Rocco Schiavone trasloca su Rai1 e Marco Giallini s'arrabbia

Il vicequestore più ruvido e politicamente scorretto del piccolo schermo a sorpresa sta per approdare su Rai1. Ma la scelta ha già fatto arrabbiare il suo interprete, Marco Giallini. La notizia non è un'indiscrezione ma una certezza ufficializzata martedì alla presentazione dei Palinsesti Rai2 2022/2023: la quinta stagione di Rocco Schiavone verrà trasmessa sull'ammiraglia Rai, dunque tanti saluti a Rai2 dove il personaggio nato dalla penna di Antonio Manzini era cresciuto fino a diventare uno dei più amati del piccolo schermo. E la reazione dell'attore, sommata alle critiche dello scrittore, agita la vigilia della messa in onda. Ecco perché.

Rocco Schiavone passa su Rai1 e Marco Giallini s'arrabbia

Cinico, scontroso, spesso scontroso e con un senso etico molto personale, tanto che le sue azioni spesso esondano ai margini della legalità (si fa le canne, ruba, qualche volta picchia pure). Eppure, o forse proprio per questo, in poche stagioni Rocco Schiavone è entrato nei cuori degli spettatori diventando una serie culto prodotto della Rai: merito ovviamente della penna di Antonio Manzini, da cui libri la fiction è tratta, e merito certamente di Marco Giallini, che incarna come meglio non si potrebbe il ruvido poliziotto trasferito da Roma ad Aosta per motivi disciplinari. Ed ora è lo stesso Giallini ora a sollevare pesanti dubbi sulla decisione di traslocare la quinta e inedita stagione della serie da Rai2 a Rai1. «Non la trovo una scelta giusta è sempre stata una serie trasgressiva e non so quanto possa piacere al pubblico di quella rete», ha spiegato l'attore, ospite del Festival di Taormina. Poi, coerente con il suo stile diretto e senza filtri, ha aggiunto un passaggio che avrà fatto storcere il naso ai vertici della direzione di Rai Fiction: «E poi Rai1 non la vedo mai, le cose che fanno non mi fanno impazzire». Ma il dado è tratto, indietro non si torna dunque all'attore non resta che farsene una ragione. Però Giallini insiste: «È la serie più seguita di sempre dai giovani diplomati e laureati, ma ho fiducia che alla fine, come è già accaduto, i ragazzi mi continueranno a seguire in piattaforma».

Cos'accadrà in Rocco Schiavone 5

Parole di fuoco, che si sommano ad altre critiche pesanti, quelle di Antonio Manzini che qualche settimana fa aveva duramente criticato i piani di produzione imposti dalla Rai. «Schiavone, lo dico con orgoglio, è un prodotto venduto in 14 paesi, anche in Giappone. È il prodotto Rai più venduto della storia. Quindi non si può pretendere di avere questo gioiello di sceneggiato con soltanto quattro settimane di lavorazione», aveva spiegato lo scrittore. I quattro episodi della quinta stagione andranno in onda nel 2023 e vedranno Schiavone tornare ai propri compiti di vicequestore di Aosta e fare i conti con un profondo senso di vuoto e di solitudine (che condivide con il fantasma della moglie Marina), causato dal colpo di pistola sparato per errore dall’agente D’Intino. Con il trasferimento di Gabriele e Cecilia a Milano, Rocco perderà anche ogni legame affettivo anche perché il rapporto con Sandra non prende il volo e di Sebastiano nessuno sa più nulla. Persino il suo fiuto nelle indagini inizia a vacillare, tanto da indurlo a compiere uno sbaglio, il primo della sua carriera. Sarà il ritorno di Baiocchi e dei fantasmi del passato a fargli tremare ulteriormente la terra sotto i suoi piedi: niente è come credeva che fosse e tutto ciò che lo legava alla sua vita romana sembra sgretolarsi. Ormai Rocco è costretto ad arrendersi alla realtà aostana tanto detestata, ma che forse rappresenta il suo unico vero rifugio sicuro.


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