Lo scandalo infinito del Forteto di Firenze

Giovedì 14 luglio la Corte d’appello di Firenze dovrebbe emettere la sentenza contro i fondatori della comunità Il Forteto, Rodolfo Fiesoli e Luigi Goffredi, e contro una ventina di loro fedelissimi: in primo grado, nel giugno 2015, Fiesoli era stato condannato a 17 anni e sei mesi e Goffredi a otto anni per una serie di gravi abusi e maltrattamenti sui minori in difficoltà che il Tribunale dei minori per decenni aveva affidato alla loro struttura, peraltro non accreditata.

 Ma ancor prima della sentenza d'Appello,è la Commissione d'inchiesta sulle responsabilità politichee istituzionali relative alla vicenda Il Forteto", istituita un anno fa dalla Regione Toscana, ad avere emesso una dura condanna, sia pure non giudiziaria, nei confronti di chi ha permesso l'abominio che si celava dietro ai paraventi di cene elettorali e d'iniziative culturali che al Forteto venivano incessantemente organizzate. Nella relazione finale, approvata all'unanimità, la Commissione chiede anche come sia stato possibile, nonostante le condanne definitive già subite dai due fondatori nel 1985, sempre per abusi e maltrattamenti, che Il Forteto abbia continuato a ricevere bimbi in affido e finanziamenti dalla Regione.

QUI SOTTO LA RELAZIONE DELLA COMMISSIONE D'INCHIESTA:

Per la prima volta, nella relazione, si fanno i nomi di chi non ha vigilato o ha preferito chiudere entrambi gli occhi, in cambio di denaro e regali, o per convenienza: sono soprattutto politici locali più spesso di sinistra, ma anche magistrati minorili. Va ricordato che nel luglio 2015, dopo la condanna di primo grado, il governo Renzie il Pd in Parlamento respinsero una richiesta di commissariamento del Forteto. Ascoltato dalla Commissione, Ubaldo Nannucci, procuratore di Firenze tra 2002 e 2008, ha dichiarato testualmente: "Il Forteto è stato un caso macroscopico di disattenzione. (...) Voi state facendo ciò che all'epoca avremmo dovuto fare noi ( in Procura, ndr)".

L'inchiesta ha già provocato un mezzo terremoto, per ora solo politico. Perché la relazione è stata spedita alla Procura di Firenze, al governoe al Consiglio superiore della magistratura, ma il Pd toscano ha accusato di "tradimento" il presidente della commissione, il democratico Paolo Bambagioni.

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LA STORIA DEL FORTETO

- Agli inizi del 1977, i due psicologi Rodolfo Fiesoli e Luigi Goffredi fondano una comunità composta da 33 membri e la insediano a Farneto, un centro vicino a Calenzano (Firenze).
Il 4 ottobre di quell’anno il centro si sposta a Barberino di Mugello e prende il nome «Forteto». Poi il Forteto si trasferisce nell’attuale sede di Vicchio, dopo l’acquisizione di una fattoria e di 500 ettari. Qui diventa cooperativa agricola (affiliata
alla Legacoop e alla Confcooperative) e centro d’affido di minori in difficoltà.

- Il 29 novembre 1978 Fiesoli e Goffredi vengono arrestati perché accusati di abusi sessuali e atti osceni. La scarcerazione avviene il 1° giugno 1979.

- Il 3 gennaio 1985 la Corte d’appello di Firenze condanna in via definitiva a due anni di carcere Fiesoli e Goffredi per atti di libidine violenta, corruzione di minorenne e maltrattamenti.

- L’8 maggio 1985 la condanna viene confermata anche in Cassazione. Questo però non frena l’attività del Forteto: l’affidamento di bambini da parte del Tribunale dei minori di Firenze continua. Si calcola che in 30 anni siano stati almeno 86.

- Il 13 luglio 2000 la Corte europea dei diritti dell’uomo condanna lo Stato italiano a pagare un risarcimento a una madre cui è stato impedito di vedere i due figli, dati in affidamento al Forteto dal Tribunale dei minori di Firenze.

- Il 20 dicembre 2011 Fiesoli viene arrestato per nuove accuse di maltrattamenti e abusi sessuali, e dopo tre giorni passa agli arresti domiciliari. Il procedimento della Procura di Firenze coinvolge anche Goffredi e altri 22 membri della comunità, indagati a vario titolo per maltrattamenti.

- L’8 gennaio 2013 una commissione d’inchiesta istituita dalla Regione Toscana e presieduta da Stefano Mugnai (Pdl) approva una dura relazione sul Forteto («Una setta al cui interno gli abusi sessuali, psicologici e affettivi sui minori rappresentavano
la consuetudine») e trasmette gli atti alla Procura di Firenze.

- Il 17 giugno 2015 si chiude il processo di primo grado: Fiesoli viene condannato a 17 anni e sei mesi di reclusione, Goffredi
a otto anni; entrambi restano a piede libero. Altri 14 coimputati ricevono condanne meno pesanti.

- Il 23 giugno 2016 una seconda commissione regionale d’inchiesta, presieduta da Paolo Bambagioni (Pd), dopo un anno di lavoro approva all’unanimità una relazione ancora più dura della precedente: anche questa viene trasmessa alla Procura di Firenze.

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