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Rifugiati: chi è Filippo Grandi, l'italiano che guiderà l'Unhcr

La crisi dell'immigrazione nel mondo diventa a guida italiana. Una lunga carriera all'interno delle Nazioni Unite, 58 anni, milanese, Filippo Grandi sarà il nuovo capo dell'Unchr, l'agenzia dello'Onu che si occupa dei rifugiati. L'Assemblea Generale deve dare il suo imprimatur dopo che il Segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, ne ha raccomandato il nome, scelto all'interno di un ristretto pool che includeva l'ex ministro degli esteri danese, Helle Thorning-Schmidt.

I campi profughi dell'Unhcr

EPA/ULAS YUNUS TOSUN
Un campo per i rifugiati siriani in Turchia (UNHCR)

I campi profughi dell'Unhcr

Christopher Furlong /Getty Images
Una scarpa e un telo dell' UNHCR. Roszke, Ungheria, 14 settembre 2015

I campi profughi dell'Unhcr

Christopher Furlong /Getty Images
Una coperta dell'UNHCR. Roszke, Ungheria, 14 settembre 2015

I campi profughi dell'Unhcr

EPA/BILAWAL ARBAB

8 novembre 2012. Un bambino afghano rifugiato si prepara a ripartire per l'Afghanistan presso il centro di registrazione del Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) di Chamkani, alla periferia di Peshawar, in Pakistan. In base ad un programma di rimpatrio volontario dell'UNHCR, iniziato nel marzo 2002, circa 3,7 milioni di afghani sono tornati a casa dal Pakistan, dove ancora oggi si trovano però più di 1,7 milioni di profughi.


I campi profughi dell'Unhcr

© Lynsey Addario / Getty Images Reportage pour le New York Times
Campo rifugiati di Zaatari, Giordania, 16 settembre 2013. Una famiglia siriana di registra presso l'Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) il giorno dopo aver raggiunto la Giordania.

I campi profughi dell'Unhcr

Andrew McConnell/UNHCR via Getty Images
25 gennaio 2015 Angelina Jolievisita i rifugiati in un campo profughi dell'Unhcr. )

I campi profughi dell'Unhcr

SIA KAMBOU/AFP/Getty Images
26 gennaio 2015. Due giovani ragazze musulmane accolte nel campo profughi dell'Agenzia per i Rifugiati delle Nazioni Unite (UNHCR) a Baga Sola, nei pressi del lago Ciad, al confine tra Ciad, Nigeria, Niger e Camerun. Dall'inizio del mese di gennaio più di 14.000 persone sono fuggite in Ciad attraverso il confine nigeriano per sfuggire agli attacchi sanguinosi di gruppo islamista di Boko Haram.

I campi profughi dell'Unhcr

EPA/SOHAIL SHAHZAD

20 giugno 2014. Rifugiati afghani in attesa di essere curati da un medico pakistano presso una postazione sanitaria organizzato dall'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato a Islamabad, in Pakistan. Nell'ambito di un programma di rimpatrio volontario dell'UNHCR iniziato nel marzo 2002, milioni di afghani sono tornati a casa, ma 1,7 milioni di loro si trovano ancora in Pakistan, per la maggior parte da decenni.


I campi profughi dell'Unhcr

EPA/JAMAL NASRALLAH

25 marzo 2014. Operai giordani impegnati a costruire case delle baracche che diano accoglienza ai profughi siriani presso il nuovo campo profughi di Azraq, in Giordania, a circa 100 km da Amman. Secondo il Rappresentante dell'UNHCR in Giordania, Andrew Harper, il campo verrà aperto entro la fine di aprile . Sarà il terzo campo ufficiale per rifugiati siriani nel Regno e si prevede che ospiterà circa 3.000 siriani.


I campi profughi dell'Unhcr

EPA/S. SABAWOON

18 dicembre 2013. Bambini afghani fuori da un rifugio temporaneo per sfollati alla periferia di Kabul, in Afghanistan. Decine di famiglie vivono in rifugi temporanei anche nel corso dei rigidi inverni; la maggior parte di loro dipende dalla distribuzione di aiuti dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR).


