Musica
November 22 2017
Il 21 settembre del 2011 i R.E.M., una delle indie-rock band più influenti del panorama mondiale con 85 milioni di dischi venduti, hanno messo la parola fine alla propria carriera, iniziata nel 1980 fa ad Athens, in Georgia.
I R.E.M., acronimo di “Rapid Eye Movement”, hanno al loro attivo ben quindici album in studio, dall’esordio con Chronic Town del 1982, passando per gli album di maggior successo Out Of Time del 1991 e Automatic for the people del 1992, fino ad arrivare agli ultimi (e spesso sottovalutati) Accelerate del 2008 e Collapse Into Now del 2011.
La band capitanata dal carismatico Michael Stipe si è conosciuta fortuitamente grazie a una ragazza, Kathleen O’Brien, l’ex fidanzata di Peter Buck (il chitarrista dei R.E.M.) che per un periodo è uscita con Bill Berry, il futuro batterista del gruppo di Athens. La band cercava un cantante e un chitarrista e Kathleen conosceva Peter e Michael come sezione ritmica, mettendo così in contatto i quattro membri della line up definitiva.
Mike Mills, multistrumentista e principale compositore dei brani del gruppo, ha spiegato nel 2014 a Luca Valtrota de "La Repubblica" perché hanno deciso di sciogliersi: “Per diverse ragioni. La prima era che il contratto con la Warner (da 80 milioni di dollari, il più alto della storia fino a quel momento n.d.r.) era finito e avremmo dovuto ragionare su cosa fare e, francamente, non ne avevamo voglia.
La seconda ragione è che il music business come noi lo conoscevamo è morto. Tutto sta cambiando e a noi non è che il nuovo faccia impazzire.
La terza è che volevamo essere la prima band della storia a sciogliersi perché voleva farlo e non perché ci eravamo costretti. Volevamo essere in controllo della cosa: stringerci la mano e continuare a essere amici”.
Alla luce dello scioglimento e della volontà più volte ribadita dai membri della band di non tornare insieme, assume un grande interesse la ripubblicazione, in occasione dai 25 anni dall’uscita, dell’album Automatic for the People, 18 milioni di copie vendute, contenente le hit Everybody Hurts, Man on the Moon e Drive, uscito originariamente nei negozi il 5 ottobre del 1992.
Automatic For The People, titolo ispirato dallo slogan di un ristorante soul food di Athens, è quasi un greatest hits, ma soprattutto l’istantanea fedele di un’America in bianco e nero, come gli scatti di Anton Corbijn inseriti nel booklet dell’album.
La nostalgia, il dolore, la memoria e la morte sono tratteggiate mirabilmente in ballad oscure, ma con arrangiamenti scintillanti, a partire dal memorabile incipit di Drive, passando per la dolceamara Everybody Hurts ( “Non lasciatevi andare/se vi sembra di essere soli, no, non lo siete”), l’indignazione politica di Ignoreland, la suggestiva Man on the moon sulla storia del comico Andy Kaufman che ha ispirato e musicato l'indimenticabile interpretazione di Jim Carrey nell'eponimo film, fino alla chiusura “liquida” di Nightswimming e Find the River.
La nuova edizione di Automatic For The People, pubblicata il 10 novembre, contiene quattro dischi: l'album originale rimasterizzato, il Live At The 40 Watt Club, un disco con 20 demo (alcune versioni alternative dei brani di Automatic for the People, oltre a brani mai pubblicati ufficialmente come Mike’s Pop Song) e, per la gioia degli audiofili, un disco in Blu-ray con un nuovo mix in Dolby Atmos e alcuni video dell’epoca.
Di grande interesse anche il libro con le foto inedite di Anton Corbjin e Melodie McDaniel.
Il produttore originale Scott Litt e l’ingegnere del suono Cliff Norrell sostengono che, grazie alle tecnologie utilizzare finora solo per i film, l’esperienza d’ascolto tridimensionale sarà sbalorditiva.
Grazie al progresso tecnologico, il bianco e nero di Automatic for the people, a 25 anni dalla sua pubblicazione, ha trovato nuovi e inaspettati colori.
Disco 1 – Automatic For The People
Disco 2 – Live At The 40 Watt Club
Disco 3 – Automatic For The People Demo
Disco 4 – Automatic For The People Blu-Ray