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Profughi, come aiutarli oggi con Uber

Diciamo spesso di voler far qualcosa per aiutare gli altri, ma non abbiamo il tempo o troviamo altre scuse (ottime o almeno ragionevoli ai nostri occhi) per lasciar perdere. Oggi, a Roma e Milano, basta usare una app dello smartphone per un compiere un primo passo, dal portone di casa.

L’app è quella di Uber: anziché chiamare un autista per raggiungere una destinazione, potremo consegnargli abiti, scarpe, biancheria intima, zaini. Saranno donati alla Croce Rossa, partner dell’iniziativa, che a sua volta li destinerà ai profughi. Niente denaro dunque, ma beni per loro fondamentali, per noi superflui o comunque presenti in abbondanza nei nostri armadi.

Uber

L’iniziativa ha un nome, UberGiving, e al momento sarà attiva oggi, mercoledì 9 settembre, dalle 10 fino alle 18. Basterà scorrere il cursore in basso sulla voce «Giving», richiedere un’auto. La prima disponibile nei dintorni arriverà a domicilio a titolo gratuito, preleverà le nostre donazioni, si farà carico di portarle al centro della Croce Rossa più vicino. Uber, che ha attivato l’operazione in 20 città di 11 Paesi europei, consiglia di inserire tutto in una borsa, per rendere più facile il processo di raccolta.

Tra i beni accettati ci sono: spazzolini; dentrifici; shampoo; bagnoschiuma; sapone; giacconi nuovi; vestiti nuovi sia per uomo che per donna taglia 42-46; ciabatte e scarpe sportive da donna numero 36-38; ciabatte e scarpe sportive uomo numero 40-44; borse e zaini; biancheria intima nuova; lamette e schiume da barba; detersivi per lavare i vestiti; asciugamani nuovi.

Per tutti i dettagli è possibile consultare questa pagina per Milano e quest’altra per Roma.

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