September 29 2010
Mihajlovic il cattivo e Ljajic il bello: la Fiorentina ha iniziato tra dubbi e scommesse
Laterza Stella
L’infortunio di Jovetic, la polemica per il rinnovo di Montolivo e per la poca grinta del gioco viola hanno messo in discussione sin da subito le sorti del tecnico ex Bologna e Catania. Come se non bastasse l’inizio di stagione ha sottolineato la mancanza di Gilardino in marcatura, momento buio per il goleador di Biella che è però tornato al gol nella partita contro il Genoa dopo un lungo periodo di digiuno. Senza nascondersi troppo sembra evidente di come la squadra non abbia ancora somatizzato l’addio di Prandelli e il cambio di identità sotto la guida di Mihajlovic. I giocatori della Fiorentina sembrano ancora troppo “timidi” in campo, i vari Montolivo, Gilardino e Vargas sono considerati da tutti giocatori di prima fascia ma nell’ipotesi di un’altra stagione no il loro valore potrebbe scendere mettendo nei guai anche i progetti della famiglia Della Valle.
Le note positive vengono invece dall’inserimento in rosa di Adem Ljajic, il trequartista che con l’assenza prolungata di Mutu e l’infortunio di Jovetic si è ritrovato sulle spalle il pezzo della fantasia d’attacco viola. Ljajic è da subito diventato l’idolo di Firenze e il nuovo sex symbol per le tifose viola. Viso pulito da diciannovenne, piede fatato e dribbling veloce, precisione nei calci piazzati. Il numero 22 della Fiorentina, maglia scelta come omaggio al suo idolo Kakà, ha già segnato due gol in questo campionato e la sua percentuale di passaggi riusciti è dell’87%. In settimana per lui si è parlato di un interessamento dell’Inter ma per ora nessuno a Firenze ha intenzione di privarsi del nuovo talento. Basterà il piccolo gioiello dell’est per riportare la Fiorentina nelle zone alte della Serie A?
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