I campi profughi dell'Unhcr

Marco Gualazzini – Getty Images Grants for Editorial Recipient 2013

Goma, Kivu settentrionale, Repubblica democratica del Congo, 20 ottobre 2012. Il campo rifugiati di Kanyaruchinya, coordinato dall'UNHCR. 


I campi profughi dell'Unhcr

Marco Gualazzini – Getty Images Grants for Editorial Recipient 2013

Goma, Kivu settentrionale, Repubblica democratica del Congo, 26 ottobre 2012. Il campo rifugiati di Kanyaruchinya, coordinato dall'UNHCR. Sullo sfondo, il vulcano Nyiragongo.


I campi profughi dell'Unhcr

Marco Gualazzini – Getty Images Grants for Editorial Recipient 2013

Goma, Kivu settentrionale, Repubblica democratica del Congo, 20 ottobre 2012. Il campo rifugiati di Kanyaruchinya, coordinato dall'UNHCR. 


I campi profughi dell'Unhcr

SHAH MARAI/AFP/Getty Images

27 dicembre 2012. Bambini afghani sfollati dalla provincia di Helmand in attesa di ricevere rifornimenti invernali dall'UNHCR presso il campo profughi Charhi Qambar, alla periferia di Kabul.


I campi profughi dell'Unhcr

Christopher Furlong /Getty Images
Una coperta UNHCR. Roszke, Ungheria, 14 settembre 2015

Trent'anni di impegno nella cooperazione internazionale, 27 dei quali come funzionario delle Nazioni Unite, Grandi è stato fino all'anno scorso commissario dell'Unrwa, l'agenzia che si occupa di assistere i profughi palestinesi. La sua lunga carriera lo ha portata concentrarsi sui temi dei rifugiati e sulle operazioni umanitarie: il lato umano di tutti i più grandi conflitti degli ultimi tre decenni. Grandi raccoglierà il testimone dell'ex premier portoghese Antonio Guterres alla guida di Unhcr - uno staff di 10 mila persone al lavoro in 123 Paesi e all'attivo due premi Nobel nel 1954 nel 1981 - in un momento cruciale nei 65 anni di vita dell'agenzia.

Ci sono circa 60 milioni di profughi nel mondo che includono 40 milioni di sfollati all'interno dei confini della loro patria e cinque milioni di palestinesi che fanno capo a una altra agenzia, l'Unrwa, UN Relief and Works Agency, di cui l'italiano è stato a capo fino al 2014. È una crisi che ha uno dei suoi epicentri nel Mediterraneo e che, per quel che riguarda il contrasto ai trafficanti di persone, i cosiddetti scafisti, vede l'Italia al comando della missione europea EuNavFor Med (Sofia).

Negli anni all'Unrwa da vice commissario e poi come numero uno, Grandi ha fatto fronte a crisi importanti come la guerra del 2006 in Libano, la distruzione del campo di Nahr el-Bared nel 2007, il conflitto a Gaza del 2009 e la guerra civile in Siria, dove si trovavano 550 mila profughi palestinesi sotto l'ombrello dell'Unrwa. Tutto è cominciato nel 1984: dopo la laurea alla Statale e il servizio civile con Amnesty International, Filippo Grandi era partito volontario con il Catholic Relief Service, per aiutare i profughi cambogiani nella Thailandia nord orientale: esperienza che segnò l'inizio dell'impegno di una vita.

All'Unhcr Grandi ha lavorato dal 1988 al 2004 sia al quartier generale di Ginevra come capo di gabinetto degli alti commissari Lubbers e Ogata che sul campo in Paesi come il Sudan (nel Gedaref), Iraq dopo la prima guerra del Golfo, Afghanistan e nella regione dei Grandi Laghi in Africa Centrale. In Afghanistan è stato capo missione Unhcr per quattro anni, poi nominato rappresentante speciale del segretario generale per la supervisione delle presidenziali del 2004 e il voto parlamentare l'anno successivo. Nell'ottobre 2005 si era trasferito in Medioriente come vice Commissario generale dell'Unrwa, agenzia di cui nel 2010 ha preso il timone. Otto dei precedenti alti commissari per i profughi sono stati europei: i non europei erano la giapponese Sadako Ogata (1990-2000), ed è stata l'unica donna, e l'iraniano Sadruddin Aga Khan, dal 1965 al 1977. (ANSA)

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