Migranti, come funzionerà la nuova guardia costiera europea

EPA/TOMISLAV GEORGIEV
Polizia macedone a Gevgelia, durante gli scontri con i rifugiati del campo di Idomeni, Grecia. 10 aprile 2016
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Polizia macedone a Gevgelia, durante gli scontri con i rifugiati del campo di Idomeni, Grecia. 10 aprile 2016
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Polizia macedone a Gevgelia, durante gli scontri con i rifugiati del campo di Idomeni, Grecia. 10 aprile 2016
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Polizia macedone a Gevgelia, durante gli scontri con i rifugiati del campo di Idomeni, Grecia. 10 aprile 2016
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Alcuni attivisti si attaccano alla catena di ancoraggio di un traghetto mentre cercano di interferire con la deportazione dei migranti pakistani in Turchia dal porto di Mitilene sull'isola greca di Lesbo il 8 aprile, 2016 / AFP / Stringer ( Photo credit should read STRINGER / AFP / Getty Images )
ANSA/ US/ MARINA MILITARE
Un momento delle operazioni di soccorso della Marina Militare nell'ambito dell'operazione Mare Sicuro, Augusta, 29 Marzo 2016. Sono sei i gommoni, con oltre 100 persone a bordo (per un totale di 690 migranti), tratti in salvo dalle navi della Marina Militare Grecale, Borsini e Aliseo.
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Migranti e rifugiati durante uno scontro con la polizia antisommossa per chiedere la riapertura dei confini al loro campo di fortuna nel villaggio di confine settentrionale della Idomeni , il 7 Aprile 2016 Credit: Bülent KILIC / AFP / Getty Images
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Migranti e rifugiati durante uno scontro con la polizia antisommossa per chiedere la riapertura dei confini al loro campo di fortuna nel villaggio di confine settentrionale di Idomeni , il 7 Aprile 2016 Credit: Bülent KILIC / AFP / Getty Images
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Migranti e rifugiati durante uno scontro con la polizia antisommossa per chiedere la riapertura dei confini al loro campo di fortuna nel villaggio di confine settentrionale di Idomeni , il 7 Aprile 2016 Credit: Bülent KILIC / AFP / Getty Images
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Migranti e rifugiati durante uno scontro con la polizia antisommossa per chiedere la riapertura dei confini al loro campo di fortuna nel villaggio di confine settentrionale di Idomeni , il 7 Aprile 2016 Credit: Bülent KILIC / AFP / Getty Images
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Un bambino piange tra i migranti e i rifugiati durante uno scontro con la polizia antisommossa per chiedere la riapertura dei confini al loro campo di fortuna nel villaggio di confine settentrionale di Idomeni , il 7 Aprile 2016 Credit: Bülent KILIC / AFP / Getty Images
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Migranti e rifugiati durante uno scontro con la polizia antisommossa per chiedere la riapertura dei confini al loro campo di fortuna nel villaggio di confine settentrionale di Idomeni , il 7 Aprile 2016 Credit: Bülent KILIC / AFP / Getty Images
Migranti e rifugiati durante uno scontro con la polizia antisommossa per chiedere la riapertura dei confini al loro campo di fortuna nel villaggio di confine settentrionale di Idomeni , il 7 Aprile 2016 Credit: Bülent KILIC / AFP / Getty Images
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Migranti e rifugiati durante uno scontro con la polizia antisommossa per chiedere la riapertura dei confini al loro campo di fortuna nel villaggio di confine settentrionale di Idomeni , il 7 Aprile 2016 Credit: Bülent KILIC / AFP / Getty Images
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Migranti e rifugiati protestano con la polizia antisommossa per chiedere la riapertura dei confini al loro campo di fortuna nel villaggio di confine settentrionale di Idomeni, il 7 Aprile 2016 Credit: Bülent KILIC / AFP / Getty Images
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Migranti e rifugiati protestano per aprire le barricate che sono state costruite vicino al loro campo di fortuna nel villaggio settentrionale di confine greco di Idomeni , il 6 Apr 2016 credit: Bülent KILIC / AFP / Getty Images
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Bambini che dormono al porto di Chios, dove i rifugiati e i migranti che sono riusciti a lasciare il centro di detenzione VIAL sono accampati dal 5 Aprile, 2016 dopo che la Grecia ha rimandato i primi migranti in Turchia con l'accordo stipulato con l'UE per fermare l'ondata di persone
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20 Febbraio 2016 - Un gruppo di bambini tra rifugiati e migranti, su un gommone che dalla Turchia era diretto sull'isola greca di Lesbo, vengono tratti in salvo dalla guardia costiera greca al largo Mytilene, Lesbo
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Attivisti in protesta contro un ferry che trasporta i migranti deportati in Turchia il 4 aprile 2016 . Sono oltre 51.000 i rifugiati e i migranti che, bloccati in Grecia, cercano di raggiungere l'Europa del Nord dopo che gli stati balcanici avevano chiuso i loro confini. Altre centinaia di persone continuano a sbarcare sulle isole greche ogni giorno, nonostante l'accordo UE
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Migranti a Lesbo accompagnati sulle imbarcazioni che li riportano in Turchia, 4 aprile 2016
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Migranti a Lesbo accompagnati sulle imbarcazioni che li riportano in Turchia, 4 aprile 2016
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Migranti a Lesbo accompagnati sulle imbarcazioni che li riportano in Turchia, 4 aprile 2016
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Migranti a Lesbo accompagnati sulle imbarcazioni che li riportano in Turchia, 4 aprile 2016
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Migranti a Lesbo accompagnati sulle imbarcazioni che li riportano in Turchia, 4 aprile 2016
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30 marzo 2016. Un migrante si tuffa in mare nel porto del Pireo, dove più di 5.500 migranti e rifugiati hanno trovato riparo temporaneo. Sono circa 53.000 rifugiati e i migranti bloccati in Grecia. etano 30.000 a fine febbraio, prima che gli Stati balcanici iniziassero a chiudere i loro confini.
ANSA/ US/ MARINA MILITARE
Un momento delle operazioni di soccorso della Marina Militare nell'ambito dell'operazione Mare Sicuro, Augusta, 29 Marzo 2016. Sono sei i gommoni, con oltre 100 persone a bordo (per un totale di 690 migranti), tratti in salvo dalle navi della Marina Militare Grecale, Borsini e Aliseo.

