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Il miglior Ronaldo e i meriti di Sarri

La sintesi migliore l'ha fornita proprio Sarri al termine della sfida vinta dalla sua Juventus contro il Parma, che ha certificato la prima fuga (+4 sull'Inter) della stagione. Ronaldo ti crea un problema perché "tutto deve ruotare intorno a lui", ma poi risolve tutti gli altri, soprattutto se entra in uno di quei periodi di grazia che gli consentono di segnare con continuità.

E' quello che è accaduto a cavallo della sosta di Natale e che ora fa discutere se CR7 sia il migliori giocatore mai arrivato a Torino o se sia ancora quello straordinario dell'apice della sua carriera. E' dal 1° dicembre che Ronaldo segna quando scende in campo in una partita di campionato: 7 giornate e 11 gol. Mostruoso.

Ma questo stato non deve far dimenticare quanto accaduto prima, a novembre, nel momento della difficoltà fisica e psicologica di un campione acciaccato e messo in discussione. Il mese delle panchine e delle sostituzioni, delle polemiche e delle mezze frasi rilasciate dal Portogallo, quando sembrava che CR7 fosse diventato un peso e non un valore per Sarri.

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Il Ronaldo di oggi nasce anche dal Ronaldo del mese di novembre e dal modo in cui il tecnico toscano l'ha gestito. Mettendolo alla pari del gruppo, non risparmiandogli la sostituzione in una serata negativa (quella contro il Milan) e incassando in silenzio tutto quello che è seguito.

Una serie di mosse che fin qui si sono rivelate decisive. Hanno ridato spazio e Higuain e Dybala, consentito al portoghese di recuperare la migliore condizione e lo hanno restituito al top nella prima fase decisiva dell'annata. Ma, allo stesso tempo, hanno consegnato all'allenatore l'autorevolezza di chi sa prendersi le proprie responsabilità anche a costo di scontentare il giocatore più importante dello spogliatoio

Come per ogni questione riguardante la Juventus i conti si faranno a maggio, con la discriminante della Champions League a fare da spartiacque tra trionfo e fallimento. Il primo inverno di Ronaldo e Sarri, però, ha già dato un verdetto.

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