La Milano della mala in mostra a Palazzo Morando

Ufficio stampa CLP /Archivi Farabola
Ezio Barbieri assiste in gabbia al processo, Milano, 1949
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Piazza Duomo, Milano, 1954
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Rapina di via Osoppo, il furgone portavalori della Banca Popolare e l'autocarro OM Leoncino usato dai rapinatori circondati dai poliziotti e dai curiosi poco dopo la rapina. Milano, 27 febbraio 1958
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Rapina di via Osoppo - Conferenza stampa dei dirigenti della Squadra Mobile di Milano. Paolo Zamparelli, intervistato dai giornalisti, 31 marzo 1958
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Rapina di via Osoppo - Il questore De Rosa con una delle armi sequestrate ai rapinatori- Milano, 31 marzo 1958

Curata da Stefano Gallo, la mostra in programma dal 9 novembre 2017 all’11 febbraio 2018 a Palazzo Morando analizzerà e ripercorrerà la nascita e l’affermazione della criminalità a Milano tra la fine degli anni Quaranta e la metà degli anni ottanta attraverso 140 fotografie, video, documenti e “strumenti del mestiere”, a documentare l’evoluzione della malavita in città attraverso personaggi e azioni che ne hanno segnato la storia: dai protagonisti della rapina di via Osoppo a Luciano Lutring, da Francis Turatello a Renato Vallanzasca

Dove

Ad ospitare la mostra gli spazi espositivi pianoterra di Palazzo Morando|Costume Moda Immagine divia Sant’Andrea 6 a Milano

Quando

L'esposizione sarà aperta al pubblico dal 9 novembre 2017 all' 11 febbraio 2018 nei seguenti giorni e orari:

Martedì- domenica: 10.00-20.00 (la biglietteria chiude un'ora prima)
Giovedì: 10.00 - 22.30 (la biglietteria chiude un'ora prima)

Il percorso espositivo

Ordinato cronologicamente, il percorso espositivo prenderà avvio dalla fine della seconda guerra mondiale e si dipanerà attraverso la famosa rapina di via Osoppo del 1958, definita "il colpo del secolo" e compiuta senza neppure sparare un colpo: l'episodio rappresentò l’apice della Ligera, una forma di delinquenza tutta milanese che ebbe origine nel XIX secolo, spesso “romanticamente” ricordata anche nelle canzoni popolari

Una sezione sarà poi dedicata al ventennio 1960-1980, anni in cui operò una nuova forma criminale strutturata in gruppi omogenei – anche di stampo mafioso – diretta al controllo del gioco d'azzardo, della prostituzione e, infine, del traffico degli stupefacenti. Tra i protagonisti di questa stagione nomi del calibro di Francis Turatello, Angelo Epaminonda e Renato Vallanzasca, il bandito della Comasina, ultimo rappresentante di una malavita milanese che dai primi anni ottanta lascerà il passo a nuove e più cruente forme di criminalità

Un importante e ulteriore approfondimento sarà rivolto agli eroici rappresentanti delle forze dell’ordine, in primis il commissario Mario Nardone e il futuro questore Achille Serra.

Sullo sfondo, la Milano delle bische, dei night club, dei circoli privati, con i quartieri del Giambellino, l'Isola, la casba di via Conca del Naviglio e il Ticinese

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