I ministri degli Interni dell'Ue hanno approvato il progetto di istituzione di una Guardia costiera e di frontiera europea per una migliore gestione dei confini esterni dell'Unione europea.

Il via libera apre le porte ai negoziati con il Parlamento europeo, dove il voto finale è atteso entro giugno così da permettere al dossier di finire sul tavolo dei capi di Stato e di governo, che si riuniranno il 28 giugno. L'obiettivo è di avere il sistema di Guardia costiera pienamente operativa già a settembre.

In questi mesi si metteranno a punto gli aspetti tecnici dell'accordo. "Punto centrale del nuovo sistema di gestione delle frontiere esterne è l'istituzione di un un ufficio europeo per i rimpatri", ha spiegato il ministro dell'Interno, Angelino Alfano. "Il rimpatrio diventa l'elemento centrale della strategia europea, ed è importante perché conferma l'approcio comune" della gestione dei flussi dei richiedenti asilo. L'ufficio per i rimpatri, ha spiegato ancora, verrà creato all'interno della struttura della Guardia costiera e di frontiera, e ogni Paese avrà "punti di contatto nazionali" per lavorare in coordinamento con l'ufficio centrale. 

La guardia costiera e di frontiera europea riunirà l'Agenzia europea per la guardia costiera e di frontiera istituita da Frontex (l'agenzia Ue per il controllo delle frontiere esterne) e le autorità degli Stati membri responsabili della gestione delle frontiere. La nuova Guardia costiera e di frontiera avrà una squadra di intervento "rapido" di guardie costiere.

L'Agenzia potrà contare su almeno 1.500 esperti, il cui intervento potrà essere dispiegato entro tre giorni. La Guardia costiera e di frontiera avrà un ruolo di monitoraggio e sorveglianza attraverso un centro di monitoraggio e analisi dei rischi per controllare i flussi migratori verso l'Unione europea e al suo interno. (AGI) 

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