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February 08 2016
In tre anni il pronto soccorso dell’ospedale di Cosenza ha creato un "buco" all’Erario di quasi 5 milioni di euro. Dal 2011 al 2014, solo il 4,3 per cento di tutti i pazienti che hanno usufruito delle visite presso il Pronto soccorso del nosocomio della città cosentina hanno pagato il ticket. Il restante della popolazione è entrata e uscita gratis.
In sostanza oltre 150 mila prestazioni di pronto soccorso non urgenti ovvero in codice "bianco" e "verde", sono state svolte senza il pagamento del ticket procurando allo Stato Italiano un danno di 4,7 milioni di euro.
A scoprirlo sono stati i finanzieri del Nucleo di polizia tributaria di Cosenza che hanno segnalato alla Corte dei conti quattro funzionari dell'Azienda Sanitaria. Secondo le indagini dei finanzieri, che hanno esaminato migliaia di prestazioni e centinaia di migliaia di documenti, meno del 5% dei ticket dovuti sono stati pagati regolarmente.
Ma come è stato possibile? Dalle indagini è emerso che il paziente veniva registrato manualmente dagli operatori del pronto soccorso. Il mancato pagamento del ticket per le prestazioni non urgenti, infatti, sarebbe stato possibile per i mancati controlli sulle prestazioni erogate ma soprattutto per il mancato utilizzo di un programma informatico adatto, che però era stato acquistato dall’Azienda.
I finanzieri hanno scoperto che nel corso degli anni, per di rendicontare e contabilizzare il contributo sanitario, l'Azienda si era sì dotata di un apposito programma informatico che, però, veniva utilizzato solo per la registrazione anagrafica dei pazienti, senza annotare le ulteriori notizie o i dati utili quali prestazioni ricevute, diagnosi ed altro.
Infatti, l'iter seguito dal paziente in codice "bianco" o "verde"era esclusivamente di tipo 'manuale', come emerso dalla ricostruzione fatta dalle fiamme gialle che hanno analizzato oltre 370 mila accessi effettuati al pronto soccorso. Quello dei finanzieri è stato un lavoro certosino in quanto numerosi pazienti, prima delle dimissioni, non hanno mai riconsegnato la scheda di presentazione al pronto soccorso contenente i dati relativi alla prestazione erogata.
Per ogni accesso in pronto soccorso classificato con il codice "bianco" o "verde" è dovuta una quota fissa di 25 euro quando l'attività sia limitata alla valutazione clinica ed agli accertamenti mentre può raggiungere un massimo di 45 euro in caso di prestazione specialistica.