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Praljak come Goering: il suicidio con il veleno dei criminali di guerra

Si oppongono alla condanna del tribunale, al giudizio implacabile della storia e a questi preferiscono una morte plateale. Così si tolgono la vita con un gesto di protesta. Lo ha fatto Slobodan Praljak, comandante delle forze croato-bosniache nella guerra del 1992-95, che il 29 novembre davanti alla conferma in appello della condanna da parte del tribunale dell’Ajaha bevuto del veleno, lo ha fatto nel 1946, dopo la sentenza, Hermann Goering, il principale ideatore dell’Olocausto che impartì per conto di Hitler l’ordine di preparare la soluzione finale degli ebrei. Questi, condannato all’impiccagione per crimini di guerra contro l’umanità dopo il rifiuto da parte del Tribunale di Norimberga alla richiesta di essere fucilato in quanto ufficiale si suicida con del cianuro. Chi ha fornito loro il veleno, invece, resta un mistero.


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29 novembre 2017 - Slobodan Praljak, comandante delle forze croato-bosniache, mentre beve il veleno davanti ai giudici dell'Aja
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29 novembre 2017 - Slobodan Praljak, comandante delle forze croato-bosniache nella guerra del 1992-95, suicidatosi davanti ai giudici dell'Aia dopo la lettura della sentenza che lo condannava a 20 anni
TOPSHOT - This videograb taken from live footage of the International Criminal Court, shows Croatian former general Slobodan Praljak swallowing what is believed to be poison, during his judgement at the UN war crimes court to protest the upholding of a 20-year jail term. Former Bosnian Croat military leader Slobodan Praljak was alive and being treated by medics. / AFP PHOTO / International Criminal Tribunal for the former Yugoslavia AND AFP PHOTO / - / RESTRICTED TO EDITORIAL USE - MANDATORY CREDIT "AFP PHOTO / ICTY" - NO MARKETING NO ADVERTISING CAMPAIGNS - DISTRIBUTED AS A SERVICE TO CLIENTS (Photo credit should read -/AFP/Getty Images)
29 novembre 2017 - Slobodan Praljak, comandante delle forze croato-bosniache, mentre beve il veleno davanti ai giudici dell'Aja dopo la sua condanna
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29 maggio 2013 - Slobodan Praljak, comandante delle forze croato-bosniache condannato a 20 anni
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29 maggio 2013 - Slobodan Praljak, comandante delle forze croato-bosniache, mentre beve il veleno davanti ai giudici dell'Aja dopo la sua condanna

Chi era Slobodan Praljak

Slobodan Praljak, 72 anni, era una delle sei cariche più importanti tra i vertici militari e politici croato-bosniaci ad esser stato condannato in primo grado nel 2013 per crimini contro l’umanità e crimini di guerra, in particolare si era macchiato di stupro e omicidio di musulmani bosniaci.

Intermediario tra Zagabria e Herzeg-Bosnia, era stato processato e condannato per gli ordini impartiti durante la guerra quando ricopriva i ruoli di ufficiale del Ministero della Difesa croato e, allo stesso tempo, di comandante dell'Esercito dell'Herzeg-Bosnia. In quanto capo delle operazioni dell'Hvo nella zona di Mostar, era stato riconosciuto dal tribunale dell’Aja come il principale responsabile della distruzione dello Stari Most, l’antico ponte ottomano il cui crollo fu l’apice della guerra.

Estradato, nell’aprile del 2004, assieme ad altri cinque comandanti croati era già stato condannato in primo grado nel 2013. Poi il 29 novembre 2017 l’appello e la conferma dei 20 anni. Così Praljak dopo aver urlato: "Non sono un criminale di guerra e con sdegno respingo la sentenza", ha bevuto subito del veleno da una bottiglietta estratta dalla tasca per poi morire in ospedale di lì a poco.


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1935 - Hermann Goering, l'uomo che doveva succedere a Hitler
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14 maggio 1945 - Il nazista Hermann Goering (1893 - 1946) davanti a un campo di concentramento di Augusta, Germania
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21 novembre 1945 - Hermann Goering davanti ai giudici del Tribunale di Norimberga
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24 ottobre 1946 - il criminale nazista Hermann Goering morto in cella per suicidio

Chi era Hermann Goering

Uno dei protagonisti principali del nazismo è Hermann Goering. Membro influente dell'alta società tedesca, nel 1921 si iscrive allo NSDAP, il Partito Nazionalsocialista. Ma la vera ascesa avviene dopo il ‘23 quando diventa Presidente del Reichstag, Capo della Gestapo, la potente polizia segreta dello stato, fino a comandante supremo della Luftwaffe, l'aviazione  da guerra, oltre che responsabile del piano per la rinascita economica del III Reich.

Finita la guerra e catturato quello che colpisce di più di Goering è il suo atteggiamento sprezzante durante tutto il processo a suo carico. Come quello tenuto di fronte alla morte. Al veleno ricorre in extremis dopo sentenza pronunciata a Norimberga e dopo aver detto al direttore del carcere: "Non dimenticate che avete a che fare con figure storiche".

Condannato all'impiccagione, insieme a Ribbentrop, Keitel, Jodl, Kaltenbrunner e diversi altri nella notte del 16 ottobre Goering viene trovato agonizzante in cella, dove morirà poco dopo per ingestione di cianuro.

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