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Televisione
February 21 2014
Sanremo 2014: le pagelle ai look della terza serata
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LUCIANA LITTIZZETTO. Quest’anno è l’unica donna che ha capito come ci si veste. Proporzioni perfette. Voto: 8
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FRANCESCO RENGA. Con quella faccia un po’ così, alla Gennarino Carunchio. Bello come un adone e un bronzo di Riace, un’apparizione. Intrigante, sexy, elegante. Voto: 10
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ARISA. Lei ha un corpo proporzionatissimo, è una bella femmina mediterranea. Quanto ai vestiti però, non c'è un'idea: non sono adatti alla sua fisicità e la segnano nei punti sbagliati. Voto: 4
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GIULIANO PALMA. Lo stile ska in certi casi premia. Bellissimo il completo rosso, molto Bertè con gli occhiali neri. Coerente con il personaggio. Voto: 7
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NOEMI. Dopo la nuvola di Star Trek, siamo passati ad Ursula della Sirenetta. Il raso te lo puoi permettere solo se bevi un the al mese: faceva difetto da tutte le parti. Voto: 4
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ANTONELLA RUGGIERO. Voce e talento pazzeschi ma basta con lo stile sushi, non ne possiamo più. Sembrava la zia di Memorie di una geisha. Perché ostinarsi a fare l’alternativa indio-cinesi: l’etnico lo può indossare solo Patty Pravo quando fa la bambola orientale. Voto: 4
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FRANCESCO SARCINA. Il Sandokan milanese col testosterone a mille. Gli orecchini sono talmente grossi che, per fortuna, distolgono dalla giacca così rigida da sembrare di cartone. Voto: 6 -
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GIUSY FERRERI. La tigrata dell’Esselunga. Un paiettato fuoriluogo, con proporzioni sbagliate. Per non parlare del taglio con lo scalpo e della zeppa sadomaso della Comasina. Voto: 4
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LUCA PARMITANO. Cosa c’è di più chic di una divisa militare? Top. Ha vinto lui. Voto: 10
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“I look di Sanremo 2014? Un noia colossale”. Parola del costumista Giovanni Ciacci, che scrive per Panorama.it le pagelle delle mise sfoggiate sul palco dell’Ariston durante la terza serata del Festival. Secondo il tutor di Detto Fatto, il programma di Caterina Balivo in onda alle 14 su Rai Due, “sul risicato fronte femminile domina il piattume totale: quanto ai vestiti, più che la bellezza, il leitmotiv la noia cosmica”. Voti decisamente più alti (con qualche sorpresa) per i maschietti in gara. Ecco dunque promossi e bocciati.
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