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Caso Marò, i tentativi di riportare Girone in Italia

La sorte dei Fucilieri di Marina Massimiliano Latorre e Salvatore Girone "resta un tema di seria preoccupazione" per l'Unione europea (Ue). Lo ha dichiarato oggi a New Delhi l'ambasciatore Ue, Tomasz Kozlowski. Rispondendo alla domanda di un giornalista, il diplomatico ha sottolineato che "l'auspicio è di una rapida soluzione della crisi attraverso la Convenzione Unclos dell'Onu.

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Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, i due Marò
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Da sinistra: Salvatore Girone e Massimiliano Latorre
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I marò italiani Salvatore Girone e Massimiliano Latorre

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Salvatore Girone e Massimiliano Latorre


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Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, i due marò al centro di una disputa tra India e Italia
Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, il 5 marzo scorso, prima della prima udienza davanti al tribunale indiano di Kollam. Eà da 15 mesi che i due fucilieri di Marina sono in India.
Massimiliano Latorre e Salvatore Girone appena sbarcati dall'aereo che ha condotto i due Marò in Italia il 22 dicembre 2012. (Credits: ANSA/TELENEWS)
Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, i due Marò (Credits: Vincenzo Pinto/AFP/Getty Images)
Massimiliano Latorre e Salvatore Girone (Credits: STR/AFP/Getty Images)
Nella foto Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, al ritorno in Italia per la licenza in occasione delle feste di Natale. Ora l'annuncio che non dovranno tornare in India. Credits: Getty Images.
Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, insieme all'Ammiraglio Luigi Binelli Mantelli, Capo di Stato Maggiore della Difesa. Credits: Getty Images
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Nella foto i due marò, Salvatore Girone e Massimiliano Latorre

(AP Lapresse/Aijaz Rahi)

Il 15 febbraio i due marò del Reggimento San Marco, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, vengono arrestati dalle autorità indiane e rinchiusi nel carcere di Kochi. Sono accusati di avere ucciso due pescatori scambiandoli per pirati e sparando di notte dal ponte della nave Enrica Lexie. La detenzione dei due militari italiani fa salire alle stelle la tensione tra Delhi e Roma.


(Credits: ANSA/ Maurizio Salvi)

Il 16 Febbario scorso nelle acque internazionali dell'Oceano Indiano dalla petroliera Erica Lexie vengono esplosi alcuni colpi di mitra verso un'imbarcazione. Pirati, è la spiegazione dei militari; per le autorità indiane però si tratta di due pescatori che vengono uccisi. I due militari, del Battaglione San Marco, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, vengono arrestati. Sono passati 10 mesi tra perizie strane, carcere, processi, e soprattutto rinvii. L'ultimo potrebbe tenere lontano da casa i due militari anche per il Natale. Tra i soldati italiani cresce il malumore per il lassismo del Ministero degli Esteri e del Governo


Nella foto i fucilieri Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, in India da quasi 9 mesi. Credits: AP Photo/Aijaz Rahi

VINCENZO PINTO/AFP/Getty Images

Salvatore Girone e Massimiliano Latorre

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Nella foto un frame del video-satira dei comici Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu, nei panni dei fucilieri di Marina Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, nel programma "Giass" in onda su Canale 5

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Nella foto i fucilieri di Marina, Salvatore Girone e Massimiliano Latorre

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Massimiliano Latorre (a sinistra) e Salvatore Girone, i due marò accusati di omicidio dalle autorità dell'India.

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Salvatore Girone e Nicola Latorre in India

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I fucilieri di Marina Massimiliano Latorre e Salvatore Girone a New Delhi

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Massimiliano Latorre e Salvatore Girone ancora in India

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Salvatore Girone e Massimiliano Latorre in India

Il coinvolgimento della Ue

L'ambasciatore ha poi ricordato che "la vicenda riguarda direttamente due Paesi, Italia e India", ma che "ovviamente quando cittadini europei sono implicati, questo coinvolge indirettamente anche la Ue". Infine Kozlowzki ha sottolineato che tempo fa il Tribunale del Mare di Amburgo ha chiesto ai due Paesi di sospendere ogni procedimento giudiziario nazionale, visto che la materia è all'esame della Corte permanente di arbitrato (Cpa) dell'Aja a cui l'Italia si è rivolta.

La richiesta di riportare Girone in Italia

L'Italia ha ufficialmente chiesto al tribunale arbitrale dell'Aja che Salvatore Girone possa tornare in Italia e attendere nel suo Paese la decisione che lo riguarderà.

Dopo quattro anni in India - nell'ambasciata italiana a New Delhi - e considerando che anche la decisione del tribunale arbitrale potrebbe richiedere tempi lunghi, l'Italia chiede ai giudici di "riconoscere e proteggere alcuni diritti fondamentali anche prima delle soluzione definitiva della controversia". E lo fa con una richiesta di misure provvisorie, da discutere prima di entrare nel merito della vicenda.

L'udienza di gennaio

In attesa dell'udienza già fissata per il 13 gennaio (che coincide peraltro con la scadenza del "permesso" di curarsi in Italia concesso a Massimiliano Latorre), sarà dunque il tribunale arbitrale a dover fissare una data per discutere la richiesta italiana. Una richiesta annunciata dal ministro degli Esteri Paolo Gentiloni che, spiega la Farnesina, si inserisce nella decisione presa nell'agosto scorso dal Tribunale del mare di Amburgo di sospendere tutti i procedimenti a carico dei due fucilieri. In quell'occasione i giudici di Amburgo respinsero la richiesta di rientro di Girone presentata dall'Italia spiegando che si trattava di un argomento di competenza del tribunale di a

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