sapore parigino.


Arsenale

La città nella città, l’Arsenale è stato il cuore dell’industria navale Veneziana dal XII secolo. Si tratta dell’unico cantiere navale al mondo ad aver mantenuto la sua natura per più di sette secoli, ricoprendo la stessa funzione ben oltre la caduta della Repubblica di Venezia.

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