Marotta, top e flop di mercato dell'era Juventus

ANSA/ALESSANDRO DI MARCO
Carlos Tevez, prelevato nel 2013 e primo top player della nuova era. Ha portato la Juventus sino alla finale di Berlino per poi salutare e tornare in Argentina
ANSA/RICCARDO ANTIMIANI
Paul Pogba, preso a parametro zero (più ricche commissioni) nell'estate 2012 e rivenduto con plusvalenza record di oltre 72 milioni di euro
ANSA/ALESSANDRO DI MARCO
Leonardo Bonucci, acquistato nel 2010 quando era ancora un progetto di campione e valorizzato nella Juventus
ANSA/RICCARDO ANTIMIANI
Andrea Barzagli, pescato a prezzo di saldo (300mila euro più bonus) in Germania nell'inverno 2011 e diventato un pilastro della difesa imbattibile
ANSA/CLAUDIO GIOVANNINI
Rodrigo Bentancur, prenotato nell'operazione apparentemente in perdita che ha consentito a Tevez di tornare al Boca e poi preso nel 2017. Prossimo crack di centrocampo...
EPA/MARCUS BRANDT
Arturo Vidal, prelevato nell'estate 2011 dal Bayer Leverkusen ed esploso definitivamente a Torino prima di essere rivenduto al Bayern Monaco
ANSA / MATTEO BAZZI
Fabio Paratici, portato da Marotta alla Juventus dalla Sampdoria e divenuto suo successore come guida dell'area tecnica

Beppe Marotta è stato dirigente della Juventus dal giugno 2010 al settembre 2018. Insieme a Paratici e agli altri uomini bianconeri ha firmato otto anni di campagne di calciomercato con tanti colpi riusciti bene e qualche inevitabile flop. Sotto la sua gestione la Juventus è stata la quarta società per denaro investito sul mercato alle spalle di Manchster City, Chelsea e Psg.

In tutto Marotta (fonte Transfermarkt) ha speso 1,09 miliardi di euro cedendo, però, anche giocatori per 622 milioni con un saldo negativo di 422. Investimenti obbligatori per riportare il club a primeggiare in Italia ed Europa dopo gli anni bui post-Calciopoli che erano culminati nel settimo posto del 2009-2010 poi replicato una stagione più tardi già sotto la gestione Marotta. Quindi l'avvento di Conte e l'esplosione tecnica e di ricavi.

I flop di mercato dell'era Marotta alla Juventus

EPA/DANIEL DAL ZENNARO
Milos Krasic, pagato 15 milioni nel 2010 e mai esploso alla Juventus

I flop di mercato dell'era Marotta alla Juventus

ANSA /DI MARCO
Jorge Martinez, strappato per 15 milioni al Catania nella prima estate in bianconero. Deludente oltre ogni previsione e girato in un turbinio di prestiti

I flop di mercato dell'era Marotta alla Juventus

ANSA/MARCO GIGLIO
Reto Ziegler (con la maglia della Sampdoria), ingaggiato a parametro zero nell'estate 2011 e scartato immediatamente da Conte

I flop di mercato dell'era Marotta alla Juventus

ANSA/ALESSANDRO DI MARCO
Hernanes, arrivato in extremis dall'Inter nell'estate 2015 (11 milioni più 2 di bonus) per coprire il buco lasciato dal mancato acquisto di Draxler

I flop di mercato dell'era Marotta alla Juventus

ANSA/ANDREA DI MARCO
Marko Pjaca, arrivato vincendo la concorrenza del Milan e costato 25 milioni di euro. Troppi infortuni, ha reso meno delle aspettative anche se non è ancora finita...

I flop di mercato dell'era Marotta alla Juventus

EPA/FILIP SINGER
Julian Draxler, inseguito per tutta l'estate 2015 e poi rimasto in Germania

I flop di mercato dell'era Marotta alla Juventus

EPA/LAURENT DUBRULE
Axel Witsel, sfumato per ben due volte quando sembrava in pugno nel 2016 (estate) e 2017 (gennaio). Eppure era un colpo che pareva semplicissimo...

I flop di mercato dell'era Marotta alla Juventus

ANSA/DI MARCO
Luigi Delneri, il primo tecnico scelto da Marotta e portato dalla Sampdoria nell'estate 2010. E' durato solo un anno (deludente)

Gran parte dei flop, come si vede, sono concentrati nella prima estate in cui Marotta passò dalla Sampdoria alla Juventus portandosi dietro Fabio Paratici e Luigi Delneri. Mesi in cui, però, cominciò anche a gettare le basi per il ritorno ad altissimi livelli con una serie di operazioni che hanno garantito al club l'ossatura della squadra poi vincente.

A Marotta è stato spesso imputata la colpa di non essere in grado di replicare sul mercato estero lo stesso potere di quello interno. Due esempi: le trattative infinite e fallite per Draxler e Witsel. La realtà è che il dirigente è cresciuto di pari passo con la crescita della società che doveva ripartire dalle ceneri e che all'inizio aveva scarso appeal internazionale. L'estate 2018, con l'arrivo di Cristiano Ronaldo, ha chiuso definitivamente anche quella pagina.

YOU MAY ALSO LIKE