Agosto 1944. Parigi è libera

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Parigi, Esplanade du Trocadéro. 26 agosto 1944. Un giovane parigino mostra ad un soldato americano il punto esatto dove Adolf Hitler si era fermato il giorno della caduta della capitale francese il 14 giugno 1940.


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Forze francesi dell'FFI (Forces Françaises de l'Intérieur) ricevono la folla festante il 22 agosto 1944 sulla via per Parigi.


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Vicino all' Hotel de Ville, in Rue du Renard la popolazione di Parigi insorta contro le forze tedesche di occupazione ha eretto barricate in difesa della città, prima dell'arrivo delle forze alleate.


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Ancora barricate nel centro di Parigi. Nei giorni della liberazione ne saranno erette più di 600, dopo l'ordine del Colonnello Roi-Tanguy, comandante dell'FFI a Parigi.


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Un gruppo di "Maquis", i partigiani francesi, durante una riunione nei giorni precedenti la liberazione di Parigi.


Un poster del Mouvement Pour la Libération de La France, tra i numerosi comparsi sui muri di Parigi nell'agosto 1944.


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Cittadini di Parigi sotto il tiro dei cecchini tedeschi in ritirata. 


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Cortile del Palais du Luxembourg, sede di uno dei comandi militari tedeschi. Al centro della foto un carro della Wehrmacht di fabbricazione francese, un Renault FT-17. 


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Gare de Montparnasse. Charles de Gaulle e i vertici dell'FFI attendono notizie dell'arrivo del governatore tedesco di Parigi, Dietrich Von Choltitz, per la firma della resa. Primo pomeriggio del 25 agosto 1944.


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25 agosto 1944. Ore 14,35. Il generale Von Choltitz firma la resa tedesca. Dopo essersi rifiutato di eseguire la rappresaglia di Hitler, che avrebbe voluto distruggere Parigi per rappresaglia.


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Una giovane parigina non trattiene la propria gioia e, sfilatasi dalla folla, bacia il generale Charles De Gaulle.


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25 agosto 1944. Dopo la resa tedesca, De Gaulle si reca all'Hotel de Ville, dove terrà un memorabile discorso davanti ai parigini.


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Notre Dame. Soldati dell' FFI salutano due preti da un carro leggero.


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Il bacio dei fratelli ritrovati. L'uno rimasto a parigi coi Maquis, l'altro arruolato nell'esercito gaullista, si ritrovano a Parigi nel giorno della Liberazione.


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Brindisi tra i protagonisti della liberazione di Parigi, un partigiano e un soldato FFI.


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Una folla a perdita d'occhio accoglie i francesi e, più tardi, gli americani durante le parate che si tennero nella Parigi liberata tra il 26 eil 29 agosto 1944.


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Rue de Castiglione. Prigionieri tedeschi scortati dai soldati di De Gaulle.


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Un soldato francese dell'esercito della Francia Libera appostato contro un cecchino tedesco in ritirata il 27 agosto 1944.


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Dopo la resa tedesca, appaiono gli orrori dell'occupazione nazista. Nelle cantine del Ministero dell'Aviazione ufficiali francesi scoprono una camera di tortura.


Sotto l'Arc Du Triomphe passano anche i reparti motorizzati americani della 3a Armata, nel giorno della più importante conquista dopo lo sbarco del giugno precedente.


La liberazione di Parigi nasce con gli scioperi iniziati il 18 agosto e con la mobilitazione generale della popolazione chiamata dall'FFI, l'esercito francese della Resistenza organizzato sul territorio d'oltralpe da poco liberato dagli Alleati. 

Le forze tedesche nella capitale ammontavano a circa 20.000 uomini ma male armati e tra i meno abili allo scontro diretto con le forze anglo-americane e i francesi di De Gaulle e Leclerc.

Il governatore militare tedesco era il generale Dietrich Von Choltitz. 

Nei giorni immediatamente precedenti l'insurrezione aveva ricevuto l'ordine perentorio da Hitler di minare e radere al suolo Parigi, nel caso fosse stato costretto alla ritirata. Von Choltitz, resosi conto dell'inutilità di un'ulteriore spargimento di sangue di fronte ad una sconfitta certa, non lo rese mai effettivo. 

Nei giorni tra il 18 e il 25 luglio gli insorti parigini eressero barricate stringendo i tedeschi in una morsa, dopo che questi si erano a loro volta barricati in monumenti e luoghi strategici della città. Gli scontri costarono ai francesi del FFI più di 1000 vittime e oltre 1500 feriti. Ma il 25 agosto i tedeschi furono costretti alla resa. Entrarono per primi in Parigi gli spagnoli fuoriusciti dopo la guerra civile e inquadrati nell'esercito di liberazione, assieme ai francesi di Leclerc con una divisione corazzata. 

Mentre l'ultimo panzer tedesco veniva neutralizzato dalla divisione corazzata di Leclerc, Von Choltitz si arrendeva alle forze della Francia Libera presso la gare Montparnasse alle 14,35 del 25 agosto 1944. Di lì a poco sarebbero entrati in Parigi anche le forze armate USA. Tra il 26 e il 29 agosto fu un succedersi di parate  dei libaratori per gli Champs Elysées, con due ali di folla a salutare quella libertà che mancava dal giugno del 1940.

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