Archeologia a Londra: ma quanto è global l'arte sepolta di Pompei

di Giorgio Ieranò

1 - Danzando con Dioniso

Il cantiere degli scavi nelle città pompeiane non si è ancora chiuso. È stato scoperto solo nel 2009 un rilievo di marmo che decorava le pareti di una casa e rappresenta il dio Dioniso con il suo seguito di menadi danzanti e fedeli invasati. Era incassato in una nicchia dentro una parete affrescata. Il calco del rilievo è stato posto davanti alla biglietteria di Ercolano, l’originale sarà a Londra.

2 - La vita e la morte

Le città del Vesuvio furono (e sono) un antidoto alla monumentalizzazione dell’antico. Il contrario della romanità tutta marmi e splendori. Irrigidite nell’attimo della distruzione, con tutti i reperti di uso comune, Pompei ed Ercolano fotografano la vita quotidiana. La culla di legno, in cui furono trovate tracce carbonizzate della copertina e del corpo del neonato, racconta la vita e la morte al tempo stesso.

3 - Vietato ai minori

Fu Alexandre Dumas, l’autore dei «Tre moschettieri», nominato da Giuseppe Garibaldi sovrintendente dei musei napoletani, a esigere che, in nome della libertà, i reperti pornografici pompeiani venissero esposti al pubblico. Il Regno d’Italia rimise le mutande a quegli oggetti scabrosi: solo dal 2000 il Gabinetto segreto è nuovamente accessibile. E anche a Londra il dio Pan che s’accoppia con la capretta sarà pudicamente vietato ai minori di 14 anni.

4 - Cave canem

Tutti conoscono il mosaico del «Cave canem». Pochi invece sanno che fine ha fatto quel cane da guardia effigiato mentre si protende, con tutta la sua catena, a difendere la domus del padrone. Ebbene, in quella stessa domus, la Casa di Orfeo, è stata trovata l’impronta di un cane ancora legato al palo, attorcigliato nell’incavo della sua morte. Ne è stato fatto un calco che sarà esposto a Londra, accanto all’immagine del cane da vivo.

5- - Orgoglio delle lettere

L’arte della pittura, su tela e su cavalletto, aveva una grande tradizione nell’antichità. A noi però restano solo i dipinti sui muri o sui vasi. Non sempre sono capolavori, ma talvolta sono suggestivi come il «Ritratto di un fornaio e di sua moglie», uno dei tanti reperti celebri che saranno a Londra: gli strumenti di scrittura che la coppia impugna raccontano l’orgoglio di chi si vanta di essere alfabetizzato.

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