National Geographic Photo Contest 2013: le foto vincitrici

Cecile Baudier/National Geographic Photo Contest

La foto vincitrice nella categoria Persone, della danese Cecile Baudier: il ritratto di due gemelli identici, di nome Nils e Emil, 15 anni, a Fyn, in Danimarca. Lo scatto fa parte di una serie dal titolo "Insieme, da soli" dedicata a coppie di persone con forti legami, che si pensano più come "noi" che come "io".


Adam Tan/National Geographic Photo Contest

La foto vincitrice nella Categoria Places, scattata a Selangor, in Malesia, da Adam Tan. Si intitola "Long Road to Daybreak" (letteralmente, "Lunga strada verso l'aurora"), ritrae una madre che in un mattino nebbioso trasporta il figlio dentro a una cesta, ed è stata scattata a Laocheng (che in cinese significa Vecchia città), una località che sarà presto completamente trasformata dell'inarrestabile crescita economica della Cina. 


Yosuke Kashiwakura/National Geographic Photo Contest

Menzione d'onore a Yosuke Kashiwakura per la foto "Crows Nest", nella categoria Nature.

I corvi che vivono a Tokyo, dove gli alberi sono pochi e i rami con cui intrecciare i nidi scarseggiano, si sono abituati a costruirli usando gli attaccapanni di metallo delle lavanderie, "rubati" agli abitanti dei palazzi circostanti, e attentamente assemblati in oggetti che niente hanno da invidiare a un'opera d'arte in tema di riciclo. 


Stephen De Lisle/National Geographic Photo Contest

Menzione d'onore a Stephen De Lisle nella Categoria Natura per la foto "Canadian Winter", che ritrae un rinoceronte indiano "lontano da casa", bloccato all'interno del suo recinto allo zoo di Toronto.


Réka Zsirmon/National Geographic Photo Contest

Menzione d'onore a Réka Zsirmon nella Categoria Natura, per la foto Flying Egrets, che immortala uno stormo di aironi bianchi maggiori (Ardea alba) sulle acque del fiume Danubio in Ungheria. 


Andrew Lever/National Geographic Photo Contest

Menzione d'onore a Andrew Lever nella Categoria Luoghi per la foto "Cows And Kites": mucche sdraiate sulla spiaggia con 35° C.  


Julie Fletcher/National Geographic Photo Contest

Menzione d'onore a Julie Fletcher nella Categoria Luoghi Places, per la foto dal titolo "Graveyard" (Cimitero), che immortala una tempesta, inseguita per diverse centinaia di chilometri a fare da sfondo a una superficie d'acqua dai colori particolarissimi: un fenomeno naturale causato dall'attività elettromagnetica dei lampi che la colpiscono.


Menzione d'onore a Bisig Maurin nella Categoria People, per la foto "Arabic in Gambia", il ritratto di una di ragazza di nome Arabic a Bajakunda, in Gambia. Nata a New York, Arabic è andata a scuola ed è cresciuta nel Bronx, ma quando aveva 13 anni il padre, che voleva far rispettare alla ragazza le tradizioni africane, ha deciso di rimandarla nel loro villaggio d'origine, dove manca l'elettricità e la città più vicina è a due ore di autobus. Lavora ogni giorno dalla mattina alla sera e non ha chance di lasciare il piccolo villaggio del Gambia dove è l'unica ad avere un passaporto USA. 


Cecile Baudier/National Geographic Photo Contest

Menzione d'onore a Cecile Baudier nella Categoria Paople (in cui ha anche vinto) per la foto "Ida", il ritratto di una bambina di 7 anni che da un anno è migrata con la madre in Danimarca, e da allora fa parte della minoranza groenlandese nel Paese. La serie di cui questa immagina fa parte vuole contrastare i pregiudizi e la diffidenza da cui questa minoranza è circondata.


Michele De Punzio/National Geographic Photo Contest

Menzione d'onore all'italiano Michele De Punzio nella Categoria People per la foto dal titolo "La mia ragazza nella sua macchina a uno stop".


Biraj/National Geographic Photo Contest

Menzione d'onore a Andrew Biraj nella Categoria People per la foto "Life Along The Polluted River" (Vita lungo il fiume inquinato), che ritrae un bambino con dei palloncini lungo il fiume Buriganga a Dhaka, in Bangladesh.


Aurélie Geurts /National Geographic Photo Contest

Menzione d'onore a Aurélie Geurts nella Categoria People per "Laurentiu", il bambino protagonista di una serie dal titolo "Frumoasa" (che in rumeno significa Bellezza) dedicato a lui e alla sua famiglia povera, che vivono in baracche accanto alla stazione di Gand Dampoort, nei Paesi Bassi. 


Il fotografo Paul Souders  di Carlisle, in Pennsylvania, classe 1961, ha vinto il Grand Prize del National Geographic Photo Contest 2013 , il premio principale del concorso organizzato annualmente dalla celebre rivista scientifica. Con The Ice Bear, la foto di un orso polare del Manitoba tra i ghiacci in discioglimento nella Baia di Hudson, sulla costa nord-orientale del Canada, Souders si è aggiudicato 10.000 dollari e la partecipazione a un seminario di fotografia che si svolgerà il mese prossimo nel quartier generale del National Geographic a Washington. Vincitrice assoluta, la foto dell'Orso polare - già premiata nella categoria "Animali nel loro habitat" dal Wildlife Photographer of the Year 2013  - ha vinto anche nella categoria Natura, una delle tre del concorso. 


Nella seconda categoria, People (Persone), havinto la danese Cecile Baudier con il ritratto di due gemelli identici di 15 anni, parte di una serie dal titolo "Insieme, da soli". Nella terza categoria, Places (Luoghi) ha vinto il malese Adam Tan, con una foto scattata in Cina, dal titolo "Long Road a Daybreak", che racconta la lentezza in un mondo in rapida trasformazione. I vincitori sono stati scelti valutando la creatività e la qualità fotografica da una giuria di esperti, formata dalla senior Photo Editor dell'NG, Susan Welchman, e dai fotogiornalisti Ed Kashi  e Stephanie Sinclair .  


All'edizione di quest'anno - come sempre aperta a tutti i fotografi, dai fotoamatori ai professionisti - hanno partecipato oltre 7.000 fotografi  da almeno 150 Paesi, che hanno risposto all'invito pubblicato dalla rivista in novembre.   


VEDI ANCHE: National Geographic Photo Contest 2012  - National Geographic compie 125 anni

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