Le notizie 'pazze' della settimana

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Guidava un carro funebre ma non aveva la patente. Un uomo di 30 anni di Napoli deve aver pensato che di “guai più grossi, in caso di incidente, non poteva arrecarne”, così ha deciso di mettersi alla guida del carro funebre  di una ditta di pompe funebri partenopea. Ma qualcosa è andato storto proprio mentre stava per raggiungere la chiesa per l'ultimo saluto. Feretro “carico”, il becchino, è stato fermato per un controllo da una pattuglia della Polizia stradale:“Documenti e patente!”. L’uomo tira fuori la carta d’identità ma dichiara di aver lasciato a casa la patente. Pochi istanti e la bugia viene scoperta. Il carro funebre viene “sequestrato”, l’autista denunciato e il morto “congelato” fino all’arrivo di un altro becchino ma questa volta munito di patente. Intanto i parenti e il parroco, ovviamente preoccupati nel non vedere arrivare il proprio caro, hanno dovuto aspettare sulla soglia della chiesa per oltre un’ora


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Una moglie gelosa? E’ impossibile da fermare. Figurarsi poi se sono in gruppo. Ad Ostia un gruppo nutrito di moglie insospettite dagli atteggiamenti ambigui dei propri mariti e soprattutto dalle spese folli ed ingiustificate, hanno deciso di pedinarli. Ma gli appostamenti sono durati davvero poco. Tutti i loro consorti si davano appuntamento in una casa di squillo cinesi. Così, una volta fatta la scoperta hanno iniziato la loro battaglia a colpi di telefonate al 112 per cercare di debellare l’organizzazione orientale che aveva irretito i loro mariti.  I militari per settimane sono stati tempestati dalle segnalazioni spesso anonime delle 'comari imbufalite perche' - dicevano - i loro mariti "buttavano lì dentro tutti i loro soldi".  Infatti, dopo il massaggio, per i loro consorti era consuetudine chiedere per  50 o  70 euro, gli adorati “extra”. Come nella celebre canzone di De Andre', i carabinieri  del Nucleo Operativo della Compagnia di Ostia hanno fatto il blitz sorprendendo i mariti in dolce compagnia delle massaggiatrici del centro benessere made in China. Le prostitute sono state denunciate, il centro benessere chiuso e i soldi sequestrati...tra gli applausi delle mogli tradite.


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Mangia un serpente al giorno ormai da ben 28 anni. Succede a New Delhi. Un muratore indiano intenzionato ad entrare nel libro dei Guinness dei primati ha iniziato a mangiare rettili all'età di sette anni e non ha paura neppure di quelli velenosi. Che mangia rigorosamente crudi. "Il sangue del serpente ha il sapore del latte appena munto", ha dichiarato al quotidiano Mail Today di New Delhi. Poi ha precisato: “Mi entusiasma l'idea di avvicinarmi ad un serpente, acchiapparlo e mangiarlo immediatamente. I miei pasti non sono completi senza uno di questi rettili”. Il muratore ha poi deciso di farsi rinchiudere in recinto per 40 giorni con soli serpenti velenosi pur di raggiungere il suo obiettivo. “Quando avevo 7 anni fui attaccato da un serpente che uccisi e mangiai dalla rabbia”, ha continuato raccontando come è nata la sua passione per i rettili "sicuramente finora ne avrò mangiati oltre 4.000”. Buon appetito…


Ansa- MIda

Attenzione all'alimentazione se la vostra squadra del cuore dovesse malauguratamente perdere. Secondo uno studio francese infatti, per i tifosi la sconfitta del proprio team coincide con un maggior consumo di cibi poco sani, a base di zuccheri e grassi. I ricercatori della Insead Business School di Fontainebleau hanno dimostrato scientificamente  che come per la guida e per gli attacchi di cuore, la perdita della squadra del cuore influenza negativamente l'alimentazione nel giorno successivo alle partite, solitamente il lunedì.Analizzando il modo di mangiare di tifosi di due città diverse all'indomani delle partite della National Football League, la lega professionistica di football americano, e' emerso infatti che coloro che tifavano per una squadra perdente aumentavano il consumo di grassi e zuccheri del 16%, mentre la percentuale scendeva al 9% nel caso dei tifosi di squadre vincenti. La tendenza a mangiare peggio in caso di sconfitta del proprio team e' stata confermata anche da dati francesi: ai tifosi veniva chiesto in questo caso di scrivere una diario sul giorno successivo  alla perdita o vittoria della propria squadra, e ciò che e' stato rilevato e' chi aveva visto il proprio team sconfitto riferiva di aver mangiato patatine, caramelle, dolci, mostrando di non preferire cibi sani come uva e pomodori,che invece erano la scelta dei tifosi del team vincente. Più la sconfitta o la vittoria si verificavano negli ultimi minuti della partita e con una squadra di pari livello, più la tendenza a mangiare male o in maniera sana risultava marcata.


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