Qatar: vince Rossi, si fa grande la Ducati

Non capitava dal 24 settembre del 2006, quando sulla pista giapponese di Motegi la MotoGp mise in fila tre piloti italiani nelle prime tre posizioni. Allora furono, nell'ordine, Capirossi, Rossi e Melandri. Ducati, Yamaha e Honda in fila, una dietro l'altra. A Losail, sede della prima gara dell'anno, è invece andata così: Rossi primo, Dovizioso secondo, Iannone terzo. Podio tricolore nella classe che ormai da anni parla spagnolo. Fa festa il popolo giallo di Rossi e torna a fare la voce grossa la Ducati: una giornata indimenticabile per gli appassionati di motociclismo di casa nostra. Lorenzo finisce quarto. Dietro le Honda, con Marquez che chiude al quinto posto e Pedrosa al sesto. 

Le foto del trionfo del Dottore

KARIM JAAAFAR/AFP

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Il podio tutto italiano del Gran premio del Qatar 2015. Rossi (primo), tra Dovizioso (secondo) e Iannone (terzo)

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Il duello tra Rossi e Dovizioso

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Il duello con Iannone

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Mirco Lazzari gp/Getty Images Sport

Ducati da 10 e lode

Vince Rossi, non perde Dovizioso, anzi, la Ducati, che è riuscita nel mezzo miracolo di mettere in pista una Desmosedici completamente rivoluzionata nella forma e nei contenuti. Finalmente, competitiva. Veloce, equilibrata, sensibile alla guida dei due Andrea di Borgo Panigale. Sotto il podio, Gigi Dall'Igna, il responsabile del reparto corse della Ducati, il primo e vero autore di una storia ancora tutta da scrivere, è felice a metà: "Non nascondo che siamo un po' delusi. Eravamo lì, speravamo di potercela fare". E' un mondo nuovo. Per Rossi, per la Ducati, per Iannone, al primo podio della sua carriera. Insomma, per l'Italia delle due ruote, che torna a gridare forte nella MotoGp dopo anni di fulmini e silenzi.

Bye bye previsioni

Si diceva, Honda ancora davanti a tutti, perché quando il signor Marquez, mister fenomeno, si fa prendere dall'entusiasmo non ce n'è per nessuno. Il warm up aveva dimostrato che la teoria funzionava. Insomma, Marquez era l'uomo da battere ancora una volta. Prendere o lasciare. Anche se la Ducati, la grande sorpresa delle ultime settimane, era lì, a uno sbuffo, pronta ad approfittare di qualsiasi spiffero. E La pole di Andrea Dovizioso chiudeva il cerchio. Le Yamaha? Un passo, forse due, più dietro. Con Jorge Lorenzo, che faceva fatica a tenere a bada la posteriore della sua M1. Sesto posto sulla griglia di partenza, non il massimo. Valentino Rossi scalciava tra i mugugni, perché qualcosa non tornava come avrebbe potuto. Ottavo tempo in qualifica. Secondo nel warm up. Un segnale.

La partenza: Rossi e Marquez non decollano

Comincia la gara e inizia la festa. Meglio, non subito. Perché Rossi parte male, imbottigliato nel gruppone, così è se gli pare. Va però decisamente peggio a Marquez, che prende un paio di carenate dagli avversari che gli stavano vicino ed è costretto a riprendere la corsa dall'ultima posizione. Il primo colpo di scena da non credere. Il campione del mondo in carica che pronti e via e fa harakiri, eccola la prima notizia della stagione. Davanti, partono benissimo le due Ducati e Lorenzo, che capisce da subito di poter spingere forte e si traveste da lepre. Lui a guidare, tutti gli altri dietro. A provare a prenderlo.

Il terzetto saluta il Dottore

Per 8 giri a Losail sfila il terzetto. Lorenzo, Dovizioso e Iannone. Uno incollato all'altro, nell'attesa dello spiraglio giusto. Nel frattempo, dalle retrovie Rossi e Marquez suonano la carica. E quando a 17 turni dal traguardo il Dottore piazza il tempo record si capisce che tutto può ancora succedere. Il pilota Yamaha mette prima nel mirino Iannone e lo centra. Fuori uno. Quindi, sposta l'attenzione sul compagno di squadra. Fuori due. Poi, è puro spettacolo. Perché Rossi e Dovizioso si prendono a braccetto e iniziano il valzer dei sorpassi da far saltare le coronarie di chi segue da casa. E' una battaglia aperta a ogni risultato, ad armi pari. Splendida, meravigliosa, coinvolgente e appassionante. La spunta Valentino, anni 36, infinito come sempre, roba da non trovare più gli aggettivi per descrivere le sue imprese. Un iperbole tira l'altra e si apre la porta alla retorica. "E' la mia gara più bella", dirà a fine gara con un sorriso grande così. Non sbaglia.

La classifica finale del Gran premio del Qatar
(prime dieci posizioni)

1° Rossi (Yamaha), 2° Dovizioso (Ducati), 3° Iannone (Ducati), 4° Lorenzo (Yamaha), 5° Marquez (Honda), 6° Pedrosa (Honda), 7° Crutchlow (Honda), 8° Smith (Yamaha), 9° Pol Espargaro (Yamaha), 10° Hernandez (Ducati).

La classifica piloti del mondiale
(prime dieci posizioni)

1° Rossi, 25 punti; 2° Dovizioso, 20; 3° Iannone, 16; 4° Lorenzo, 13; 5° Marquez, 11; 6° Pedrosa, 10; 7° Crutchlow, 9; 8° Smith, 9° Pol Espargaro, 7; 10° Hernandez, 6.

Prossima gara in calendario il 12 aprile ad Austin, in Texas.

Le qualifiche

La guida al campionato 2015

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